Siringomielia e emangioblastoma

Ho 40 anni e nel mese di novembre, a seguito di una giornata molto stressante e di una notte tormentata da una insistente tosse stizzosa, mi sono svegliata con un forte dolore cervicale. Il dolore era molto intenso e anche dopo punture di Voltaren e Muscoril per 3 giorni, sebbene un po’ attenuato, permaneva. Inoltre, nei momenti della giornata in cui il dolore era più forte, mi veniva anche la febbre (38-38.5) che scompariva quando il dolore acuto si attenuava. Il medico di famiglia mi ordina allora riposo totale e compresse di Muscoril e così facendo il dolore passa del tutto. Questa fase è durata in tutto 15 giorni.
A metà gennaio, al risveglio, sento nuovamente un dolore alla cervicale abbastanza intenso e consulto un fisiatra che, oltre a darmi una cura con cortisone e antidolorifico, mi prescrive una risonanza magnatica alla colonna cervicale. Dalla risonanza magnetica emerge quanto segue:
“L’esame mostra la presenza di un processo espansivo intramidollare, a livello di C4-C5 e C6, che mostra ipersegnale T2 di base (con alcune disomogeneità nel contesto) e una marcata ipotensità T1 di base. A quel livello si apprezzano una inversione della fisiologica curvatura cervicale e la presenza di grossolana ernia posteriore paramediana e laterale destra del disco C5-C6 e C4-C5. La somministrazione di Gd non modifica sostanzialmente il quadro ad eccezione della dubbia presenza di piccolo nodulo di sfumato enhancement nella porzione medio-anteriore del PE.”
L’interpretazione della risonanza è al momento ancora dubbia nel senso che sembra essere una cavità siringomielica ma rimane il dubbio sull’eventuale piccolo nodulo che sembrerebbe un emangioblastoma, anche se, a differenza degli emangioblastomi, si contrasta poco con Gd. Qualche giorno fa ho rifatto la risonanza magnetica estesa anche ad encefalo e colonna dorsale e lombare, ma il quadro rimane lo stesso. La visita neurologica ha escluso deficit neurologici a livello motorio e di sensibilità caldo-freddo e sono in attesa di consulto neurochirurgico, anche se il neurologo ha escluso, in queste condizioni, l’intervento chirurgico in quanto ad alto rischio. Nonostante quanto detto dal neurologo mi capita periodicamente di sentire pesantezza e formicolii al braccio ed alla gamba destra che non so se vanno attribuiti alle ernie presenti a livello cervicale.
Vorrei sapere quali sono effettivamente i rischi di rimanere con deficit neurologici a seguito dell’intervento e a quali rischi vado incontro se invece si decide di non effettuare l’intervento. Nel caso si trattasse solo di siringomielia, c’è la possibilità che si riassorba da sola? O invece è destinata a crescere con il tempo e quindi a dare problemi motori?
Scusate della lunghezza del messaggio ma volevo illustrare il quadro generale.
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Dr. Christian Soda Neurochirurgo 52 2
Gli emangioblastomi costituiscono il 2% dei tumoridel sistema nervoso centrale
Quello del midollo spinale, che si accompagna spesso a cavitazioni cistiche sopra e sottostanti (pseudosiringomielia), si manifesta con disturbi della motilità degli arti inferiori ( paraparesi spastica ) e, se in sede cervicale, anche egli arti superiori. La terapia è necessariamente chirurgica. L'intervento consiste nell'asportazione totale del nodulo carnoso, che può essere molto sanguinante e che quindi va avvicinato con cautela ed esperienza. Di solito una volta rimosso anche la sirigomielia va incontro a risoluzione.
L'intervento va effettuato con costante monitoraggio intraoperatorio dei potenziali evocati motori e sensitivi di moltissima utilità per questo tipo di chirurgia al fine di riuscire a preservare la funzionalità del midollo.
Presso il nostro Dipartimento si effettuano questo tipo di interventi con il monitoraggio.
Ad ogni modo è bene visualizzare le immagini e visitarla


Per contatti
Dott. Christian Soda
Dipartimento di Neurochirurgia Verona
045/8122535
045/8123970 ( rispondereanno le segretarie Cinzia o Sabrina)


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dopo
Utente
Utente
Egregio Dott. Soda,
la ringrazio della risposta che mi ha dato.
Volevo chiederle in quali condizioni il neurochirurgo decide che è meglio effettuare l'intervento. Infatti, come già scritto nel mio messaggio precedente, mi è stato detto che in assenza di deficit neurologici, solitamente il neurochirurgo preferisce posticipare l'intervento a quando tali deficit si presentano. Il mio dubbio è sulla reversibilità di tali deficit. Mi può dare qualche indicazione al riguardo?
Inoltre, nel caso in cui il nodulo non ci sia (la RM è infatti dubbia) l'intervento è ugualmente necessario?

