Calcoli renali
Buongiorno, sono un ragazzo di 24 quasi 25 anni che nella notte tra lunedì 9 e martedì 10 ha avuto un attacco di dolore a rene sx per quelli che presumo essere dei calcoli.
Nell'immediato ho preso 10 gocce di Toradol che hanno calmato il dolore e mi hanno permesso di tornare a dormire, non prima di aver trovato nelle urine probabilmente una sabbioliina rossiccia oltre che ematuria.
Il giorno successivo il dolore era quasi totalmente scomparso e quello che persisteva era l'ematuria durante la minzione NON accompagnata da dolore durante l'atto.
Tengo a sottolineare che in questi giorni c'è stato un abbondante apporto di acqua seguito sempre da minzioni frequenti e regolari.
Nella giornata di venerdì però devo registrare una ricomparsa della sintomatologia dolorosa che mi ha obbligato a ricorrere di nuovo al toradol a gocce che però non ha avuto l'effetto della prima volta e mi ha costretto dopo circa 4 ore a ricorrere ad un'iniezione del farmaco per calmare il dolore.
In questi casi le minzioni non sono state accompagnate nè da ematuria nè da quella che poteva essere quella sabbiolina di cui parlavo inizialmente.
Purtroppo ad oggi, Domenica 15 marzo, non noto grossi miglioramenti, se non che c'è stata la fuoriscita di un qualcosa che non so precisamente definire in una delle minzioni mattutine di colorito rossastro.
Chiedo a voi specialisti un consulto sulle prossime azioni da fare, se è normale un allungamento della "malattia" a quasi una settimana.
Per quanto ancora potrò calmare il dolore con il Toradol?
Devo prendere qualcosa insieme al Toradol?
PS: l'assunzione del Toradol in associazione a Ciproxin per 3gg mi è stata consigliata direttamente dal medico curante.
Nell'immediato ho preso 10 gocce di Toradol che hanno calmato il dolore e mi hanno permesso di tornare a dormire, non prima di aver trovato nelle urine probabilmente una sabbioliina rossiccia oltre che ematuria.
Il giorno successivo il dolore era quasi totalmente scomparso e quello che persisteva era l'ematuria durante la minzione NON accompagnata da dolore durante l'atto.
Tengo a sottolineare che in questi giorni c'è stato un abbondante apporto di acqua seguito sempre da minzioni frequenti e regolari.
Nella giornata di venerdì però devo registrare una ricomparsa della sintomatologia dolorosa che mi ha obbligato a ricorrere di nuovo al toradol a gocce che però non ha avuto l'effetto della prima volta e mi ha costretto dopo circa 4 ore a ricorrere ad un'iniezione del farmaco per calmare il dolore.
In questi casi le minzioni non sono state accompagnate nè da ematuria nè da quella che poteva essere quella sabbiolina di cui parlavo inizialmente.
Purtroppo ad oggi, Domenica 15 marzo, non noto grossi miglioramenti, se non che c'è stata la fuoriscita di un qualcosa che non so precisamente definire in una delle minzioni mattutine di colorito rossastro.
Chiedo a voi specialisti un consulto sulle prossime azioni da fare, se è normale un allungamento della "malattia" a quasi una settimana.
Per quanto ancora potrò calmare il dolore con il Toradol?
Devo prendere qualcosa insieme al Toradol?
PS: l'assunzione del Toradol in associazione a Ciproxin per 3gg mi è stata consigliata direttamente dal medico curante.
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Nefrologo
Spero che in questi giorni il dolore sia passato completamente, e così pure l'ematuria. Però non dimentichi subito quello che ha passato: 9 volte su 10 una colica seguita dall'espulsione di un calcolo o renella non lascia conseguenze, ma questo va verificato, con una ecografia, che deve darci la sicurezza che i reni sono a posto, e che non vi sono calcoli residui nelle vie urinarie. Se in questi giorni dovesse ancora espellere qualche frammento con l'urina, cerchi di recuperarlo, per farlo analizzare: le misure da prendere per prevenire nuovi calcoli sono diverse a seconda della sostanza che compone i calcoli.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 992 visite dal 15/03/2020.
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