Dolore dorsale/scapola: cosa fare dopo RM e cortisone?
Buona giornata,
Volevo chiedere un vostro parere se potete,
Sono circa 2 mesi che ho dolori dorsali e bruciori dorsali e zona scapola sinistra.
Sono stato per bruciore forte al Ps mi hanno visitato e secondo loro era una neuropatia ma senza nessun segno di infiammazione, macchie, ecc.
Mi hanno dato dei cerotti di lidocaina, che ho messo ma senza nessun risultato.
Per il continuo dolore ho preso anttiffiamatori ma senza beneficio.
Il medico mi ha consigliato una rm dorsale che ho eseguito ma a parte delle protusioni con impronta sul, sacco durale non ha rilevato nulla.
Il medico mi ha detto di provare a prendere il cortisone per bocca, per ora sono due giorni ma non ho avuto miglioramenti.
A vostro parere da cosa può dipendere?
Devo fare altri esami, premetto che non ho febbre, non ho:@cchie nulla.
Volevo chiedere un vostro parere se potete,
Sono circa 2 mesi che ho dolori dorsali e bruciori dorsali e zona scapola sinistra.
Sono stato per bruciore forte al Ps mi hanno visitato e secondo loro era una neuropatia ma senza nessun segno di infiammazione, macchie, ecc.
Mi hanno dato dei cerotti di lidocaina, che ho messo ma senza nessun risultato.
Per il continuo dolore ho preso anttiffiamatori ma senza beneficio.
Il medico mi ha consigliato una rm dorsale che ho eseguito ma a parte delle protusioni con impronta sul, sacco durale non ha rilevato nulla.
Il medico mi ha detto di provare a prendere il cortisone per bocca, per ora sono due giorni ma non ho avuto miglioramenti.
A vostro parere da cosa può dipendere?
Devo fare altri esami, premetto che non ho febbre, non ho:@cchie nulla.
Gentile Utente,
da quanto descrive il quadro è compatibile con una sofferenza neuropatica o muscolo-scheletrica della regione dorsale, evenienza frequente e spesso difficile da trattare nelle fasi iniziali.
Alcuni elementi sono importanti: il dolore/bruciore è localizzato in sede dorsale e scapolare sinistra,
dura da alcune settimane, non vi sono segni cutanei, febbre o infiammazione sistemica; la risonanza dorsale non ha evidenziato patologie strutturali rilevanti, ma solo protrusioni discali, reperto molto comune e spesso non direttamente responsabile del dolore.
Per mia esperienza consolidata, in questi casi i FANS possono essere poco efficaci e i cerotti alla lidocaina non sempre danno beneficio; anche il cortisone necessita di alcuni giorni prima di mostrare un eventuale effetto, se indicato.
Il tipo di dolore urente che descrive orienta maggiormente verso una nevralgia intercostale o una sofferenza neuropatica periferica, talvolta legata a contrattura muscolare persistente, irritazione radicolare o disfunzione posturale, più che a una patologia visibile agli esami.
In assenza di febbre, calo ponderale, dolore notturno ingravescente, deficit neurologici (forza o sensibilità) non vi è indicazione urgente ad ulteriori esami. Può invece essere utile una valutazione clinica specialistica mirata finalizzata ad un approccio terapeutico specifico per il dolore neuropatico ed eventualmente un percorso riabilitativo/fisioterapico dopo la fase acuta.
Capisco la preoccupazione per la persistenza dei sintomi, ma sulla base di quanto riferisce il quadro appare fastidioso ma non pericoloso, e nella maggior parte dei casi tende a migliorare con un inquadramento e una terapia adeguati.
Cordialmente
da quanto descrive il quadro è compatibile con una sofferenza neuropatica o muscolo-scheletrica della regione dorsale, evenienza frequente e spesso difficile da trattare nelle fasi iniziali.
Alcuni elementi sono importanti: il dolore/bruciore è localizzato in sede dorsale e scapolare sinistra,
dura da alcune settimane, non vi sono segni cutanei, febbre o infiammazione sistemica; la risonanza dorsale non ha evidenziato patologie strutturali rilevanti, ma solo protrusioni discali, reperto molto comune e spesso non direttamente responsabile del dolore.
Per mia esperienza consolidata, in questi casi i FANS possono essere poco efficaci e i cerotti alla lidocaina non sempre danno beneficio; anche il cortisone necessita di alcuni giorni prima di mostrare un eventuale effetto, se indicato.
Il tipo di dolore urente che descrive orienta maggiormente verso una nevralgia intercostale o una sofferenza neuropatica periferica, talvolta legata a contrattura muscolare persistente, irritazione radicolare o disfunzione posturale, più che a una patologia visibile agli esami.
In assenza di febbre, calo ponderale, dolore notturno ingravescente, deficit neurologici (forza o sensibilità) non vi è indicazione urgente ad ulteriori esami. Può invece essere utile una valutazione clinica specialistica mirata finalizzata ad un approccio terapeutico specifico per il dolore neuropatico ed eventualmente un percorso riabilitativo/fisioterapico dopo la fase acuta.
Capisco la preoccupazione per la persistenza dei sintomi, ma sulla base di quanto riferisce il quadro appare fastidioso ma non pericoloso, e nella maggior parte dei casi tende a migliorare con un inquadramento e una terapia adeguati.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
https://neurochirurgomaurocolangelo.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2 visite dal 23/12/2025.
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