E' possibile chiedere all' inps la visione del loro verbale?

Egr. Dott,
Sono a domandare molto semplicemente se sia possibile fare richiesta all' INPS o all' ASL , di una copia del verbale in cui sono già stato riconosciuto invalido civile ma che, a differenza di quello già in mio possesso, contenga anche i punteggi percentuali attribuiti ad ogni singola patologia invalidante, nonché le motivazioni che abbiano spinto la medesima Commissione Medica ad operare eventuali decurtazioni percentuali relativamente a protesi o non incidenza sulle capacità lavorative etc. e, solo ovviamente nel caso lo fosse, se tale richiesta vada posta all' INPS o all' ASL.
Grazie anticipatamente. Saluti
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.6k 226 26
Spett.le Utente,

è suo diritto presentare istanza di accesso agli atti (Legge 241/90 e successive modificazioni) all'Ente che ha emanato il provvedimento (INPS od ASL), la cui intestazione è contenuta nel verbale.
Tenga comunque presente che il verbale di invalidità civile è unico, ed il contenuto Le viene integralmente trasmesso, unitamente ad una copia del medesimo verbale in cui sono omessi [omissis ..] i dati sensibili, affinché possa essere esibito a terzi con garanzia della privacy.

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere valutazioni o stime del grado di invalidità]

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Grazie per avermi risposto,
Ho interpellato sia l' INPS che l' ASL ed ho constatato anch'io che purtroppo non è possibile vedere un allegato nel quale siano inserite le singole percentuali attribuite alle singole patologie e ne i motivi che abbiano portato la stessa commissione ad optare per una maggiorazione o decurtazione al punteggio finale, come è a loro consentito dal D.M 5-2-92, di non oltre 5 p.ti %.
Colgo l'occasione per domandarLe un dubbio relativo alla mia vicenda, in sintesi:
A me è stata certificata una distimia (30% da tabella) più un disturbo di attacchi di panico (15% da tabella). Nel verbale di invalidità, probabilmente per i farmaci e le indicazioni della Psichiatra che mi ha redatto la certificazione, la commissione ha reputato che avessi un disturbo ciclotimico (min 36%) e il disturbo di panico (15%). Ora, poiche per le patologie concorrenti, così come indicato dalle linee guida INPS, la somma è data dal calcolo salomonico, per cui mi risulterebbe un 48% col +/- 5% quindi, nell' ipotesi più penalizzante, 43%, non il 40% che invece mi hanno attribuito ed in ogni caso non capisco questo:
1) Se possano riconoscermi a verbale la ciclotimia e nel calcolo la distimia
2) Se possano utilizzare Balthazard per le concorrenti pur se indicato il calcolo Salomonico nelle loro linee guida e visto che il D.M norma solo le coesistenti
3) Se possano (ma leggendo il D.M io lo interpreto diversamente) calcolare una % inferiore a quella della tabella pur se tale patologia è inclusa nella stessa e stabilita con una % fissa (esempio la ciclotimia il cui punteggio minimo è 36%)
4) Se, assumendo ogni giorno 3 compresse tra ansiolitico, stabilizzatore e antidepressivo, possa considerare queste patologie incidenti sulla capacità lavorativa sia generale che semispecifica che specifica, in quanto, solo assumendo tali farmaci (e cmq ne devo adattare le dosi a seconda se vivo circostanze personali sfavorevoli o nei cambi di stagione o se ho flessioni di umore) tenuto conto che, in assenza di esse, non riuscirei a fare alcuna attività.

RingraziandoLa anticipatamente e nuovamente, Le porgo i più cordiali saluti.
[#3]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.6k 226 26
Spett.le Utente,

questo tipo di considerazioni rimane solo nel campo delle ipotesi, e non è in alcun modo prevedibile, nè verificabile, se non a posteriori.

Distinti Saluti.



[#4]
dopo
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Infatti da esterno al mondo della medicina legale, mi sembra alquanto assurdo che non esistano documenti che evidenzino le attribuzioni e le considerazioni effettuate, ma purtroppo, così è.

Ma pur con tutti i se e tutti i ma del caso, se fossi un Suo cliente, mi consiglierebbe alla luce delle osservazioni sopra esposte, di ricorrere contro il giudizio attribuitomi?

Grazie di nuovo.

Cordiali saluti.
[#5]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.6k 226 26
Spett.le Utente,

nell'interesse dei miei clienti il miglior consiglio è che, prima di presentare un ricorso giudiziale, è opportuno:

- individuare il beneficio concreto da ottenere attraverso il ricorso (sia economico, che di altra natura)
- individuare le infermità più rilevanti ai fini dell'invalidità civile, escludendo le menomazioni trascurabili
- documentare tali infermità in maniera chiara ed evidente con certificazioni rilasciate da strutture pubbliche

In alternativa, ove non si presenti ricorso giudiziale, è sempre possibile (e più semplice) presentare istanza di aggravamento.

Distinti Saluti.
[#6]
dopo
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Grazie di nuovo per il Suo intervento.

Nel mio caso, il punteggio che mi aspettavo, non perchè dovutomi ma in quanto raggiunto ampiamente dalle patologie sopra elencate, era almeno il 46% cioè il solo diritto al collocamento mirato, che mi avrebbe consentito una tutela lavorativa.

