Ernia cervicale e malattia professionale

Salve gentili dottori.
Vorrei chiedervi un consulto.
Ho letto precedentemente che l'ernia cervicale difficilmente e considerata malattia professionale. Ma comunque vorrei avere una vostra opinione.
Operaia da 10 anni del settore industriale (lavanderia industriale) sempre nella stessa ditta, con conseguente aumento delle ore lavorative nei periodi estivi ( da 10 a 11 ore al giorno), con movimenti ripetitivi e continui durante le 10 ore da lunedì a venerdì, e poi sabato 8 ore continuate.Lavorando sopratutto con la parte superiore del corpo, impegnando braccia e collo.
Attualmente con periodi lunghi di malattia per impossibilita di alzare la spalla sx dovuto a: ernia espulsa in c7, senza mielopatia, protrusione in tutti dischi della cervicale e infine artrosi cervicale. ampiamente documentate per fisiatra, ortopedici e neurochirurgo, con infinita di fisioterapia x il dolore ( sempre in ospedale) .
L unica cosa che mi sento dire da tutti i medici....lei deve lasciare quel lavoro!!!!...ma non e cosi facile trovarne un altro...Ho provato chiedere la invalidità civile per entrare nella categoria protetta, ma mi e stata rifiutata..
La mia domanda e.....possibile che non sia riconosciuta una malattia professionale con questo tipo di lavoro per un ernia cervicale??.
Vi ringrazio
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 228 26
Spett.le Utente,
qualsiasi malattia può essere riconosciuta quale malattia professionale dall'INAIL, purché venga dimostrato il nesso causale fra l'attività lavorativa svolta e la malattia conseguente.
L'onere della prova tuttavia è a carico dell'assicurato INAIL, fatte salve le cosiddette "malattie tabellate", per le quali si ammette la presunzione legale di origine se la malattia è tabellata, è stata contratta per una lavorazione tabellata ed entro il periodo tabellato dopo l'eventuale cessazione dell'attività.
Poichè la malattia "ernia cervicale" non risulta inclusa nelle citate tabelle, il caso che La riguarda rientra nella prima fattispecie, ovverosia quella in cui l'onere della prova ricade sul lavoratore assicurato, non essendo quindi ammissibile la presunzione legale di origine, e necessitando invece della dimostrazione del nesso causale per il caso specifico.

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere valutazioni o stime del grado di invalidità]

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore.
scusi la mia ignoranza ma come dovrei procedere nel caso in cui decida di chiedere la malattia professionale?.
Soltanto nel caso mi deva licenziare x impossibilità a continuare lavorando ( so che non prenderei la disoccupazione x dimissione x malattia, ma solo x giusta causa, nel caso della malattia professionale)
La ringrazio
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 228 26
Spett.le Utente,

può trovare tutte le indicazioni sulle procedure riguardanti le malattie professionali assicurate nel sito istituzionale dell'INAIL e nella sezione "Lavoratore" al link sotto riportato:

https://www.inail.it/cs/internet/attivita/prestazioni/malattia-professionale/lavoratore/ottenere-il-riconoscimento-della-malattia-professionale.html

Ancora Distinti Saluti.