Cavernoma ponte che affiora in parte nel iv ventricolo.

Salve, a mia madre quasi 55 anni, a seguito di una RNM alla testa gli hanno riscontrato una lesione iper-ipoitensa T1-T2 a livello del ponte nella porzione mediana e paramediana dx con parziale rigonfiamento, riferibile a cavernoma di circa 38mm. Il segnale appare tipico dei prodotti di degradazione dell'emoglobina.
Ripercorrendo l'anamnesi con i medici si riscontra che mia madre ha avuto dolori all'arto superiore associato a lieve impaccio nell'esecuzione dei movimenti fini con le dita e talora estensione delle disestesie all'avambraccio.Non cefalea.Cervicolagia. Inoltre ha presentato talora disequilibrio nel passaggio dal clino all'ortostatistimo e nella stazione eretta o deambulazione. Inoltre due mesi fà e anche (circa 18 anni fa unico episodio) insorgenza di sdoppiamento dell'immagine regredito nell'arco di 2-3 giorni. Aggiungo inoltre io, che mia madre è anche ipertesa (ben 3 pillole per la pressione da diversi anni) e caratterialmente troppo poco calma...
Ci è stato consigliato di rifare a distanza di 4 mesi la RMN per vedere se questo angioma cavernoso (cavernoma) ha smesso di sanguinare...e valiutare la situazione...
Data la collocazione ci è stato detto che l'intervento è piuttosto complicato e inoltre potrebbe anche lasciare conseguenze pesanti. Ovviamente ci auguriamo che smetta di sanguinare e che rimanga silente per altri 30 anni, ma con la presente vorrei che mi preparasse (spiegandomi) a tutte le eventualità (rischi e soluzioni), sia in termini di convivenza con il fenomeno che in caso di intervento. Mi riferisco a che tipo di problematiche si va incontro e che tipo di soluzioni si possono fare per garantire una buona qualità della vita e nel caso dell'intervento chi nel MONDO ha maggior esperienza in questo tipo di intervento (a quanto pare la collocazione particolare e la grandezza non indifferente del cavernoma, lo rendono piuttosto "particolare"). Grazie in anticipo, ma seppur fiduciosi siamo davvero molto in crisi, dopo questa notizia, che tra l'altro non esclude una ereditarietà del fenomeno...
In attesa di un vostro riscontro cordiali saluti!
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
il sanguinamento da un angioma cavernoso non continua,esso si arresta pressochè immediatamente.
Potrebbe nel tempo risanguinare e questo è il motivo importante che di solito conduce alla chirurgia.

La sede dell'angioma è una sede altamente funzionale e quindi a rischio di lesioni anche gravi, per cui la decisione di intervenire deve essere ben ponderata.

Credo sia opportuno consultare un neurochirurgo e/o un neuroradiologo che utilizzano la gamma-Knife, metodica non invasiva per il "bombardamento" con raggi gamma, appunto, di tale lesione, al fine di valutare se nel caso della mamma, questa sia utilizzabile.

Ci tenga informati.
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dopo
Utente
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Grazie dottore per la tempestiva risposta.
Deduco dalle sue parole la conferma della gravità della situazione...restiamo fiduciosi!
Proveremo anche questa strada...anche se da qualche giorno anche la gamba dello stesso lato inizia ad essere fredda e a procurare dolore...
Speriamo bene!
Adesso mi appresto a setacciare la rete, per capire dove portare la mamma per questi ulteriori controlli.
Cordiamente
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