Ernia al disco recidiva

Buongiorno desideravo sottoporre il mio problema. 7 anni fa sono stato operato di ernia al disco l5 - s1fulminante. malgrado una cura di cortisone par a 10gg. subito dopo l'intervento sembrava non avessi fatto nulla, ecco che ho fatto una serie di sedute di fisioterapia con ginnastica posturale. Sembravo rinato. Nel 2008 mi sono iscritto in palestra (pesistica) ho perso 15 kg. mal di schiena non sapevo cosa fosse. Il 07 dic 2011, accuso un dolore che inizia come lombalgia per poi trasformarsi in lombosciatalgia. Ritorno subito dal mio fisioterapista che riesce solo in parte con 7 sedute a alleviare il dolore, consigliandomi di fare ginnastica posturale. Per ulteriore scrupolo eseguo un RM senza contrasto che cosi recita: Rispetto al precedente esame RM eseguito nel 2004 si confermano gli esiti di intervento chirurg a dx L5/S1. A tale livello è maggiormente evidente un tessuto ad intesità di segnale simile al disco localizzato in sede mediana e laterale intraforaminale dx che impronta il sacco durale e la radice emergente di L5. A livello L4/L5 è invece presente un ernia del disco localizzata in sede mediana e laterale intraforaminale a SX che impronta il sacco durale e determina compressione sulla radice emergente L4. A livello L3/L4 sono presenti fenomeni spondilosici non evidenti al precedente esame. Sempre a tale livello si osserva una protusione discale in sede mediana che impronta il sacco durale. non presenti segnali a carico del cono midollare.
Con la mia RM mi reco dal neuroghirurgo che mi ha operato la prima volta, il quale conferma il tutto e mi ribadisce che il mio problema sono i forami stretti ecco perchè si infiamma il nervo sciatico a maggior raggione in presenza di un ernia. Mi ripropone il cortisone SOLDESAN 8 mg X 3gg; 4mg X 3 e poi per i restanti 4gg in gocce. Sono giunto al secondo giorno e non ho nessuna miglioria. Ho sempre un pugnale infuocato nella parte centrale del gluteo.(spero rendere chiaro il dolore). Laddove non si avessero dei risultati intervento chirurgico microdiscectomia.
Al fine di non tornare sotto i ferri, mi chiedo non vi è nulla di alternativo??? Tutti parlano dell'Ozonoterapia che rimette in piedi dopo un ciclo di sedute. Chiedo a Voi competenti in materia se possa essere indicato per la mia situazione o viceversa occorre necessariamente ricorrere all'intervento? Ringrazio anticipatamente chi avrà la pazienza di leggere il mio messaggio e altresì rispondermi. Grazie di cuore.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Ma l'arto inf. interessato è ora il dx o il sin? 7 anni fa era lo stesso lato?
L'ozonoterapia è come una infiltrazione (se c'è compressione sulla radice, bisogna cercare di togliere la causa del malanno altrimenti i disturbi torneranno, o non andranno mai via).
Faccia sapere.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

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dopo
Attivo dal 2011 al 2015
Ex utente
Buongiorno Dr grazie per avermi risposto. Nello specifico trattasi adesso dell'arto SX. 7 anni fa il dolore invece si irradiava sull'arto DX. Quindi ritiene che l'ozonoterapia non servi a nulla per la mia causa?
grazie ancora per la sua consulenza.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Presumibilmente è la compressione L4-L5 sin che Le dà fastidio.
Finchè non viene asportata la compressione (o, comunque, liberata la radice nervosa dalla "iper-pressione") il disturbo soggettivo e/o oggettivo persisterà.
Ritengo che vi possa essere l'indicazione ad un intervento in mininvasiva (se ha piacere, legga i miei articoli in MinForma sull'argomento) ed anestesia locale.

Non direi che l'ozonoterapia possa riuscire utile.
Cordialità