Astragalo
Salve, sono una ragazza di 27 anni che a luglio ha subito un trauma distorsivo alla caviglia dx dopo esere caduta con il motorino a causa di un cane durante l'orario di lavoro. Il giorno successivo al trauma ho eseguito rx i quali non evidenziavano lesioni ossee traumatiche sono stata quindi dimessa dal pronto soccorso con un bendaggio da tenere per 5 giorni e la prescrizione di restare a riposo e tenere l'arto in scarico. Dopo una settimana l'ortopedico toglie il bendaggio e mi prescrive ulteriore riposo di 10 giorni e diagnostica una artralgia post traumatica della TTDX. Rifiuto gli ulteriori giorni di riposo e torno al lavoro (sono portalettre).
Dopo un breve periodo capisco che la caviglia non funziona correttamente provo dolore costante e fatico a stare in piedi a fine giornata. Decido di eseguire una tac che evidenzia ""ipertrofico il tubercolo posteriore astragalico, riconoscibile rima radio trasparente con esiti di frattura dello stesso non consolidata in pseudoartrosi""(tac eseguita a due mesi dall' incidente).
Eseguo anche una Rm che evidenzia oltre alla frattura frammentata, modesta quota di versamento intrarticolare tibio-astragalico, ridotta congruenza tra astragalo e cuboide, piede cavo con varismo del retropiede (fino a prima dell'infortunio avevo un piede piatto valgo al secondo stadio diagnosticato da più di un anno) e sofferenza condrale in sede sottoastragalica.
L'ortopedico aggiunge anche impingement del flessore lungo dell'alluce e eventuale intervento dopo ciclo di tecarterapia che non sta avendo successo.
Dopo la lunga premessa volevo chiedere quanto può essere quantificato il mio danno da parte dell'inail la quale non ha riaperto l'infortunio dopo i successivi esami e non avrà intenzione di riaprire il tutto neanche in caso di intervento e quanto può essere valutato il tutto invece attraverso una causa civile nei confronti del proprietario del cane.
Ringrazio.
Dopo un breve periodo capisco che la caviglia non funziona correttamente provo dolore costante e fatico a stare in piedi a fine giornata. Decido di eseguire una tac che evidenzia ""ipertrofico il tubercolo posteriore astragalico, riconoscibile rima radio trasparente con esiti di frattura dello stesso non consolidata in pseudoartrosi""(tac eseguita a due mesi dall' incidente).
Eseguo anche una Rm che evidenzia oltre alla frattura frammentata, modesta quota di versamento intrarticolare tibio-astragalico, ridotta congruenza tra astragalo e cuboide, piede cavo con varismo del retropiede (fino a prima dell'infortunio avevo un piede piatto valgo al secondo stadio diagnosticato da più di un anno) e sofferenza condrale in sede sottoastragalica.
L'ortopedico aggiunge anche impingement del flessore lungo dell'alluce e eventuale intervento dopo ciclo di tecarterapia che non sta avendo successo.
Dopo la lunga premessa volevo chiedere quanto può essere quantificato il mio danno da parte dell'inail la quale non ha riaperto l'infortunio dopo i successivi esami e non avrà intenzione di riaprire il tutto neanche in caso di intervento e quanto può essere valutato il tutto invece attraverso una causa civile nei confronti del proprietario del cane.
Ringrazio.
[#1]
Caso assai complesso che non per te adeguata valutazione senza visione degli accertamenti e senza visita diretta.
Ricordando che diverse sono le tabelle valutative INAIL o per responsabilità civile, è opportuno che si faccia assistere dai un medico legale specie,e così sarà, se dovrà accedere le vie legali
Ricordando che diverse sono le tabelle valutative INAIL o per responsabilità civile, è opportuno che si faccia assistere dai un medico legale specie,e così sarà, se dovrà accedere le vie legali
Dott. Pietro Rinella
[#2]
Buongiorno,
dovrebbe recuperare tutte le indagini radiografiche che ha effettuato e farle vedere ad un radiologo o ortopedico e farsi rilasciare un parere, successivamente, se è certificato un nesso di causalità tra le lesioni e l'infortunio, con una relazione medico-legale di parte, tramite un patronato o un avvocato , chieda all'INAIL l'effettuazione di una "visita medica collegiale" in modo che il suo caso sarà rivalutato.
