Obbligo al turno notte da nove anni poiché ritenuta idonea solo a quel turno
Buongiorno gentili dottori, mi rivolgo a voi con la speranza di un aiuto concreto un consiglio, purtroppo nn è facile parlare di questi argomenti vuoi che un posto di lavoro oggi è un miraggio vuoi che si ha quasi paura di esporsi, io l ho fatto e il risultato è stato una sospensione meglio in aspettativa imposta di tre mesi dal datore di lavoro, poiché nn ritenuta più idonea alle mansioni notturne e diurne, ma nn è così.
Da nove anni sono obbligata a fare il turno notte poiché considerata idonea solo per quel turno, sono affetta da artrite reumatoide deformante in cura con immuosoppressori cortisonici ecc e da quando mi hanno tolto la possibilità di lavorare di giorno ho perso l entusiasmo per il mio lavoro nn riesco ad essere concentrata è un apatia infinita mi ha travolto.
E in questi ultimi tempi poiché patisco il sonno mi sento molto stanca sovente sono in malattia e questo nn è il modo migliore per risolvere il problema e sinceramente se penso al rientro nn so descrivere lo stato di agitazione e di ansia che mi viene, poiché ormai sono coerente di nn farcela più.
Ho 56 anni e ancora 12 di lavoro sono oss lavoro in casa di riposo in invalidità del 67%.
Preciso che dopo la sospensione nn ho più chiesto nulla poiché so che mi vado a mettere in una cattiva posizione e l unica mia alternativa è cercare un altro lavoro cosa nn facile.
Per cortesia se c’è anche un medico a cui posso rivolgermi in privato ho veramente bisogno di capire come posso uscire da questo incubo.
Grazie per l attenzione che mi riserverete.
Da nove anni sono obbligata a fare il turno notte poiché considerata idonea solo per quel turno, sono affetta da artrite reumatoide deformante in cura con immuosoppressori cortisonici ecc e da quando mi hanno tolto la possibilità di lavorare di giorno ho perso l entusiasmo per il mio lavoro nn riesco ad essere concentrata è un apatia infinita mi ha travolto.
E in questi ultimi tempi poiché patisco il sonno mi sento molto stanca sovente sono in malattia e questo nn è il modo migliore per risolvere il problema e sinceramente se penso al rientro nn so descrivere lo stato di agitazione e di ansia che mi viene, poiché ormai sono coerente di nn farcela più.
Ho 56 anni e ancora 12 di lavoro sono oss lavoro in casa di riposo in invalidità del 67%.
Preciso che dopo la sospensione nn ho più chiesto nulla poiché so che mi vado a mettere in una cattiva posizione e l unica mia alternativa è cercare un altro lavoro cosa nn facile.
Per cortesia se c’è anche un medico a cui posso rivolgermi in privato ho veramente bisogno di capire come posso uscire da questo incubo.
Grazie per l attenzione che mi riserverete.
[#1]
Gentile utente,
mi spiace che sia ancora alle prese con le sue problematiche lavorative.
Come le ho detto nei precedenti consulti credo che nel suo caso non vi sia altra scelta che adire le vie legali (eventualmente per il tramite del sindacato o patronato).
Giro questo suo consulto anche nella sezione di medicina legale in modo da avere anche un parere di un collega medico legale che potrebbe avere una migliore soluzione rispetto alla mia.
Cordiali saluti
mi spiace che sia ancora alle prese con le sue problematiche lavorative.
Come le ho detto nei precedenti consulti credo che nel suo caso non vi sia altra scelta che adire le vie legali (eventualmente per il tramite del sindacato o patronato).
Giro questo suo consulto anche nella sezione di medicina legale in modo da avere anche un parere di un collega medico legale che potrebbe avere una migliore soluzione rispetto alla mia.
Cordiali saluti
Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro
[#2]
Spett.le Utente,
l'aspirazione di chiunque è poter avere un lavoro confacente alle proprie attitudini e condizioni psico-fisiche, ma spesso ciò non è possibile.
Esiste qualcosa di peggio di un lavoro insoddisfacente e logorante: la disoccupazione.
Come ha già osservato il Collega Specialista in Medicina del Lavoro, può rivolgersi ad un Patronato e verificare se esistono soluzioni per conservare il rapporto di lavoro in maniera soddisfacente, ma mi pare molto difficile.
Distnti Saluti.
l'aspirazione di chiunque è poter avere un lavoro confacente alle proprie attitudini e condizioni psico-fisiche, ma spesso ciò non è possibile.
Esiste qualcosa di peggio di un lavoro insoddisfacente e logorante: la disoccupazione.
Come ha già osservato il Collega Specialista in Medicina del Lavoro, può rivolgersi ad un Patronato e verificare se esistono soluzioni per conservare il rapporto di lavoro in maniera soddisfacente, ma mi pare molto difficile.
Distnti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#3]
Utente
Buonasera e grazie per la risposta ad entrambi gli specialisti.Le uniche parole che mi sento di scrivere dottor Mascotti e che se la mia aspirazione può essere stata essere inserita di giorno per svolgere il mio lavoro che amo e svolgo con passione,beh si è riusciti solo a impedìrmelo poiché nonostante la mia disabilità anche visibile ho aiutato i nostri anziani magari regalandole un sorriso,e molto di più.Quindi magari posso considerare il Vs consiglio,ma l’unico mio desiderio e dimettermi nn certo aspirando ad una disoccupazione!Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 632 visite dal 07/02/2021.
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