Placche di randall
Gentile Dottore,
nell'ultima ecografia addominale di controllo che svolgo annualmente per controllare le ovaie (sono una donna, ho 33 anni e assumo la pillola per via della policistosi ovarica), sono emerse nei reni, bilateralmente, delle Placche di Randall.
Nel corso degli anni molto spesso nelle analisi delle urine si sono evidenziati dei cristalli di ossalati di calcio.
Purtroppo non sono una grande bevitrice, e solo negli ultimi mesi ho cercato di prendere l'abitudine di bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno (mi costa grande sforzo!) per contrastare la ritenzione idrica. Dal momento che bere acqua "al naturale" non mi piace, diluisco preparati drenanti a base di erbe oppure preparo infusi di thè verde.
Proprio ora che ho iniziato a bere ecco che, come controsenso, spuntano le placche di Randall.
Dal momento che su internet trovo informazioni contrastanti in particolare sul possibile effetto del thè verde nel favorire i calcoli, volevo chiederLe un consiglio su:
- che strategia posso adottare per scongiurare la formazione di calcoli?
- cosa posso diluire nell'acqua (thè, infusi, tisane: non riesco a bere acqua "al naturale"!) per continuare a drenarmi ma senza peggiorare la mia situazione, viste le placche di Randall?
La ringrazio per i Suoi preziosi consigli!!
nell'ultima ecografia addominale di controllo che svolgo annualmente per controllare le ovaie (sono una donna, ho 33 anni e assumo la pillola per via della policistosi ovarica), sono emerse nei reni, bilateralmente, delle Placche di Randall.
Nel corso degli anni molto spesso nelle analisi delle urine si sono evidenziati dei cristalli di ossalati di calcio.
Purtroppo non sono una grande bevitrice, e solo negli ultimi mesi ho cercato di prendere l'abitudine di bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno (mi costa grande sforzo!) per contrastare la ritenzione idrica. Dal momento che bere acqua "al naturale" non mi piace, diluisco preparati drenanti a base di erbe oppure preparo infusi di thè verde.
Proprio ora che ho iniziato a bere ecco che, come controsenso, spuntano le placche di Randall.
Dal momento che su internet trovo informazioni contrastanti in particolare sul possibile effetto del thè verde nel favorire i calcoli, volevo chiederLe un consiglio su:
- che strategia posso adottare per scongiurare la formazione di calcoli?
- cosa posso diluire nell'acqua (thè, infusi, tisane: non riesco a bere acqua "al naturale"!) per continuare a drenarmi ma senza peggiorare la mia situazione, viste le placche di Randall?
La ringrazio per i Suoi preziosi consigli!!
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Le evidenze presenti sinora in letteratura scientifica sembrano suggerire un effetto protettivo del the verde sulla formazione di calcoli di ossalato di calcio.
A mio modesto parere, il mantenimento di un adeguato flusso urinario (diuresi di almeno 1500 ml/die) è il fattore protettivo migliore nei confronti della nefrolitiasi, poichè evita la supersaturazione dei sali minerali nell'urina.
Per ottenere questi volumi di urina, può aggiungere all'acqua succhi di frutta e anche il the, se le va.
A mio modesto parere, il mantenimento di un adeguato flusso urinario (diuresi di almeno 1500 ml/die) è il fattore protettivo migliore nei confronti della nefrolitiasi, poichè evita la supersaturazione dei sali minerali nell'urina.
Per ottenere questi volumi di urina, può aggiungere all'acqua succhi di frutta e anche il the, se le va.
Dr. Filippo Mangione
Specialista in Nefrologia
Dirigente Medico - Fondaz. IRCCS Policlinico S. Matteo - Pavia
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 22.3k visite dal 16/08/2011.
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