Cordiali saluti
dovrebbe recuperare tutte le indagini radiografiche che ha effettuato e farle vedere ad un radiologo o ortopedico e farsi rilasciare un parere, successivamente, se è certificato un nesso di causalità tra le lesioni e l'infortunio, con una relazione medico-legale di parte, tramite un patronato o un avvocato , chieda all'INAIL l'effettuazione di una "visita medica collegiale" in modo che il suo caso sarà rivalutato.
Cordiali saluti
Dr. Maurizio Golia Specialista Medicina Legale e Medicina Preventiva Lavoratori tel. 339/7303091
Brescia - Cremona - Bergamo - Verona
[#3]
Utente
Buonasera,
Ringrazio per le risposte ricevute.
Ho fatto una valutazione da un ortopedico specializzato in traumatologia della caviglia e del piede il quale attesta la scarsa riuscita della tecarterapia e conferma la necessità di procedere chirurgicamente per risolvere sia l'impingement del flessore sia per ridurre la sintomatologia dolorosa che via via sta peggiorando coinvolgendo anche la parte inferiore della gamba (malleoli e tibia).
Mi rinvia a Forlì dal Dottor Lijoi per valutare se procedere con artroscopia della loggia posteriore di caviglia ed eventuale tenolisi.
Inail ha riconosciuto la lesione ossea come conseguenza dell'incidente ma non l'impingement poiché secondo loro era già presente nonostante una precedente Rm segnalava solo la presenza dell'os trigonum e nessun problema.
L'intervento dunque non sarà riconosciuto come temevo visto che per loro i frammenti ossei non possono creare questo problema e comunque a loro avviso non servirebbe nemmeno sistemare l'astragalo.
Inoltre non mi hanno fatto nessuna valutazione medico legale ora attendo il provvedimento che dovrebbe arrivare fra 30 giorni.
Per quanto riguarda le tabelle di valutazione delle lesioni micropermanenti, macropermaneti e Inail ho notato che lesioni di questo tipo non vengono menzionate, l'eventuale valutazione sarà fatta per analogia?
Ringrazio
Ringrazio per le risposte ricevute.
Ho fatto una valutazione da un ortopedico specializzato in traumatologia della caviglia e del piede il quale attesta la scarsa riuscita della tecarterapia e conferma la necessità di procedere chirurgicamente per risolvere sia l'impingement del flessore sia per ridurre la sintomatologia dolorosa che via via sta peggiorando coinvolgendo anche la parte inferiore della gamba (malleoli e tibia).
Mi rinvia a Forlì dal Dottor Lijoi per valutare se procedere con artroscopia della loggia posteriore di caviglia ed eventuale tenolisi.
Inail ha riconosciuto la lesione ossea come conseguenza dell'incidente ma non l'impingement poiché secondo loro era già presente nonostante una precedente Rm segnalava solo la presenza dell'os trigonum e nessun problema.
L'intervento dunque non sarà riconosciuto come temevo visto che per loro i frammenti ossei non possono creare questo problema e comunque a loro avviso non servirebbe nemmeno sistemare l'astragalo.
Inoltre non mi hanno fatto nessuna valutazione medico legale ora attendo il provvedimento che dovrebbe arrivare fra 30 giorni.
Per quanto riguarda le tabelle di valutazione delle lesioni micropermanenti, macropermaneti e Inail ho notato che lesioni di questo tipo non vengono menzionate, l'eventuale valutazione sarà fatta per analogia?
Ringrazio
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.4k visite dal 18/11/2016.
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