Referto RMN colonna lombare: cosa significa e come gestire il dolore alla gamba?
Buongiorno vorrei chiedere in parole più semplici cosa dice il referto di mio padre di 77 anni che sono mesi che si lamenta che gli fa male la gamba e a volte gli cede il ginocchio e cosa é meglio fare o a chi rivolgersi tra neurochirurgo ortopedico fisiatra ecc...lascio il resposo.
grazie.
Discussione: tratto lombare sostanzialmente in asse.
Nei limiti la fisiologica lordosi.
Non alterazioni significative della intensità del segnale a provenienza dal midollo osseo endospugnoso dei metameri esplorati, ricercate anche mediante sequenza T2-pesata ottenuta con tecnica di "soppressione del grasso".
Sono riconoscibili sei metameri con caratteristiche lombari in rapporto a verosimile lombarizzazione di S1 (dismorfismo transizionale: variante anatomica).
Ai passaggi compresi nel tratto L4-S1 più significativa riduzione degli spessori discali, disomogeneamente ipointensi nelle immagini T2-pesate, come su base disidrosico-degenerativa, ad entrambi i livelli con associate note spondilosiche, al passaggio L4-L5 con bulging discale circonferenziale con effetto compressivo sulla parete ventrale del sacco durale e sulle corrispondenti emergenze radicolari dal sacco, reperti favoriti da importante interessamento artrosico dei massicci articolari con ipertrofia dei legamenti gialli e riduzione dei diametri sagittale e trasversale dello speco vertebrale (canale stretto).
Accenno a spondilolistesi di L4 su L5 su base artrosica, non essendo riconoscibili aspetti di spondilolisi istmica, reperti estesi secondo l'asse sagittale per circa 4 mm.
Concomita pseudo-procidenza discale circonferenziale con parziale impegno discale alla base dei forami di coniugazione.
Il più significativo interessamento artrosico dei massicci articolari riconoscibile a tale livello si associa ad ipertrofia dei legamenti gialli, reperti responsabili di riduzione ai limiti inferiori della norma del diametro sagittale dello speco vertebrale con associata riduzione del diametro trasversale dello stesso.
Più delicato bulging discale ai passaggi L2-L3 e L3-L4.
Non ulteriori procidenze discali significative.
Nei limiti il cono midollare e le radici della cauda.
Ai restanti livelli conservato il diametro sagittale dello speco vertebrale.
grazie.
Discussione: tratto lombare sostanzialmente in asse.
Nei limiti la fisiologica lordosi.
Non alterazioni significative della intensità del segnale a provenienza dal midollo osseo endospugnoso dei metameri esplorati, ricercate anche mediante sequenza T2-pesata ottenuta con tecnica di "soppressione del grasso".
Sono riconoscibili sei metameri con caratteristiche lombari in rapporto a verosimile lombarizzazione di S1 (dismorfismo transizionale: variante anatomica).
Ai passaggi compresi nel tratto L4-S1 più significativa riduzione degli spessori discali, disomogeneamente ipointensi nelle immagini T2-pesate, come su base disidrosico-degenerativa, ad entrambi i livelli con associate note spondilosiche, al passaggio L4-L5 con bulging discale circonferenziale con effetto compressivo sulla parete ventrale del sacco durale e sulle corrispondenti emergenze radicolari dal sacco, reperti favoriti da importante interessamento artrosico dei massicci articolari con ipertrofia dei legamenti gialli e riduzione dei diametri sagittale e trasversale dello speco vertebrale (canale stretto).
Accenno a spondilolistesi di L4 su L5 su base artrosica, non essendo riconoscibili aspetti di spondilolisi istmica, reperti estesi secondo l'asse sagittale per circa 4 mm.
Concomita pseudo-procidenza discale circonferenziale con parziale impegno discale alla base dei forami di coniugazione.
Il più significativo interessamento artrosico dei massicci articolari riconoscibile a tale livello si associa ad ipertrofia dei legamenti gialli, reperti responsabili di riduzione ai limiti inferiori della norma del diametro sagittale dello speco vertebrale con associata riduzione del diametro trasversale dello stesso.
Più delicato bulging discale ai passaggi L2-L3 e L3-L4.
Non ulteriori procidenze discali significative.
Nei limiti il cono midollare e le radici della cauda.
Ai restanti livelli conservato il diametro sagittale dello speco vertebrale.
Probabilmente è ad L4-L5 che vi sia la causa dei disturbi di Suo Padre. Per esserne ragionevolmente certi bisognerebbe che fosse effettuata una visita specialistica neurochirurgica per verificare la corrispondenza del disturbo clinico con la "irregolarità" neuroradiologica a L4-L5.
Se le cose stessero nei termini illustrati, potrebbe essere consigliata un'infiltrazione a ridosso della radice nervosa interessata (con farmaco antireattivo ed, eventualmente, con un minimo di anestetico): la procedura potrebbe essere portata a termine nel corso della medesima visita dello Specialista.
Una volta registrata l'utilità del percorso terapeutico iniziato, si avrebbe la conferma della via intrapresa.
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialità
Se le cose stessero nei termini illustrati, potrebbe essere consigliata un'infiltrazione a ridosso della radice nervosa interessata (con farmaco antireattivo ed, eventualmente, con un minimo di anestetico): la procedura potrebbe essere portata a termine nel corso della medesima visita dello Specialista.
Una volta registrata l'utilità del percorso terapeutico iniziato, si avrebbe la conferma della via intrapresa.
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialità
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2 visite dal 30/12/2025.
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