Amaxofobia e invalidità civile

Buongiorno dottori,

Tra una settimana avrò la visita all'ASL per il riconoscimento dell'invalidità civile (ho alcuni problemi fisici tra cui visione monoculare/ambliopia/diplopia) e sono molto preoccupato poiché la patologia che più di tutte mi crea problemi è una depressione maggiore con attacchi di panico piuttosto forte che si accompagna ad una violentissima amaxofobia per la quale non riesco a sedermi al volante senza stare male.

Ho la patente ma non guido e non possiedo automobile.

Ho provato per venti lunghi anni a guidare per essere autonomo ma, anche a causa dei miei problemi visivi, non ce la faccio, sono terrorizzato, mi blocco e rischio continuamente l'incidente.

Io sono disoccupato e vorrei trovare come categoria protetta un lavoro in cui non sia necessario guidare.

Vorrei sapere cortesemente in che termini potrei presentare questo mio problema alla commissione, perché altri pscihiatri/psicologi mi hanno risposto "Non drammatizzare, ti siedi al volante e a poco a poco guiderai, tanto hai la patente, affronta le tue paure"...dopo venti anni di tentativi non ce la faccio più.

Io vorrei presentare ai dottori questo problema specificando che per me è estremamente invalidante, poiché mi ha impedito di avere una carrieranel mio settore (la chimica), ma che devo e voglio lavorare, vorrei solo farlo lontano da qualsiasi cosa abbia un motore.

E' possibile che la mia fobia venga riconosciuta come un'aggravante delle mie patologie?
E se sì a che voce/punteggio corrisponderebbe nelle tabelle utilizzate per stabilire il grado di invalidità?

Grazie Mille
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Può seguire anche la strada della legge 104, che prevede alcune agevolazioni per i portatori di handicap di vario tipo, in maniera indipendente dal riconoscimento dell'invalidità civile.

PS_ Lei è curato per questo problema ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Sì sono in cura al CPS...
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Quindi è in cura, in che modo ?
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dopo
Utente
Utente
Mi sono prescritti i seguenti farmaci:

-Paroxetina 20 mg 2 compresse e mezza al dì
-Quetiapina 50 mg 2 compresse al dì
-Nozinan 25 mg 1 compressa al dì

Inoltre faccio colloqui con psichiatra e psicologo, sto meglio ma la mia enorme fobia non si attenua...
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

d'accordo, ma da quanto tempo fa questa cura ? La via delle misure di tutela dell'handicap e a maggior ragione della valutazione dell'invalidità civile hanno un senso specifico rispetto all'effettivo handicap presente.
La cura può risolvere alcune malattie. Non è che chiedendo un lavoro come categoria protetta automaticamente lo trova. Semplicemente c'è una quota di posti di lavoro riservata alle categorie "protette", con un trattamento economico su cui le consiglio di informarsi prima.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Dunque,
Sono in cura al CPS dall'estate scorsa.

Per quanto riguarda l'accesso alle categorie protette ho già sentito degli assistenti sociali e so più o meno come funziona l'iter.

Volevo solo sapere se le mie fobie sono assimilabili a una qualche voce presente nelle tabelle per il riconoscimento dell'invalidità.

Del resto la visita l'ho appena effettuata e la commissione mi ha riferito che rientro comunque nelle percentuali previste per il riconoscimento.

Ora aspetto che mi sia recpitato il verbale...
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Sì, assimilabile, ma nella valutazione dell'invalidità ci sta anche la correggibilità tramite terapia. Cioè un conto sono le menomazioni permanenti, un conto sono le malattie curabili, per le quali ad esempio si possono prevede verifiche a breve, o si può valutare la gravità in riferimento alla non curabilità effettiva, dopo aver effettuato i dovuti tentativi.
[#8]
dopo
Utente
Utente
Certo, bisognerà valutare la mia eventuale curabilità anche se sono molto scettico (dopo 20 anni a incaponirmi la cosa è solo drammaticamente peggiorata), nel frattempo però trovare lavoro come categoria protetta, dato checi sono in questo momento annunci nel mio settore per categorie protette in aziende servite di mezzi pubblici, sarebbe un bel traguardo.

Per questo motivo mi premeva sapere se i miei problemi possano essere o meno assimilati a una qualche voce nelle tabelle

La ringrazio per la sua disponibilità.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Le ripeto: avere il riconoscimento di uno status di portatore di handicap secondo la legge 104 o un punteggio di invalidità non significa che automaticamente le offriranno un lavoro.

Inoltre non è detto che ogni handicap abbia diritto alle stesse agevolazioni, ad esempio non per tutti è necessario l'ausilio del trasporto personale, o il sostegno dell'attività lavorativa, quindi la valutazione che la commissione fa passa per la categoria diagnostica ma non solo.
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dopo
Utente
Utente
"Il collocamento mirato di persone con disabilità, che ha lo scopo di aiutarle nella ricerca di un lavoro, consiste in una serie di strumenti tecnici e di supporto che permettono di valutare in modo adeguato le loro capacità lavorative, per individuare la situazione professionale più in linea con le loro caratteristiche".

Io a questo voglio accedere.

Ed è un mio diritto.

Buona Serata.
[#11]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Certamente, non potrebbe che essere così la promessa del riconoscimento di un diritto.
Ma se non c'è lavoro tutto ciò rimane teorico. Per questo la invito a informarsi anche sulla situazione reale. Il riconoscimento del diritto non equivale all'apertura di una posizione lavorativa per Lei, semplicemente all'iscrizione in una lista di aventi-diritto.
[#12]
dopo
Utente
Utente
Vorrà dire che sarò disoccupato a vita, se le fa piacere.

Buon weekend.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Una risposta completamente priva di senso.
Come se fosse una questione personale tra me e Lei.
Voleva essere maleducato a vuoto forse.

Uno tenta di spiegarle delle cose semplici, onde evitare che inneggi ai diritti aspettandosi che solo per questo le vengano a offrire lavori come se piovesse, e Lei se ne esce con questa polemica a vuoto contro non si sa con chi.
[#14]
dopo
Utente
Utente
Stia pur certo che quando ho deciso di provare ad accedere alle categorie protette mi sono prima informato
e che so molto bene quale sia il trattamento (non solo economico) riservato ai disabili in questo paese.
Non cho chiesto io di essere disabile e non mi diverto ad esserlo, peraltro.
Non mi sembra nemmeno di avere mai detto o scritto che voglio un posizione lavorativa custom made per me, ssono portatore di handicap, non imbecille.
Le assicuro che non sto giocando e che la mia vita è tutt'altro che divertente.
Sono solo un disabile che vuole andare al lavoro coi mezzi, come fanno non so quante migliaia di "normodotati".
Se le sembra che pretenda troppo le chiedo umilmente scusa per il prezioso tempo che le ho rubato, dottore.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Non capisco con chi stia facendo polemica, la sta facendo da solo.

Chieda scusa certamente per l'atteggiamento.
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