Passi da fare dopo rm lombare
Buongiorno, a metà agosto mi sono piegato avvicinando delicatamente la testa ai piedi per sciogliere un pochino quella che mi sembrava rigidità alle anche risultato paralizzato al ps, dolore lombare fortissimo e caduta a terra, peridurale di cortisone in emergenza, per i due giorni successivi somministrazione di muscoril e vari, ad oggi è passato un mese ho fatto rm rachide lombosacrale:
Rettineizzata la lordosi lombare, su verosimile base muscolo-tensiva.
Non fratture dei somi vertebrali, di altezza regolare.
L5-S1: lieve riduzione di spessore del disco intersomatico, di aspetto disidratato e caratterizzato da protusione discale posteriore mediana su cui si sovrappone fissurazione dell’anulus fibroso, tuttavia in assenza di franche ernie espulse; iniziale minimo impegno delle porzioni inferiori dei forami di coniugazione a questo livello, tuttavia senza evidente sviluppo di conflitto radicolare.
Non ulteriori segni di patologia disco-somatica nel tratto esaminato.
Muro somatico allineato.
Canale spinale di ampiezza regolare.
Non alterazioni di segnale del cono midollare e della cauda equina.
È passato un mese dalla paralisi.
Ed in questo mese sono andato avanti col dolore da subito con la peridurale, che con i primi due giorni mi ha accentuato ancora di più i dolori, dopo la prima settimana, mi è stato prescritto il lenizak, che ho ridotto da 2 intere a 2 mezze pasticche, cerco di non prenderlo per vedere come rispondo, ma senza ho dolori. in questo mese non riesco a ruotare neanche un po’ le anche, camminare normalmente, se non in minima parte sotto lenizak, tanti movimenti e posture normali diventano faticose e difficoltose, stare in piedi fa male, stare seduto fa male, stare sul letto è l’unica cosa che posso fare più a lungo, ma non si può passare una vita a letto, senza poter alzare neanche il minimo peso
Mi è stato detto di fare ozono terapia e fisioterapista, ma visti i blocchi e dolori fisici ho tanta tanta paura di ribloccarmi, d’altronde la prima volta mi sono bloccato facendo un movimento normalissimo e in modo dolce e delicato.
Ad oggi ogni tanto senso dolore al gluteo sinistro, che si irradia al quadricipite o dietro circa 15cm sopra il poplite, e casuali perdita di forza, o su una gamba o l’altra.
La mia domanda è: quali sono i passi possibili da seguire, quali figure professionali contattare?
Cosa si può fare per migliorare la mia situazione, e se, con queata specifica situazione posso tornare a vivere normalmente senza il bisogno di somministrazione di lenizak, miorilassanti e cortisone (prima peridurale e poi in delta cortine 25mg)
Aggiungo che la mia doc mi ha proposto di contatttare un fisioterapista/Osteopata e di fare ozono terapia, oltre a prenotare peridurale di cortisone per terapia dolore.
Vorrei ampliare le possibilità di risoluzione per questa dinamica, ad oggi per me è invalidante, e non mi permette di vivere svolgendo mansioni semplici né di poter lavorare.
Rettineizzata la lordosi lombare, su verosimile base muscolo-tensiva.
Non fratture dei somi vertebrali, di altezza regolare.
L5-S1: lieve riduzione di spessore del disco intersomatico, di aspetto disidratato e caratterizzato da protusione discale posteriore mediana su cui si sovrappone fissurazione dell’anulus fibroso, tuttavia in assenza di franche ernie espulse; iniziale minimo impegno delle porzioni inferiori dei forami di coniugazione a questo livello, tuttavia senza evidente sviluppo di conflitto radicolare.
Non ulteriori segni di patologia disco-somatica nel tratto esaminato.
Muro somatico allineato.
Canale spinale di ampiezza regolare.
Non alterazioni di segnale del cono midollare e della cauda equina.
È passato un mese dalla paralisi.
Ed in questo mese sono andato avanti col dolore da subito con la peridurale, che con i primi due giorni mi ha accentuato ancora di più i dolori, dopo la prima settimana, mi è stato prescritto il lenizak, che ho ridotto da 2 intere a 2 mezze pasticche, cerco di non prenderlo per vedere come rispondo, ma senza ho dolori. in questo mese non riesco a ruotare neanche un po’ le anche, camminare normalmente, se non in minima parte sotto lenizak, tanti movimenti e posture normali diventano faticose e difficoltose, stare in piedi fa male, stare seduto fa male, stare sul letto è l’unica cosa che posso fare più a lungo, ma non si può passare una vita a letto, senza poter alzare neanche il minimo peso
Mi è stato detto di fare ozono terapia e fisioterapista, ma visti i blocchi e dolori fisici ho tanta tanta paura di ribloccarmi, d’altronde la prima volta mi sono bloccato facendo un movimento normalissimo e in modo dolce e delicato.
Ad oggi ogni tanto senso dolore al gluteo sinistro, che si irradia al quadricipite o dietro circa 15cm sopra il poplite, e casuali perdita di forza, o su una gamba o l’altra.
La mia domanda è: quali sono i passi possibili da seguire, quali figure professionali contattare?
Cosa si può fare per migliorare la mia situazione, e se, con queata specifica situazione posso tornare a vivere normalmente senza il bisogno di somministrazione di lenizak, miorilassanti e cortisone (prima peridurale e poi in delta cortine 25mg)
Aggiungo che la mia doc mi ha proposto di contatttare un fisioterapista/Osteopata e di fare ozono terapia, oltre a prenotare peridurale di cortisone per terapia dolore.
Vorrei ampliare le possibilità di risoluzione per questa dinamica, ad oggi per me è invalidante, e non mi permette di vivere svolgendo mansioni semplici né di poter lavorare.
Ho l'impressione, a distanza, che anche un ciclo infiltrativo potrebbe non sortire un effetto sperato.
Tuttavia, sarà necessario che Lei si faccia valutare da un Neurochirurgo esperto di patologia spinale e di terapia del dolore.
Può essere che qualche cosa si riesca ad ottenere ancora con un trattamento conservativo, ma, molto più probabilmente, bisognerà ricorrere ad un intervento chirurgico mininvasivo per togliere quel presumibile residuo erniario che è venuto fuori dalla sede naturale nel corso della manovra ginnica (il controllo degli sfinteri e la funzione sessuale ne hanno almeno inizialmente risentito?).
Cordialità.
Tuttavia, sarà necessario che Lei si faccia valutare da un Neurochirurgo esperto di patologia spinale e di terapia del dolore.
Può essere che qualche cosa si riesca ad ottenere ancora con un trattamento conservativo, ma, molto più probabilmente, bisognerà ricorrere ad un intervento chirurgico mininvasivo per togliere quel presumibile residuo erniario che è venuto fuori dalla sede naturale nel corso della manovra ginnica (il controllo degli sfinteri e la funzione sessuale ne hanno almeno inizialmente risentito?).
Cordialità.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 241 visite dal 18/09/2025.
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