Iperkalemia: quali cause e le possibili terapie?

Spett.le redazione di MEDICITALIA, scrivo quest'email per ottenere qualche utile orientamento per addivenire alla soluzione di un malessere con il quale convivo ormai da due anni.
Mi riferisco, in particolare, ad un'accertata iperkalemia (iperpotassemia) che annovera tra i suoi sintomi forti palpitazioni, emicranie e crampi articolari.
Una serie di esami specialistici, nonchè il consulto di ematologi, nefrologi ed endocrinologi non hanno, allo stato, consentito di determinare la causa di tale aumento di potassio che si manifesta con attacchi sempre più frequenti.
Chiaramente comprendo che non avendo a disposizione una cartella clinica ovvero gli esiti degli esami svolti, l'aiuto non potrà essere circostanziato, ma almeno mi sia consentito di confidare in un indirizzo verso la migliore strategia da adottare per cercare di scoprire l'origine di tale disturbo e di un'adeguata terapia.
Ringrazio infinitamente per l'attenzione che sarà dedicata a questa mia richiesta.
[#1]
Nefrologo attivo dal 2005 al 2021
Nefrologo
Gentile Signora, come Lei ha già anticipato è quasi impossibile rispondere al Suo quesito senza una circostanziata storia clinica corredata dagli accertamenti diagnostici eseguiti. Non disponendo neppure dei valori della Sua potassiemia (l'iperkaliemia come dato di laboratorio è compresa in un range che va da valori poco al di sopra a quelli di riferimento fino a valori molto elevati)è difficile capire se questa può effettivamente essere identificata come problema clinico-sintomatico. Penso che i colleghi specialisti che Lei dice di avere già interpellato avranno indagato su funzionalità renale, situazione ormonale, dieta, assunzione di farmaci, eventuali malattie concomitanti ecc. Posso solo aggiungere per tranquillizzarLa che l'iperkaliemia così come l'ipo diventa molto pericolosa se si instaura acutamente, situazione che non sembra rientrare nel Suo caso. Colgo l'occasione per inviarLe cordiali saluti. Luigi Longo medico specialista nefrologo
[#2]
Dr. Alessandro D'Amelio Nefrologo 1
Gentile Signora, non posso che concordare totalmente con il giudizio esposto dal collega. Non posso neanche escludere, inoltre, che il suo non possa essere in ultima analisi un problema di "pseudoiperkaliemia" ovvero elevati valori (ma quali sono?) di potassio legati a problemi tecnici nel prelievo ematico (difficoltà all'accesso venoso, per esempio)e che magari quei disturbi da lei riscontrati (tachicardia, cefalea, ecc) non c'entrino nulla e siano da ricondurre a problematiche diverse. Ma comunque, non si può assolutamente dire qualcosa in merito non disponendo di esami laboratoristici, cartelle cliniche, esame obiettivo, anamnesi, ecc,ecc,ecc....
Cordiali saluti.Alessandro D'Amelio medico specialista nefrologo ospedaliero

[#3]
Dr. Massimo Gai Nefrologo 121 4
Le ricordo infine, per sua conoscenza le principali cause di iperkaliemia:
emolisi
acidosi
farmaci (es beta bloccanti, diuretici risparmiatori di K)
danno tessutale acuto
paralisi periodica iperpotassiemica
riduzione della funzione renale
sindromi di ipoaldosteronismo
Saluti
Massimo Gai, Specialista in Nefrologia - Torino

Dott. Massimo Gai
Medico-Chirurgo
Specialista in Nefrologia
SCU Nefrologia, sede Molinette
AO Città della Salute e della Scienza di Torino

[#4]
Dr. Decenzio Bonucchi Nefrologo 338 14
Gentile Signora, il suo modo di porre il problema e la mancata soluzione del suo problema da parte dei medici interpellato orienta verso un problema di comportamento dietetico o farmacologico non riferito. Penso ad esempio all'uso di sale sostituito(potassio al posto del sodio, disponibile in farmacia), oppure a preparati omeopatici e/o di erboristeria ricchi in potassio. In ogni caso, è improbabile che la sua iperpotassiemia diventi pericolosa se la funzione renale è nella norma. Un altro dubbio riguarda i suoi sintomi: l'iperK provoca solitamente bradicardia ed estrema stanchezza agli arti inferiori, unitamente a formicolii alle estremità e intorno alla bocca. Le consiglio comunque di eseguire creatinina, CPK e glicemia. Ci faccia sapere; è un caso interessante.

Decenzio Bonucchi, Nefrologo
libero professionista

[#5]
Attivo dal 2006 al 2006
Ex utente
Ringrazio prima di tutto i medici che hanno voluto dare un contributo al problema segnalato, nell'occasione approfitto per fornire qualche valore emerso in sede di analisi, atteso che le osservazioni formulate potrebbero essere meglio calibrate proprio in ragione di tali risultanze:
BICARBONATI URINARI: 2,50 mEq/g creatinina
ANTICORPI ANTIGLIADINE:
anticorpi classe IgA: 2,00 U/ml
anticorpi classe IgG: 3,00 U/ml

tutti i seguenti esami sono risultati nella norma:
ATTIVITA' PROTROMBINA - RATIO - TSH - RETICOLOCITI - I.N.R.- FT3 - LATTICO DEIDROGENASI P.T.T. - FT4 - APTOGLOBINA - FIBRINOGENO - Ab-HTG CORTISOLURIA - EMAZIE TEST 1, TEST 2, TEST 3:NEGATIVO
Ab-TPO - RENINA - HbsAg - HbsAg - COOMBS DIRETTO - ALDOSTERONE -ANTI-HBS - DIMERO-D - ANTI-HCV - PCR - RENINA - ANA-ENA -CREATININA - SIEROPROTEINE - ACTH: 4,10 PG/ML
Na varia da 143 a 155 mEq/l
K superiore a 6 mEq/l

ECOGRAFIA alla tiroide: tutto nella norma;
TAC Addome: tutto nella norma;
TAC Cranio (per controllo ipofisi): tutto nella norma;

Medicine assunte: LASIX 25 mg compresse e Bicarbonato
assunto anche KAYEXALATE ma senza risultati.

ELETTROCARDIOGRAMMA: durante le fasi di iperkaliemia mostrava un aumento dei voltaggi dell'area P e riscontro occasionale di T alte.

In definitiva ancora non si è riuscito a capire quale possa essere la causa dell'iperpotassiemia.

Grazie come sempre per la professionalità che mettete al servizio di noi "pazienti virtuali".
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