Neoformazione in sede pontina paramediana sinistra
Di seguito il referto della prima e ultima RMN effettuata il 14 febbraio scorso: nessuno dei medici da me interpellati è ancora riusito a dirmi con esattezza cosa sia questa neoformazione. Qualcuno riesce a ipotizzare qualcosa? Vi invierei anche le immagini della risonanza, ma non so come fare. Grazie
Esiti di craniotomia temporale dx atta ad asportare MAV, ove persiste cavità poroencefalica di 4
cm contornata da tessuto encefalico malacico.
Non altri focolai di alterato segnale, né di anomala impregnazione nei restanti settori encefalici
sovratentoriali. Apprezzabile area rotondeggiante di alterato segnale di 8 mm disposta in sede
pontina paramediana sn. L'area appare debolmente iperintensa in T2 ed ipointensa in T2*.
Dopo la somministrazione di gadolinio dimostra discreta impregnazione.
Regolare il corpo calloso. Morfo-volumetricamente nei limiti la ghiandola ipofisaria.
Regolari le strutture cerebellari.
Sistema ventricolare in asse, simmetrico, nei limiti volumetrici.
Regolare il spazi liquorali peri-encefalici non coinvolti nella cavità poroencefalica descritta in
sede temporale dx.
CONCLUSIONI: l'area impregnazione descritta in sede pontina paramediana sn non è di unica
interpretazione (cavernoma? teleangectasia capillare? altro?).
Si consiglia rivalutazione clinica e monitoraggio RM a 2 mesi.
Esiti di craniotomia temporale dx atta ad asportare MAV, ove persiste cavità poroencefalica di 4
cm contornata da tessuto encefalico malacico.
Non altri focolai di alterato segnale, né di anomala impregnazione nei restanti settori encefalici
sovratentoriali. Apprezzabile area rotondeggiante di alterato segnale di 8 mm disposta in sede
pontina paramediana sn. L'area appare debolmente iperintensa in T2 ed ipointensa in T2*.
Dopo la somministrazione di gadolinio dimostra discreta impregnazione.
Regolare il corpo calloso. Morfo-volumetricamente nei limiti la ghiandola ipofisaria.
Regolari le strutture cerebellari.
Sistema ventricolare in asse, simmetrico, nei limiti volumetrici.
Regolare il spazi liquorali peri-encefalici non coinvolti nella cavità poroencefalica descritta in
sede temporale dx.
CONCLUSIONI: l'area impregnazione descritta in sede pontina paramediana sn non è di unica
interpretazione (cavernoma? teleangectasia capillare? altro?).
Si consiglia rivalutazione clinica e monitoraggio RM a 2 mesi.
[#1]
Perchè ha fatto la RMN, che disturbi aveva?
Quando è stato operato di malformazione vascolare e che cosa ha determinato l'opportunità della operazione?
Prima dell'intervento e/o subito, o comunque, dopo, non ha eseguito un'indagine neuroradiologica?
Gentilmente, faccia sapere.
Cordialità
Quando è stato operato di malformazione vascolare e che cosa ha determinato l'opportunità della operazione?
Prima dell'intervento e/o subito, o comunque, dopo, non ha eseguito un'indagine neuroradiologica?
Gentilmente, faccia sapere.
Cordialità
[#2]
Ex utente
ho fatto la RMN prescrittami da una neurologa, perchè in realtà io non avevo avuto piu sintomi degni di nota dopo l'operazione alla MAV e quindi volevo sapere da questa neurologa se fosse possibile abbassare il dosaggio dell'antiepilettico (tolep 300 mg 3cps/die, adesso aumentato a 1200 mg/die per episodi di crisi epilettiche parziali). Lei mi ha fatto una visita normale e dopo aver visto tutte le carte da me prodotte ha deciso per una RMN di controllo.
Appunto dopo la visita dalla neurologa sono comparsi dei sintomi che a detta del neurochirurgo che mi ha operato sono crisi parziali. Quindi mi ha detto di aumentare da 900mg/die a 1200mg/die il tolep, e infatti quei sintomi sono scomparsi. I sintomi, per inciso, consistevano in forti scatti del braccio sinistro specialmente nel dormiveglia; auree epigastriche caratterizzate da un forte capogiro seguito da una sorta di vampata, un "tuffo" allo stomaco con conseguenti palpitazioni e sudorazione. In alcune occasioni avevo anche paura intensa e soprattutto certe volte, sempre prima di dormire sentivo gli arti come se non fossero miei o come se si stessero staccando dal mio corpo.
L'operazione del 2003 è stata determinata dal sanguinamento di un angioma congenito (emorragia cerebrale).
Dopo l'intervento ho fatto solo un'angiografia a qualche giorno di distanza dall'operazione e poi una tac ad un mese di distanza, poi basta, finchè non mi sono comparsi questi nuovi sintomi.
Grazie di nuovo.
Appunto dopo la visita dalla neurologa sono comparsi dei sintomi che a detta del neurochirurgo che mi ha operato sono crisi parziali. Quindi mi ha detto di aumentare da 900mg/die a 1200mg/die il tolep, e infatti quei sintomi sono scomparsi. I sintomi, per inciso, consistevano in forti scatti del braccio sinistro specialmente nel dormiveglia; auree epigastriche caratterizzate da un forte capogiro seguito da una sorta di vampata, un "tuffo" allo stomaco con conseguenti palpitazioni e sudorazione. In alcune occasioni avevo anche paura intensa e soprattutto certe volte, sempre prima di dormire sentivo gli arti come se non fossero miei o come se si stessero staccando dal mio corpo.
L'operazione del 2003 è stata determinata dal sanguinamento di un angioma congenito (emorragia cerebrale).
Dopo l'intervento ho fatto solo un'angiografia a qualche giorno di distanza dall'operazione e poi una tac ad un mese di distanza, poi basta, finchè non mi sono comparsi questi nuovi sintomi.
Grazie di nuovo.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 11.2k visite dal 26/03/2011.
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