Calcoli di ossalato di calcio e integratore magnesio/potassio

Buongiorno,
circa 8 anni fa, a 22 anni, ho sofferto di coliche renali con espulsione spontanea di un calcolo di ossalato di calcio. Da qualche tempo, soprattutto con il caldo dell’estate, soffro di crampi notturni ai polpacci. Per questo motivo mi è stata consigliata l’assunzione di un integratore di magnesio e potassio, anche in considerazione del fatto che vado spesso a correre e visto il periodo, ovviamente, sudo molto. Soffrendo anche di colon irritabile, per il quale seguo una cura specifica sotto controllo medico (pentacol+questran), vorrei evitare di assumere integratori che contengono edulcoranti, perché purtroppo mi danno un ovvio effetto collaterale. Mi hanno quindi suggerito un integratore, di cui per correttezza non riporto la marca, che è così composto: 30 bustine da 2,2 g. di citrato di potassio e magnesio.

Sono sempre stata restia ad assumere integratori di sali minerali, per timore che potessero avere un effetto negativo sulla formazione dei calcoli. In realtà sul sito della società produttrice scrivono che, grazie al citrato, questi integratori hanno l’effetto opposto, aiutando chi soffre di calcoli di ossalato di calcio, a diminuire il deposito di sali nei reni e la conseguente formazione del calcolo.

A questo punto ho le idee un po’ confuse e vorrei sapere se vista la mia storia clinica, posso assumere questo integratore senza troppi pensieri. Vorrei essere ragionevolmente sicura, non tanto che faccia addirittura bene, ma almeno che non mi faccia danno.

Grazie,
cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.3k 1.9k
Gentile Signora,
il citrato è, almeno in teoria, il migliore inibitore conosciuto della cristallizzazione dell'ossalato di calcio, ovvero il costituente di gran lunga più comune dei calcoli renali. La sua reale efficacia in pratica non è purtroppo così evidente e certa, d'ogni modo non si dispone per il momento di nulla di di meglio, pertanto questa sostanza viene spesso consigliata a chi è a rischio elevato di formazione di calcoli. Assai discutibile è anche per quanto tempo sia opportuno assumere il citrato, a questa e ad altre domande la comunità scientifica non ha ancora dato una risposta precisa. Il citrato oggi utilizzato per questo scopo urologico è quello legato al potassio. Anche il citrato di sodio (la comunissima Citrosodina) avrebbe la stessa efficacia, ma comporterebbe un discreto apporto di sodio, che in molti casi non è opportuno. In un secondo tempo è anche stato proposto il citrato di potassio e magnesio, teoricamente ancora più efficace, praticamente alquanto più costoso ... Nel suo caso specifico, considerato il lungo tempo trascorso dalla formazione del calcolo e senza apparenti recidive, non si può certo affermare che il suo rischio di formazione di calcoli sia così elevato, immaginiamo pertanto che nessuno specialista sarebbe spinto a consigliarle il citrato per scopi urologici. Se lo vogliamo invece interpretare come apportatore di potassio e magnesio, allora riteniamo che sia certamente una buona scelta. Le preparazioni disponibili sono molte, le consigliamo di valutarne anche il costo e la "gradevolezza" della soluzione, che è abbastanza variabile da prodotto a prodotto.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Attivo dal 2004 al 2013
Ex utente
La ringrazio molto per il rapido e preciso riscontro.
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