Visita per indennita' di accompagnamento
Buongiorno,
tempo fa avevo scritto per consigli relativi a mio padre, quasi novantenne, che all'epoca era precipitato in una grave psicosi dopo che gli erano stati sospesi farmaci che prendeva da decenni, ma che un nuovo psichiatra pensava potessero creare problemi data l'eta'. Nel frattempo, dopo essere andati piu' volte vicini al TSO (era diventato violento, paranoico e rifiutava qualsiasi cura o esame diagnostico), lo psichiatra ha tentato vari farmaci in criptosomministrazione e dopo mesi è riuscito a trovare una specie di equilibrio.
Il medico di base ci ha consigliato di fare richiesta dell'indennita' di accompagnamento e del contrassegno per gli invalidi. Entrambi ci farebbero molto comodo perche' mio padre richiede assistenza 24h/24 e siamo abbastanza devastati (io devo anche lavorare, mia madre è anziana e ha problemi di salute anche lei) ma non abbiamo possibilità finanziarie per un aiuto esterno. E spesso capita di portarlo in macchina da qualche parte e dover parcheggiare molto lontano, e con la sedia a rotelle è un problema, poter accedere ai parcheggi per gli invalidi sarebbe utilissimo. Inoltre potrei usufruire della 104, in caso di necessita', e forse persino di qualche forma di welfare aziendale.
Quello che pero' ci ferma è che mio padre non sa che sta prendendo psicofarmaci e non vorremmo che lo sapesse, sia perche' potrebbe diventare violento con noi, ritornando ad una situazione ingestibile, sia perche' invece potrebbe rimanerci male del fatto di averne ancora bisogno (era cosi' orgoglioso quando lo psichiatra glieli aveva tolti...). Durante la visita medica per l'indennita' di accompagnamento e' possibile che venga a saperlo?
tempo fa avevo scritto per consigli relativi a mio padre, quasi novantenne, che all'epoca era precipitato in una grave psicosi dopo che gli erano stati sospesi farmaci che prendeva da decenni, ma che un nuovo psichiatra pensava potessero creare problemi data l'eta'. Nel frattempo, dopo essere andati piu' volte vicini al TSO (era diventato violento, paranoico e rifiutava qualsiasi cura o esame diagnostico), lo psichiatra ha tentato vari farmaci in criptosomministrazione e dopo mesi è riuscito a trovare una specie di equilibrio.
Il medico di base ci ha consigliato di fare richiesta dell'indennita' di accompagnamento e del contrassegno per gli invalidi. Entrambi ci farebbero molto comodo perche' mio padre richiede assistenza 24h/24 e siamo abbastanza devastati (io devo anche lavorare, mia madre è anziana e ha problemi di salute anche lei) ma non abbiamo possibilità finanziarie per un aiuto esterno. E spesso capita di portarlo in macchina da qualche parte e dover parcheggiare molto lontano, e con la sedia a rotelle è un problema, poter accedere ai parcheggi per gli invalidi sarebbe utilissimo. Inoltre potrei usufruire della 104, in caso di necessita', e forse persino di qualche forma di welfare aziendale.
Quello che pero' ci ferma è che mio padre non sa che sta prendendo psicofarmaci e non vorremmo che lo sapesse, sia perche' potrebbe diventare violento con noi, ritornando ad una situazione ingestibile, sia perche' invece potrebbe rimanerci male del fatto di averne ancora bisogno (era cosi' orgoglioso quando lo psichiatra glieli aveva tolti...). Durante la visita medica per l'indennita' di accompagnamento e' possibile che venga a saperlo?
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Buongiorno,
prima di entrare in Commissione avvisi l'impiegato addetto allo sportello che il papà non conosce la diagnosi e le terapie in corso.
Cordiali saluti
prima di entrare in Commissione avvisi l'impiegato addetto allo sportello che il papà non conosce la diagnosi e le terapie in corso.
Cordiali saluti
Dr. Maurizio Golia Specialista Medicina Legale e Medicina Preventiva Lavoratori tel. 339/7303091
Brescia - Cremona - Bergamo - Verona
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 945 visite dal 20/01/2019.
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