Lombalgia cronica, tantissima confusione

Buongiorno, sono anni che convivo con problemi alla colonna vertebrale, dolori rigidita vertigini. L’apice del dolore è appena alzato dal letto soprattutto nel movimento di basculamento del bacino, nella parte più bassa della colonna, un dolore che riguarda la zona dell’osso sacro e delle anche ad ogni oscillazione del bacino, una sensazione netta di mancanza di solidità e stabilità e spesso mancanza di sostegno quando in piedi.
La situazione peggiora di mese in mese ed ho paura che possa essere una grave patologia non scoperta!! !
Ho effettuato decine di esami e visite, ortopediche neurochirurgiche fisiatriche neurologiche ORL reumatologiche.

L’unica considerazione che accomuna tutti, dopo visione delle varie RMN ed RX, è che la colonna è affetta da artrosi con varie discopatie e protrusioni, cervicale e lombare.

Quello che mi lascia interdetto è la confusione totale nel fare una diagnosi precisa ed affrontare la sintomatologia.

Passo dal Fisiatra che assegna l’origine dei miei problemi alla sola postura, e quindi da correggere con la sola fisioterapia, al l’ortopedico che assegna la causa alla artrosi per la quale sarebbero utili ozonoterapia e Tecar terapia, al neurochirurgo che vede la risoluzione nelle infiltrazioni mirate alle radici lombari, al chirurgo vertebrale che vede come unica soluzione la artrodesi per ridare spazio tra le vertebre lombari L4-L5 affette da discopatia degenerativa (sconsigliatissima dalle figure precedenti).
Posso comprendere la diversità di visione in base alla propria specializzazione, ma possibile mai sia così difficile per un paziente che patisce già di suo, e che spesso paga di tasca sua, avere una diagnosi OBIETTIVA ed una cura commisurata?
Anche su Medicitalia leggo spesso di interpretazioni quasi opposte dei referti di RMN della colonna vertebrale, tra chi afferma che le discopatie e le protrusioni ce le abbiamo quasi tutti superata una certa età e quindi non possono essere quelle la causa, bensì da ricercarsi in vizi posturali o scarsa forma fisica, e chi invece vede nella disidratazione dei dischi e nella artrosi la causa delle varie contratture e dei vari sintomi annessi.
Proprio 3 giorni fa alla ennesima visita ortopedica da un prof primario, dopo aver visionato le RMN ed avermi visitato, mi ha detto che ho forte rigidita da artrosi, ma non sono assolutamente da operare perché le operazioni sono riservate a casi molto più gravi.
Pochi mesi fa un chirurgo vertebrale mi proponeva la artrodesi perché lo spazio tra le vertebre è quasi diventato nullo.
Ancora oggi non ho capito quale sia la effettiva causa dei miei sintomi e continuo ad andare avanti per tentativi
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Orientativamente sono per quanto già dettoLe daL Neurochirurgo.
Invii per intero il referto della RMN L/S.
Cordialmente.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

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Utente
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RX COLONNA IN TOTO SOTTO CARICO
Rettilineizzazione della fisiologica lordosi cervicale.
Conservata la cifosi e la lordosi lombare.
Lieve scoliosi destro-convessa ad ampio raggio lombare.
Minimo sottoslivellamento
dell'anca
destra rispetto alla
controlaterale
riduzione dell'ampiezza degli spazi intersomatici C4-C5, C5-C6 e C6-C7.
(3 mm).Moderata
Riduzione dell'ampiezza degli spazi intersomatici nel tratto compreso tra L3 ed S1, con
reperto focalmente
più significativo
L5-S1.Normoallineati
_muri dei
vertebrali Sostanzialmente conservata la morfologia dei somi vertebrali in esame.

