Dubbi certificato di avvenuta guarigione

Buongiorno. Scrivo nella speranza di avere delucidazioni in merito a una questione un po’ ingarbugliata circa l’assicurazione e il risarcimento danni.
Ad agosto 2018 vengo investito da un’auto mentre attraverso la strada. Segue frattura scomposta omero sx e vengo sottoposto ad intervento e operato con chiodo endomidollare. Una volta dimesso, dopo tutto l’iter di visite di controllo all’ospedale, l’ortopedico scrive: prosegue con visita fiasiatrica . Quest’ultima è prenotata per aprile 2019 (uso il SSN). Nel frattempo, da metà novembre 2018, il medico di famiglia sta facendo tutti i certificati di riposo e mi sto sottoponendo ai cicli di fisiokinesiterapia (da un mese e 20gg circa) e nonostante ciò il braccio risulta ancora limitato nei movimenti ma l’ortopedico mi ha rassicurato dicendo che è normale e potrebbero volerci anche 8-10 mesi di terapia per riacquisire la normale mobilità dell’arto.
Premesso questo, il mio medico di base la settimana scorsa mi ha detto che non possiamo fare certificati all’infinito e a febbraio (2019) rilascerò il certificato di avvenuta guarigione con postumi da valutare in sede medico-legale .
La mia domanda è: visto che dovrò fare ancora numerosi cicli di fisioterapia e la visita fisiatrica è ad aprile, lui come può, tra un paio di giorni, rilasciare il certificato di avvenuta guarigione?
Una volta che questo certificato viene tramesso all’assicurazione, quest’ultima mi chiamerà a visita e vorrà liquidare il danno, ma com’è possibile ciò se io non ho finito né il percorso fisioterapico e né l’iter di visite dell’ospedale?
Spero che possiate aiutarmi. Grazie in anticipo.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,

a mio parere la condizione in cui Lei prosegue i controlli e la fisiokinesiterapia non configura inabilità temporanea assoluta, bensì una condizione di "postumi non stabilizzati", ma nella quale potrebbe riprendere l'attività lavorativa, ove non sussista controindicazione nella mansione specifica, ad esempio se questa richieda impegno dell'arto superiore sinistro tale da ritardare l'evoluzione verso la guarigione.
Nel primo caso il periodo di "malattia" con astensione dal lavoro può essere chiuso, residuando un'inabilità temporanea minima (ad esempio del 5-10%) fino a quando proseguirà la riabilitazione ed il recupero della funzionalità dell'arto non sia completato per quanto possibile.
Altrimenti, sarà opportuno proseguire l'astensione dal lavoro fintantochè il recupero consentirà l'impegno funzionale dell'arto in questione, ovviamente seguendo le prescrizioni dell'Ortopedico da cui è in cura.

Distinti Saluti.
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Utente
Utente
La ringrazio per la sua così celere ed esaustiva risposta.
Mi sono dimenticato di aggiungere però che sono disoccupato e che i certificati di riposo che sta rilasciando il medico sono di continuazione della malattia, come lei saprà.
Quindi nonostante tutto, anche se mi aspettano numerose sedute di fisioterapia e ulteriori visite, il medico di base può ugualmente rilasciare il certificato di avvenuta guarigione da spedire all’assicurazione?
La ringrazio di nuovo.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,

in tal caso, come ho specificato in precedenza, non si può certificare l'avvenuta guarigione, bensì la ripresa delle attività quotidiane con postumi non stabilizzati, ed in via di stabilizzazione.
Piuttosto che prescrivere "riposo", (che poi non corrisponde affatto alla realtà, perchè il riposo nel Suo caso non riguarda tutti i distretti anatomici del corpo) il medico potrebbe specificare nei certificati quanto sta avvenendo durante il processo di guarigione: che si inizia con la cauta mobilizzazione dell'arto, oppure che si prosegue con limitazione della forza esercitata dall'arto, oppure che si inizia l'effettuazione di sforzi sub-massimali, fino alla stabilizzazione completa con postumi (e si descrivono questi: ad esempio dolorabilità a riposo o col movimento, forza applicabile, velocità dei movimenti, rapidità delle rezioni, resistenza allo sforzo , ecc...).
Spero di essere stato chiaro.

Distinti Saluti.