Voluminosa ernia cevicale c6 c7

Buongiorno, mi chiamo Giacomo , ho 40 anni, premetto di aver già letto molti consulti in merito al mio problema e diciamo che il mio problema potrebbe essere uno di quelli risolvibili soltanto con un intervento.
Ricostruendo i fatti, circa 15 giorni fa ho iniziato ad accusare dolori al collo, braccio dx con perdita di sensibilità alle dita e dolori atroci che non mi facevano dormire la notte; recatomi dalla guardia medica iniziavo subito cortisone e pochi giorni dopo eseguivo una TAC dalla quale mi è stata diagnosticata "voluminosa ernia in corrispondenza c6- c7". dopo 10 gg di bentelan smessa la cura, i dolori sono attenuati ma presenti comunque e domani avrò la visita dal neurochirurgo che come credo mi proporrà l'intervento... Il mio medico curante ha usato parole dure come "assolutamente niente intervento; rischi di rimanere paralizzato dal collo in giù... questo è il motivo per cui adesso non dormo la notte e continuo a pensare che vita mi aspetta in ogni caso.... Il rischio di un itervento lo conosco, avendo fatto io molti interventi tra cui un plesso brachiale a legnano nel 90 a seguito di un incidente... ( ora ringrazio di aver scelto di essermi operato perchè grazie a questo ho avuto, fin'ora... una vita normale) capisco che si tratta di rischi di carattere " generale" ma sentire che in giro tutti dicano.. assolutamente no... mi spaventa e non poco.
Comprendo che ogni caso è un caso a se e on line non si possano fare diagnosi precise ma vorrei sapere qualcosa in più in merito all'intervento, possibilità di dolori futuri anche inerenti a possibili micro lesioni nervose a carico del midollo, ecc.
Vi ringrazio in anticipo per l'attenzione e porgo miei più cordiali saluti.
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Dr. Nicola Benedetto Neurochirurgo 402 9 2
Gentile utente,

Francamente questa storia della paralisi è un pò lo spauracchio dei pazienti che spesso, come nel suo caso, vengono "consigliati" dal medico di base. Il rischio è assolutamente inesistente o diciamo trascurabile mentre sono sicuro che la complicanza più temibile dell'intervento (peraltro molto rara) ovvero la rottura dell'esofago non è stata minimamente accennata dal suo curante, semplicemente perchè lo ignora.

Consideri che discectomie cervicali per ernie discali vengono eseguite tutti i giorni in tutte le neurochirugie d'italia e non mi pare ci siano eserciti di tetraplegici.

Stia sereno e chieda a consigli a chi queste patologie le tratta sul serio.


Un saluto

Dr. Nicola Benedetto
Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa
nicola.benedetto@gmail.com

[#2]
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Utente
Utente
Buonasera e grazie per il conforto, in effetti i luoghi comuni sono sempre troppi, peccato anche tra i medici curanti.. comunque ascolterò uno specialista per capire soprattutto che vita mi aspetterebbe se decidessi di lasciare tutto così com'è...
Trascrivo l'esito della tac per darvi un quadro più specifico della mia situazione.

TC RACHIDE CERVICALE
Indagine effettuata con apparecchio Te multistrato 64 slice VCT con sistema Asir dedicato
per ridurre la dose di radiazione.
Indagine eseguita in condizioni basali a strati sottili.
Riduzione della normale fisiologica curvatura e a carico dei corpi vertebrali si osservano
iniziali manifestazioni di natura degenerativa-artropatica.
Il dente dell'epistrofeo presenta una sede mediana e a carico del quale non sono evidenti
lesioni in atto e nei limiti della norma risultano i rapporti articolari.
A livello di C2-C3 si osserva una lieve protrusione discale ad ampio raggio senza segni di
focalizzazione.
A livello di C3-C4 il profilo posteriore del disco risulta rettilineo e si osserva un minimo
osteofita posteriore in sede mediana.
A livello di C4-CS si rileva la presenza di una protrusione discale ad ampio raggio con
prevalenza in sede mediana sotto forma di minima ernia discale contenuta.
A livello di CS-C6 non sono visibili immagini attribuibili ad ernie e si osserva la presenza di
un osteoflta posteriore situato in sede mediana paramediana destra.
A livello di C6-C7 si osserva una voluminosa ernia discale focalizzata in sede mediana
paramediana destra che impronta la superficie antero-laterale dell'astuccio durale e
maschera in parte il grasso del recesso laterale destro.
A livello di C7-Dl non sono evidenti immagini attribuibili ad ernie o a protr-usicni focali.
Normale ampiezza del canale spinale e a carico delle sue strutture non sono evidenti lesioni
in atto.
Attendo notizie in merito,

grazie a presto.
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Dr. Nicola Benedetto Neurochirurgo 402 9 2
Gentile utente,

le ernie discali altro non sono ce frammenti del nucleo polposo dei dischi che viene espulso nel canale vertebrale. Di solito sono idratate e con il passare del tempo tendono a perdere il loro contenuto in acqua riducendosi di volume. Non è detto che lei necessiti di un intervento.

Stia tranquillo


Un slauto
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Utente
Bene allora questa è una notizia buona! sentirò il neurochirurgo e vedremo il da farsi.
Grazie ancora per il prezioso aiuto.
Cordialmente.
Giacomo
[#5]
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Utente
Utente
Buonasera, in merito alla mia ernia dopo aver fatto iniezioni di nicetile e preso pastiglie dello stesso più lyrica 75 adesso niente più dolori e appena un lieve tratto della punta del polpastrello dito indice mano dx con poca sensibilità. Adesso farò visita fisiatrica ma mi hanno gia accennato che non potrò più correre, andare in bici da corsa, forse mtb e nuoto solo dorso. Avendo già preso 4 chili per inattività rispetto ai km che facevo in bici mi sono procurato dell'efanol che dovrebbe togliere appetito e aiutarmi ad ottimizzare dieta. Spero di buttarmi alle spalle questa brutta esperienza e riuscire a rimettermi in forma.
Ringrazio dell'attenzione e porgo cordiali saluti
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Utente
Utente
Buonasera, innanzitutto vorrei comunicare che nonostante il mio pessimismo dell'ultimo messaggio, la mia vita ha ripreso una soddisfacente attivita sia sportiva che psicofisica. Detto questo vorrei sottoporre alla vostra attenzione il mio problema che riguarda una fastidiosa contrattura alla scapola sinistra che avevo anche prima mi venisse diagnosticata la suddetta ernia.

Da qualche settimana ho ripreso ad andare in bici da corsa (Un paio d'ore per una volta a settimana) e mentre le prime volte non accusavo nessun dolore, da questa settimana è riapparla la dolorosa contrattura ala scapola sinistra.

Non credo esista una connessione con l'ernia visto che la stessa mi ha portato problemi al braccio destro, ma per sicurezza farò un controllo posturale in bici.
Secondo voi conviene fare eco per vedere eventuali problemi ala scapola?
lo streatching risolve problemi di postura? non vorrei andare avanti ad antiinfiammatori per tamponare un problema anzichè risolverlo.


Grazie dell'attenzione.