Accompagnamento e legge 104

Egregi Dottori,
a mia madre affetta da linfoma di hodgkin, atrosi deformante, coxartrosi delle anche e delle ginocchia, ipotiroidismo ecc. è stato riconosciuto il beneficio della L.104, ma non l'indennità di accompagnamento (100%).
leggendo le varie norme di riferimento mi sembra di capire che il presupposto è più o meno lo stesso (grave invalidità e necessità di assistenza).
vorrei sapere se il giudizio della commissione è corretto o meno
[#1]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 228 26
Spett.le Utente,
diversi punti vanno precisati nella risposta al Suo quesito.
L'invalidità civile è un settore di assistenza che tiene prevalentemente conto di aspetti sanitari, mentre la Legge 104/92 riguarda anche il versante socio-assistenziale.
In tal senso, l'invalido civile è un cittadino che a seguito di infermità (non dovute a causa di servizio, lavoro o guerra) presenta una riduzione della capacità lavorativa o difficoltà a svolgere le funzioni proprie della sua età.
Il soggetto portatore di handicap presenta invece delle minorazioni (non necessariamente lavorative) a causa delle proprie infermità (dovute a qualsiasi causa) che determinano difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa, ed in ultima analisi provocano un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.
La differenza fra le due fattispecie è data principalmente dalla mira che le due normative si pongono: per l'invalidità civile il riferimento è il cittadino di per sé, per la Legge 104 il parametro è il contesto che circonda la persona menomata, ed a cui questa ha difficoltà ad adattarsi.
Non a caso la Commissione che esprime il giudizio per l'invalidità civile è costituita da soli medici, mentre la specifica Commissione per la Legge 104 deve essere obbligatoriamente integrata da un Operatore Sociale, oltre che da uno Specialista di disciplina attinente alle patologie del portatore di handicap.
Con tali premesse, è possibile che una stessa persona venga riconosciuta inabile al 100% ma non portatrice di handicap, se riesce mediante l'adattamento alla propria condizione a superare lo svantaggio nella vita di relazione.
Così pure è possibile che una persona con un handicap gravissimo (pensi ad un sordomuto) non raggiunga il 100% in invalidità civile (80% nella Tabella di riferimento).
Infine, per poter valutare criticamente i giudizi delle Commissioni, è necessario sottoporre a visita medica diretta la persona interessata, oltre che visionare la documentazione sanitaria disponibile: il che, come ben può capire, in questa sede non è possibile.

Distinti Saluti.


Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere valutazioni o stime del grado di invalidità]