Ernia del disco l4-l5 recidiva

Buongiorno, sono stato operato il 27 maggio 2010 di ernia del disco l4 l5, a inizio di questo anno si è ripresentato il dolore dilaniante che mi aveva afflitto appunto 2 anni fa...dopo ciclo cortisonico circa un mese fa si è ripresentato dolore e insensibilità sotto la pianta del piede.su consiglio del medico curante ho effettuato nuova risonanza magnetica di seguito il referto:
Mediante sequenze di acquisizione SE, FSE e STIR sono state ottenute immagini sui piani sagittale ed assiale.
Il cono midollare è normoconformato e termina all'altezza di 012.
Lieve cedimento della limitante somatica superiore di 09, con sfumata cuneizzazione, senza significative
alterazioni di segnale nelle immagini STIR. Un ulteriore focale cedimento è inoltre presente a carico della
limita n te somatica superiore di Di o; anche a tale livello non si apprezzano fenomeni a carattere reattivo-
edematoso. Ad entrambi livelli in corrispondenza della limitante somatica superiore si apprezza un'area
iperintensa nelle immagini Ti dipendenti in relazione a fenomeni degenerativi a carattere fibroadiposo, reperti
descritti sono espressione di cedimenti vertebrali di recente insorgenza da correlare dati clinici ed anamnestici.
A L3-L4 protrusione discaie circonferenziale che impronta la parete del sacco durale estendendosi nel versante
in fe rio re del forarne di coniugazione di sinistra.
A L4-L5 evidente protrusione discale circonferenziale, con lieve maggior focalità paramediana-laterale sinistra, e
con minuta componente erniaria che deborda lungo il terzo superiore del recesso laterale sinistra di L5, ove
giunge in contiguità della radice di L5 all'origine a sinistra, estesa nel versante inferiore dei forami di coniugazione
di entrambi lati ove cancella il tessuto adiposo periganglioradicolare. Irregolarità della limitante inferiore di L4 con
note degenerative a carattere fibroadiposo a carico delle limitanti affrontate. Allo stesso livello si apprezzano esiti
di pregresso intervento chirurgico a sinistra.
A L5-Si più modesta protrusione discale ad ampio raggio che impronta la parete del sacco durale estendendosi
nel versante prossimale del forarne di coniugazione di sinistra.
Disidratazione dei dischi intersomatici nel tratto L3-S1 e a Di 1-D12.
Iniziali produzioni osteatitosiche somatomarginali a distribuzione anteriore a livello lombare inferiore.
Scomparsa della fisiologica lordosi.
Chiedo gentilmente una consulenza in quanto dopo due anni di dolori più o meno forti e dosi massicce di cortisone non so più cosa fare...mi è stato anche paventato un nuovo intervento chirurgico.
Distinti saluti.
Grazie


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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Le recidive sono possibili e quando si presentano,se la terapia medico-conservativa non ha effetto,la soluzione è quella chirurgica.
In alcuni casi non è sufficiente la sola ri-asportazione, dovendo valutare la necessità di una stabilizzazione.
Lei "paventa" il secondo intervento, ma tenga presente che terapie farmacologiche, protratte a lungo, possono essere,per effetti collaterali, a rischio maggiore dell'intervento stesso.
E' pertanto necessaria una visita diretta specialistica

Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Buonasera Dottore, la ringrazio per la tempestiva risposta, e le chiedo io scusa se non Le ho risposto subito, ma purtroppo impegni di lavoro me lo hanno impedito. Le chiedo una ultima gentilezza, cisa intende per eventuale stabilizzazione? Nel ringraziarLa ancora cordialmente La saluto.