Relazione tra diabete-ricovero tso
Buongiorno,
1) il paziente giunge in pronto soccorso accompagnato dai volontari e dai famigliari per episodio ipoglicemico (HGT 46).
2) il paziente viene sottoposto a test, prezzo l'ASL, di carico orale di glucosio con dosaggio insulinemico per formulare la diagnosi di Normale Tolleranza Glucidica-Curva insulinemica nella norma.
3) il paziente viene sottoposto a TSO. Durante la quale gli viene diagnosticato il diabete.
Ipotizziamo che vi possa essere un nesso tra ricovero e l'insorgere della malattia.
Avete qualche consiglio da darci? sul proseguire o no su tale strada ed eventualmente qualche medico legale specializzato in diabetologia?
Cordiali Saluti
1) il paziente giunge in pronto soccorso accompagnato dai volontari e dai famigliari per episodio ipoglicemico (HGT 46).
2) il paziente viene sottoposto a test, prezzo l'ASL, di carico orale di glucosio con dosaggio insulinemico per formulare la diagnosi di Normale Tolleranza Glucidica-Curva insulinemica nella norma.
3) il paziente viene sottoposto a TSO. Durante la quale gli viene diagnosticato il diabete.
Ipotizziamo che vi possa essere un nesso tra ricovero e l'insorgere della malattia.
Avete qualche consiglio da darci? sul proseguire o no su tale strada ed eventualmente qualche medico legale specializzato in diabetologia?
Cordiali Saluti
[#1]
Spett.le Utente,
a mio parere un nesso di causalità materiale fra ricovero con TSO e malattia diabetica non è sostenibile.
Il "post hoc, ergo propter hoc" è un classico errore per adduzione.
Distinti Saluti.
a mio parere un nesso di causalità materiale fra ricovero con TSO e malattia diabetica non è sostenibile.
Il "post hoc, ergo propter hoc" è un classico errore per adduzione.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#2]
Utente
Gentilissimo Dott. Nicola Mascotti,
innanzitutto la ringrazio per la risposta.
Il rischio di insorgenza di diabete tipo2 dopo somministrazione prolungata di AP in pazienti schizofrenici è un evento oggi ben conosciuto e documentato da una serie di studi epidemiologici e di farmaco sorveglianza. (C.Bellantuomo, " Antipsicotici e rischio di diabete tipo 2: evidenze e problemi aperti ")
Ipotizzando che sia una strada percorribile a chi mi dovrei rivolgere? Un medico legale specializzato in diabetologia o altro?
Cordiali Saluti
innanzitutto la ringrazio per la risposta.
Il rischio di insorgenza di diabete tipo2 dopo somministrazione prolungata di AP in pazienti schizofrenici è un evento oggi ben conosciuto e documentato da una serie di studi epidemiologici e di farmaco sorveglianza. (C.Bellantuomo, " Antipsicotici e rischio di diabete tipo 2: evidenze e problemi aperti ")
Ipotizzando che sia una strada percorribile a chi mi dovrei rivolgere? Un medico legale specializzato in diabetologia o altro?
Cordiali Saluti
[#3]
Spett.le Utente,
sempre nell'articolo di Bellantuomo che Lei cita, si legge: "La schizofrenia è di fatto oggi considerata uno dei fattori di rischio per il diabete di tipo2 indipendentemente dall’ assunzione di AP".
Per la valutazione del caso concreto, può rivolgersi sia ad un Medico Legale che sia specializzato in Diabetologia od anche Medicina Interna, o viceversa ad un Diabetologo che abbia esperienza in ambito medico-legale.
Distinti Saluti.
sempre nell'articolo di Bellantuomo che Lei cita, si legge: "La schizofrenia è di fatto oggi considerata uno dei fattori di rischio per il diabete di tipo2 indipendentemente dall’ assunzione di AP".
Per la valutazione del caso concreto, può rivolgersi sia ad un Medico Legale che sia specializzato in Diabetologia od anche Medicina Interna, o viceversa ad un Diabetologo che abbia esperienza in ambito medico-legale.
Distinti Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.7k visite dal 04/12/2014.
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Approfondimento su Diabete
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