Stenosi crevicale, ernia del disco
Salve, scrivo per conto di mia zia, di 48 anni. Da 5 giorni è in ospedale per gravi problemi motori. Non riesce ad assumere la posizione eretta, ha perso la sensibilità agli arti inferiori, sente solo un forte senso di pesantezza, con problemi anche di incontinenza urinaria e diminuita forza nelle mani.
Dopo esame neurologico e risonanza magnetica le è stata diagnosticata stenosi cervicale da ernia del disco a livello C4-C5 e C5-C6, e le è stato consigliato un intervento chirurgico.
Vorrei sapere, se possibile, i rischi di questo intervento, le aspettative di guarigione (soprattutto se potrà riprendere a camminare) e i centri di eccellenza per tale trattamento.
Ringrazio in anticipo.
Cordiali saluti.
Dopo esame neurologico e risonanza magnetica le è stata diagnosticata stenosi cervicale da ernia del disco a livello C4-C5 e C5-C6, e le è stato consigliato un intervento chirurgico.
Vorrei sapere, se possibile, i rischi di questo intervento, le aspettative di guarigione (soprattutto se potrà riprendere a camminare) e i centri di eccellenza per tale trattamento.
Ringrazio in anticipo.
Cordiali saluti.
[#1]
Neurochirurgo, Chirurgo maxillo facciale
Cara Utente 32280,
la valutazione dei rischi e dei benefici di un intervento chirurgico delicato quale quello per ernia discale cervicale non è possibile farsi se non sulla scorta di una valutazione GLOBALE della paziente (anamnesi e visita neurologica accurata) e degli eventuali esami neuroradiologici.
Tutti i centri neurochirurgici sono attrezzati per eseguire tali interventi. Noi, per esempio, a seconda dei casi, valutiamo la possibilità o, meglio, l'opportunità di applicare una cage di carbonio o, nelle persone giovani come sua zia, un disco artificiale per conservare la motilità del collo dopo l'intervento, con ottimi risultati.
Cordiali saluti
Dr. Felice Esposito
Cattedra di Neurochirurgia
Università degli Studi di Napoli Federico II
la valutazione dei rischi e dei benefici di un intervento chirurgico delicato quale quello per ernia discale cervicale non è possibile farsi se non sulla scorta di una valutazione GLOBALE della paziente (anamnesi e visita neurologica accurata) e degli eventuali esami neuroradiologici.
Tutti i centri neurochirurgici sono attrezzati per eseguire tali interventi. Noi, per esempio, a seconda dei casi, valutiamo la possibilità o, meglio, l'opportunità di applicare una cage di carbonio o, nelle persone giovani come sua zia, un disco artificiale per conservare la motilità del collo dopo l'intervento, con ottimi risultati.
Cordiali saluti
Dr. Felice Esposito
Cattedra di Neurochirurgia
Università degli Studi di Napoli Federico II
[#2]
Gentile Signore,
gli approcci chirurgici alla patologia di cui è affetta sua zia sono molteplici ed ognuno di essi ha dei rischi.
Per cui è impossibile elencarli tutti.
L'unico consiglio è quello di affidarsi ad un neurochirurgo esperto nel campo.
Distinti saluti
Dott. Antonio Colamaria
Neurochirurgo
Ospedale Consorziale Policlinico
Piazza Giulio Cesare, 11
70124 - BARI
Tel. 080/5592335 - 334 - 374 - 348/4146343
Fax. 080/5592001
Email: acolamaria@libero.it
gli approcci chirurgici alla patologia di cui è affetta sua zia sono molteplici ed ognuno di essi ha dei rischi.
Per cui è impossibile elencarli tutti.
L'unico consiglio è quello di affidarsi ad un neurochirurgo esperto nel campo.
Distinti saluti
Dott. Antonio Colamaria
Neurochirurgo
Ospedale Consorziale Policlinico
Piazza Giulio Cesare, 11
70124 - BARI
Tel. 080/5592335 - 334 - 374 - 348/4146343
Fax. 080/5592001
Email: acolamaria@libero.it
Antonio Colamaria - Specialista in Neurochirurgia
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.9k visite dal 19/04/2007.
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