Presentare domanda di aggravamento, se un aggravamento non c'è stato, come è possibile farlo e soprattutto, pur presentandolo, che chance ho che ottenga il 46% ed in ultimo, se non mi venisse riconosciuto, rimango il diritto a presentare ricorso?

Grazie ancora anticipatamente, cordiali saluti.
[#7]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.6k 226 26
Spett.le Utente,

certamente non è corretto effettuare un'istanza di aggravamento se non c'è stata variazione in peggio delle condizioni cliniche, e soprattutto se la documentazione sanitaria contiene una ripetizione di quanto già prodotto in sede di prima istanza.
In tale caso, l'unica strada percorribile è il ricorso giudiziale, la cui opportunità va sempre verificata dal legale che tratterà il caso.

Distinti saluti.

[#8]
dopo
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Grazie ancora!

Cordiali Saluti
[#9]
dopo
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Egr. Dott, sono andato stamane a fare una visita gnatologica che, appunto, mi ha diagnosticato un morso crociato laterale, diagnosi che, se pur evidente dalle lastre che avevo portato all'esame alla commissione medica per l'invalidità civile, non è stata sufficiente a farmela riconoscere. Ora, alla luce di ciò ed in merito a quanto si diceva sopra, in un caso del genere, è più consigliabile chiedere l'aggravamento, motivato da una certificazione prima non avuta, oppure, fare ricorso stragiudiziale e portare, oltre a quest'ultima documentazione anche un ricalcolo del punteggio tot?

Grazie ancora anticipatamente, cordiali saluti.
[#10]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.6k 226 26
Spett.le Utente,

tenga presente che il ricorso stragiudiziale non esiste: esiste il ricorso giudiziale, con accertamento tecnico preventivo, ed effetti dalla data di presentazione dell'istanza.
Ove siano in discussione benefici economici, è consigliabile presentare ricorso giudiziale; altrimenti a mio parere è preferibile tantare l'istanza di aggravamento.

Distinti Saluti.
[#11]
dopo
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Grazie nuovamente,

Le domando un ultimissima cosa, ossia, qualora optassi per il ricorso giudiziale, motivato non da benefici economici quanto dal contestare i 2 punteggi presunti, attribuiti alle 2 patologie psichiche che poi sono state anche riconosciute per iscritto sul verbale, ossia l' ansia e la ciclotimia, e quindi, il loro punteggio finale complessivo, rischio, appunto, che il CTU, nella sua perizia, non mi riconosca più la ciclotimia ma solo la distimia, patologia certificatami con l'ansia dal SIMAP e codificatami nel certificato con cod ICD9?

Grazie anticipatamente.

Cordiali saluti
[#12]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.6k 226 26
Spett.le Utente,

ciò dipende dal quesito che il Giudice formulerà al CTU, ovverosia se gli chiederà di stabilire il grado percentuale di invalidità civile con la relativa decorrenza.

Distinti Saluti.


[#13]
dopo
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Egr. Dott,

Proprio oggi sono stato dal medico legale del patronato, il quale mi ha ventilato l'ipotesi di iniziare una fase stragiudiziale con l'INPS, alla quale chiedere il 50-55%, anziché e comunque prima di iniziare la vertenza vera e propria, quindi con ATP e giudizio.

La domanda che sono a porLe quindi è, non avendo trovato io nulla a riguardo su internet, se questa soluzione sia esistente o no e, nel caso, se la consiglierebbe.

Grazie.

Cordiali saluti
[#14]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.6k 226 26
Spett.le Utente,
che io sappia una simile procedura in invalidita' civile non esiste (se esistesse, molti la seguirebbero).
Esiste una cosa simile in ambito previdenziale INAIL, la cosiddetta "collegiale" per dirimere preventivamente i contenziosi, ma che spesso non conclude nulla ed esita ugualmente in causa giudiziale.
Se il legale Le garantisse sull' esito, potrebbe tentare: ma tenga presente i tempi per il ricorso giudiziale, che se trascorsi, lo renderebbero comunque vano.

Distinti Saluti.
[#15]
dopo
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Egr. Dott,

Proprio oggi sono stato dal medico legale del patronato, il quale mi ha ventilato l'ipotesi di iniziare una fase stragiudiziale con l'INPS, alla quale chiedere il 50-55%, anziché e comunque prima di iniziare la vertenza vera e propria, quindi con ATP e giudizio.

La domanda che sono a porLe quindi è, non avendo trovato io nulla a riguardo su internet, se questa soluzione sia esistente o no e, nel caso, se la consiglierebbe.

Grazie.

Cordiali saluti
[#16]
dopo
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Esattamente! Il termine che ha utilizzato è proprio quello di "collegiale"!

Una sorpresa è stata anche quella di imparare che i tribunali chiudono dal 1° agosto al 15 settembre e quì un dubbio mi è sorto, ossia, premesso che dovrei starci dentro comunque come termini di prescrizione dei 180 gg, in ogni caso, vista la particolarità del periodo, questi 45 gg di fermo amministrativo, sono scontati dal periodo di prescrizione o nel periodo, è possibile depositare comunque il ricorso ?

Grazie ancora e cordiali saluti.