Rmn lombosacrale
Riduzione della fisiologica lordosi lombare, per quanto apprezzabile in clinostatismo.
Riduzione di altezza ed idratazione dei dischi intervertebrali L4-L5 e L5-S1. A tale livello coesistono diffusi fenomeni distrofici di tipo edematoso a carico delle contrapposte limitanti somatiche. Regolare idratazione e altezza dei restanti dischi intersomatici.
A livello L5-S1 si apprezza protrusione discale posteriore con eccentricità destra, che impronta il sacco durale e riduce di ampiezza il neuroforame corrispondente, con iniziale contatto con la radice nervosa emergente corrispondente. Concorre alla riduzione di ampiezza del neuroforame modica ipertrofia del massiccio articolare interapofisario destro.
A livello L4-L5 si apprezza protrusione discale posteriore con eccentricità destra, che impronta il sacco durale e riduce di ampiezza il neuroforame corrispondente, con iniziale contatto con la radice nervosa emergente corrispondente.
Assenza di ernie e/o protrusioni discali nei restanti livelli esaminati.
Canale vertebrale di ampiezza nei limiti. Cono midollare con estremità distale a livello del soma di L1.
Regolari le strutture della cauda equina.
Documento firmato
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Mi confermo nella mia prima impressione.
Dalla visita specialistica, il Neurochirurgo rileverà quale sia il livello maggiormente interessato (4-5 e/o 5/1) e procederà di conseguenza.
Io comincerei con un ciclo infiltrativo; però io non sono al corrente del quadro clinico nè ho mai correlato le immagini radiologiche agli eventuali deficit in atto.
Se ha piacere dia pure ulteriori notizie.
Cordialmente.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

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Utente
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Grazie Dott Della Corte,
Mi perdoni, ma io non ci sto capendo più niente!!
Ma aldilà del dolore, che coinvolge la zona osso sacro ed anche, la sensazione di instabilita del bacino e della mancanza di sostegno lombare quando in piedi, può essere sempre dovuta alla discopatia ed alle protrusioni lombari? Oppure c’è il rischio che ci sia una instabilita?
Ho effettuato anche RX dinamica e non è stata riportata instabilità.
Se il problema fosse dovuto alle sole protrusioni che creano stenosi dei forami, mi aspetterei dolore e non il resto dei sintomi. A meno che i muscoli lombari e del bacino siano ormai contratti cronicamente per difesa, che non riescono più a funzionare correttamente nel dare stabilità e sostegno quando in piedi???
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Si faccia seguire in ambito neurochirurgico.
Mi pare che il Collega della Sua zona abbia ddato un buon inquadramento ai Suoi disturbi.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

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Utente
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Mi sto già adoperando in tal senso, anche se sono estenuato e confuso.
Ancora oggi, dopo decine di visite ed esami, non capisco se siano i dischi, se sia la stenosi o se siano le faccette articolari a provocarmi tutti i sintomi lamentati. Il chirurgo vertebrale era convinto sulla base della RMN che fosse la stenosi dovuta a spondilosi degenerativa, ma che a sua detta le infiltrazioni sarebbero state un palliativo ma che serviva solo distanziare e fissare le vertebre per ridare spazio alle radici nervose .mah!!!
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Io non capisco, che differenza c’è tra discopatia, artrosi, spondilosi e protrusioni discali, ai fini della terapia da mettere in pratica?
A me da profano, sembrano avere la stessa origine e credo debbano avere lo stesso trattamento. Il chirurgo vertebrale invece ci ha tenuto a sottolineare che il problema non è dovuto alle protrusioni, bensì alla discopatia degenerativa che oltre a ridurre lo spazio tra una vertebra e l’altra, crea anche delle micro instabilità. Ecco perché a sua detta le infiltrazioni sarebbero una perdita di tempo qualora fosse, tutti quelli che superata una certa età, hanno delle discopatie degenerative, devono quindi necessariamente operarsi con artrodesi? Grazie a chiunque possa fare chiarezza
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Ultimissimo dubbio: visto che il dolore appare come una fitta, quando in piedi, che prende ai lati di osso sacro ed alle anche, con forte senso di instabilità del bacino, ma perchè nessuno degli specialisti consultati ha mai pensato alle sacro iliache?? Tra i tanti esami effettuati ho effettuato anche RX bacino, con segni di coxartrosi bilaterale, ma con RMN bacino che non mostra particolari problemi, nemmeno alle sacroiliache. Però leggendo qua e là, ho scoperto che è una sindrome spesso sottovalutata e tardivamente diagnosticata, che viene confermata solo iniettando un anestetico direttamente nelle articolazioni. Cosa ne pensate? Grazie ancora