Esiti da asportazione neurinoma acustico con emorragia in sede di intervento
Buongiorno,
mia mamma il 6 luglio scorso è stata operata per l'asportazione di un neurinoma dell'VIII nervo cranico molto grosso (più di 3 cm) e con compressioni e aderenze al tronco encefalico.
L'operazione è andata bene e il giorno seguente mia mamma è stata estubata.
Nella notte però il quadro clinico è peggiorata e una tac d'urgenza ha evidenziato un'emorragia in sede di intervento che ha portato ad uno stato di coma.
E' stata operata nuovamente per evacuare l'ematoma e una terza volta per decompressione della fossa cranica a seguito a causa del rigonfiamento cerebellare.
Dopo 2 settimane è uscita dallo stato di coma e si è assistito ad un progressivo miglioramento del quadro clinico-neurologico. Dopo 2 mesi è stata quindi dimessa dall'ospedale e trasferita in un centro di riabilitazione per continuare con fisioterapia e logopedia.
A dicembre è stata dimessa anche da questo centro ed è tornata a casa dove ora vive con l'assistenza di una badante.
Il recupero fino a questo punto è stato valutato ottimo (visitata già dal neurochirurgo che l'ha operata) e solo 2 ambiti rimangono un pò problematici.
Il recupero dell'equilibrio nella deambulazione non è ancora completo (anche se adesso a differenza di due mesi fa riesce a compiere brevi tratti da sola); rimane tuttavia insicurezza e qualche problema soprattutto nei cambi di direzione durante i quali dice di provare senso di vertigine e giramento di testa.
Secondo punto è un disturbo alla lingua e alla zona della mascella dove lamenta un forte formicolio (simile a quello che si prova con l'anestesia del dentista) e una sensazione come di "nervo che tira".
Volevo chiedere se per questi due disturbi esistono ancora margini di miglioramento (sono passati meno di nove mesi dall'operazione) e se può essere opportuno una visita specialistica o una terapia mirata.
Ringraziando fin da ora, porgo cordiali saluti.
mia mamma il 6 luglio scorso è stata operata per l'asportazione di un neurinoma dell'VIII nervo cranico molto grosso (più di 3 cm) e con compressioni e aderenze al tronco encefalico.
L'operazione è andata bene e il giorno seguente mia mamma è stata estubata.
Nella notte però il quadro clinico è peggiorata e una tac d'urgenza ha evidenziato un'emorragia in sede di intervento che ha portato ad uno stato di coma.
E' stata operata nuovamente per evacuare l'ematoma e una terza volta per decompressione della fossa cranica a seguito a causa del rigonfiamento cerebellare.
Dopo 2 settimane è uscita dallo stato di coma e si è assistito ad un progressivo miglioramento del quadro clinico-neurologico. Dopo 2 mesi è stata quindi dimessa dall'ospedale e trasferita in un centro di riabilitazione per continuare con fisioterapia e logopedia.
A dicembre è stata dimessa anche da questo centro ed è tornata a casa dove ora vive con l'assistenza di una badante.
Il recupero fino a questo punto è stato valutato ottimo (visitata già dal neurochirurgo che l'ha operata) e solo 2 ambiti rimangono un pò problematici.
Il recupero dell'equilibrio nella deambulazione non è ancora completo (anche se adesso a differenza di due mesi fa riesce a compiere brevi tratti da sola); rimane tuttavia insicurezza e qualche problema soprattutto nei cambi di direzione durante i quali dice di provare senso di vertigine e giramento di testa.
Secondo punto è un disturbo alla lingua e alla zona della mascella dove lamenta un forte formicolio (simile a quello che si prova con l'anestesia del dentista) e una sensazione come di "nervo che tira".
Volevo chiedere se per questi due disturbi esistono ancora margini di miglioramento (sono passati meno di nove mesi dall'operazione) e se può essere opportuno una visita specialistica o una terapia mirata.
Ringraziando fin da ora, porgo cordiali saluti.
[#1]
Gent.le Utente,
direi che esistono ancora margini per migliorare, specie per l'equilibrio, insistendo con fisioterapia puntata sullo specifico disturbo.
Per quanto riguarda l'addormentamento, forse le speranze sono più contenute, anche se potrà aiutarsi con farmaci, ma, spesso, i paz. quasi si "abituano" a tale disturbo soggettivo e, dandovi minore importanza, ne ricevono un "freno" minore.
Cordialmente.
direi che esistono ancora margini per migliorare, specie per l'equilibrio, insistendo con fisioterapia puntata sullo specifico disturbo.
Per quanto riguarda l'addormentamento, forse le speranze sono più contenute, anche se potrà aiutarsi con farmaci, ma, spesso, i paz. quasi si "abituano" a tale disturbo soggettivo e, dandovi minore importanza, ne ricevono un "freno" minore.
Cordialmente.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#2]
Utente
Buongiorno dott. Della Corte.
Per quanto riguarda la fisioterapia al centro dove è stata in cura glie l'hanno sospesa dicendo che per loro la situazione è buona, che non ci sono movimenti che mia madre non riesce a fare o altri particolari problemi che richiederebbero una fisioterapia mirata.
Dicono che deve solo fare tante, tante passeggiate in modo da mettere in moto e consolidare una serie di automatismi dell'equilibrio.
Per quanto riguarda invece l'addormentamento potrei sapere a titolo informativo a quali farmaci si riferisce? (fermo restando che anch'io ritengo che una certa accettazione del fastidio sarà comunque da intraprendere)
La ringrazio e le porgo cordiali saluti
Per quanto riguarda la fisioterapia al centro dove è stata in cura glie l'hanno sospesa dicendo che per loro la situazione è buona, che non ci sono movimenti che mia madre non riesce a fare o altri particolari problemi che richiederebbero una fisioterapia mirata.
Dicono che deve solo fare tante, tante passeggiate in modo da mettere in moto e consolidare una serie di automatismi dell'equilibrio.
Per quanto riguarda invece l'addormentamento potrei sapere a titolo informativo a quali farmaci si riferisce? (fermo restando che anch'io ritengo che una certa accettazione del fastidio sarà comunque da intraprendere)
La ringrazio e le porgo cordiali saluti
[#3]
Gent.le Utente,
se la ripresa (equilibrio...)è buona, vuol dire che muovendosi normalmente Sua mamma potrà continuare ad "esercitarsi" nell'attività rieducativa fin ora espletata. E questo è bene.
Per quanto riguarda il fastidioso "addormentamento" pensavo a trattamenti come per le neuropatie.
Auguri cordiali.
se la ripresa (equilibrio...)è buona, vuol dire che muovendosi normalmente Sua mamma potrà continuare ad "esercitarsi" nell'attività rieducativa fin ora espletata. E questo è bene.
Per quanto riguarda il fastidioso "addormentamento" pensavo a trattamenti come per le neuropatie.
Auguri cordiali.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.5k visite dal 27/04/2010.
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