Una terapia omeopatica

L'area di Medicina non Convenzionale è riservata ai soli perfezionati in tali discipline, quindi non sarà possibile ricevere risposte da altri specialisti. Teoria e pratica delle discipline di Medicina non Convenzionale ad oggi non sono ancora sostenute da sufficiente sperimentazione scientifica e sono disciplinate dal codice di deontologia medica (art. 15)

Gentile Dottore sono una donna di 58 anni affetta da osteoporosi (l'ultima moc l'ho fatta oggi 18/3/2011 lombare tscore -2,7 e femorale tscore -2,7 ) e vorrei sapere che intervallo di tempo ci deve essere tra una terapia tradizionale che vorrei smettere per provare una terapia omeopatica. Ed inoltre dopo quanto tempo di cura omeopatica posso rifare la moc.
In attesa di una Sua risposta La ringrazio anticipatamente.
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Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68
Gentile signora,
le risposte che lei cerca non può trovarle presso lo specialista ortopedico che generalmente tratta i pazienti con la terapia tradizionale.
Sposto il consulto nelle medicine non convenzionali.

Cordialmente

Dr. M. Milano
drmilano@libero.it - www.lamanoedintorni.altervista.org
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

[#2]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.5k 218
Gentile signora,
non è necessario smettere la terapia convenzionale per intraprendere una terapia omeopatica e quindi non c'è nessun intervallo.
La durata dell'eventuale terapia con farmaci omeopatici, se indicata, e la successiva valutazione strumentale sarà stabilita su base indivuduale dal medico che la seguirà personalmente.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#3]
Utente
Utente
Egr. dr. Scuotto mancando un intervallo tra le due terapie come si può stabilire con certezza che gli esiti della moc che farò a fine cura omeopatica dipendano dalla cura omeopatica e non da quella tradizionale? La ringrazio infinitamente!
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Utente
Utente
Egr. dr. Scuotto mancando un intervallo tra le due terapie come si può stabilire con certezza che gli esiti della moc che farò a fine cura omeopatica dipendano dalla cura omeopatica e non da quella tradizionale? La ringrazio infinitamente!
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.5k 218
Gentile signora,
quello che lei pone, per quanto interessante, non è un quesito clinico personale, ma di tipo accademico.
Se la terapia convenzionale dà risultati di apprezzabile efficacia e non comporta effetti collaterali indesiderati insopportabili, non c'è motivo per orientarsi verso una terapia non convenzionale.

Nella mia prima risposta sono stato probabilmente poco preciso: quando ho scritto "non è necessario smettere la terapia convenzionale", intendevo il fatto che si può intraprendere una terapia omeopatica anche contemporaneamente alla terapia convenzionale e che le modalità di sospensione eventuale della terapia convenzionale dovranno esser decise dal medico che la seguirà nel corso della cura.
Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Gentile dr. Scuotto la terapia convenzionale a cui mi sto sottoponendo da 6 anni è optinate 35 mg + vit.d base che pur dimostrandosi efficace deve essere sospesa per esempio nel caso di estrazione di un dente. Per questo avevo pensato di provare l'alternativa omeopatica che non comporta effetti collaterali ma prima di iniziarla volevo avere certezza che alla fine della cura stessa gli eventuali risultati della moc potessero essere riconducibili esclusivamente alla cura omeopatica.Continuando contemporaneamente sia la terapia convenzionale che quella omeopatica non potrò avere certezza di niente! La ringrazio anticipatamente e La saluto cordialmente.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.5k 218
Gentile signora,
alla luce delle informazioni che aggiunge, il quadro esposto mi è molto più chiaro.

Non si tratta di decidere quale intervallo di tempo occorre tra la sospensione della terapia con bifosfonati e la terapia omeopatica, perché - come le ho scritto - ciò è assolutamente irrilevante, bensì qual è l'intervallo di tempo da porre tra la sospensione della terapia con bifosfonati e l'intervento odontoiatrico per ridurre i rischi connessi!

Le consiglio di porre il quesito specifico nell'area specialistica di odontoiatria, anche se mi sento di anticiparle che qualsiasi manovra odontoiatrica chirurgica su pazienti in corso di terapia con bifosfonati da più di tre mesi deve essere effettuata solo se indispensabile e prevede contemporanea terapia antibiotica locale e sistemica.
Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Egr. dr. Scuotto La ringrazio per la Sua risposta. Ma resta per me incomprensibile come si può affermare a fine cura omeopatica la sua eventuale validità nei risultati della moc se contemporaneamente si continua a ingerire il medicinale della cura convenzionale| Grazie per la Sua pazienza! (insomma vorrei liberarmi della tossicità della terapia tradizionale e poter optare per l'omeopatia ma essendo certa che la cura omeopatica mi porta dei benefici)
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