P.S: Pur abitando in Sicilia, pensavo di venire a Verona per un consulto (cercando su internet avevo già visto che la vostra struttura è all'avanguardia nel trattamento di queste lesioni midollari). Contatterò al più presto le vostre segretarie per fissare un appuntamento.

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Dr. Christian Soda Neurochirurgo 52 2
E' ovvio che prima di decidere è necessario vedere le immagini e visitarla. Poi riguardo le indicazioni all'intervento credo che debba darle il neurochirurgo e non il neurologo
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
condivido ovviamente quanto Le ha scritto il collega, ma appunto la decisione chirurgica va valutata molto accuratamente e, nel Suo caso, va effettuata una accorta diagnosi differenziale proprio per la presenza della patologia discale cervicale che, anche se in rari casi, può essere responsabile della formazione di una cavità siringomielica.
Per correttezza mi sembra doveroso aggiungere che ogni Centro di Neurochirurgia è in grado di eseguire tali interventi, a prescindere poi dalle prefereze personali di ogni paziente che ovviamente vanno rispettate.

Cordialità
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dopo
Utente
Utente
Grazie delle risposte che mi avete dato. A completamento del quadro che avevo fatto, proprio ieri il neuroradiologo che ha effettuato la seconda risonanza magnetica, dopo aver studiato accuratamente le nuove immagini, mi ha detto che è praticamente certo che il nodulo (emangioblastoma?) non ci sia e che si tratti di una cavità siringomielica. Ha inoltre mostrato le immagini ad un neurochirurgo che, data l'estensione ridotta della cavità, ha consigliato per il momento di attendere, rifare la risonanza magnetica alla cervicale tra 3 mesi per vederne l'evoluzione. Il dubbio che mi rimane è legato ai possibili danni (reversibili?) che la presenza della cavità può dare. Mi potete dare indicazioni al riguardo?

Per il Dott. Migliaccio, cosa intende esattamente per "accorta diagnosi differenziale"?
Grazie
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Capire se i disturbi che Lei riferisce siano legati all'ernia discale, come penso.
Spesso la cavità siringomielica e del tutto asintomatica e, come Le dicevo, può essere data dalla presenza compressiva dell'ernia, la cui rimozione può far regredire la cavità o comunque non farla aumentare.

Spero di esser stato esauriente.

Cordialità
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dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta chiara ed esauriente.
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dopo
Utente
Utente
Ho effettuato un nuovo controllo in RM, a circa 5 mesi di distanza dal primo, e la situazione è assolutamente invariata il che ha portato il neuroradiologo ad escludere definitivamente la presenza di un nodulo e di considerare la mia solo come cavità siringomielica. Il neurochirurgo che ha visto le immagini ha escluso per il momento qualunque intervento in quanto le mie condizioni sono buone (a parte una leggera stanchezza avvertita principalmente al braccio destro) e mi ha detto di tenere la situazione sotto controllo tramite RM (a cadenza di 6 mesi/1 anno) e facendo un esame dei potenziali evocati sensoriali e motori.
Vorrei sapere se c'è qualche possibilità che la cavità si riassorba da sola o che invece cominci a crescere comprimendo di più il midollo. Inoltre data la situazione della mia colonna cervicale (inversione della fisiologica curvatura cervicale ed ernia) può essere di aiuto, per non peggiorare la situazione, fare della fisioterapia o della ginnastica posturale?
Grazie.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Nessuna fisioterapia, signora.
Esclusa l'indicazione chirurgica per la cavità siringomielica, come correttamente Le è stato confermato,bisogna valutare se c'è invece indicazaione all'intervento di discectomia.
Questo però lo può valutare solo lo specialista che La visiterà.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta. Anche per quanto riguarda la discectomia il neurochirurgo non l'ha ritenuta necessaria. In ogni caso anche le ernie verranno tenute sotto controllo tramite i controlli in RM. Le posso chiedere perchè pensa che la fisioterapia sia inutile o dannosa? E, secondo lei, cosa potrei fare per "aiutare" la colonna?
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
A mio parere,eseguire manipolazioni e quant'altro sulla Sua cervicale è un po' pericoloso vista la situazione(discopatie e cavità siringomielica)
La cavità siringomielica, a meno di situazioni particolari e gravi non è da operare, e va bene "monitorarla".
L'ernia discale, se, come penso, Le procura dei sintomi, è probabile che sia da operare, ma come già detto non posso confermarlo senza valutare quanto meno le immagini.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio ancora della celerità nella risposta. Circa le manipolazioni mi è chiara la pericolosità nelle mie condizioni, pensavo che una ginnastica posturale potesse aiutare la colonna.
Per quanto riguarda l'ernia discale, dopo l'episodio acuto del novembre scorso, non ho più avuto dei sintomi particolari a parte ogni tanto qualche leggero dolorino passeggero al collo.

Grazie ancora.