Lombosciatalgia, ernia al disco L4-L5

Buonasera,
ho 32 anni e ho effettuato da poco un intervento per ernia al disco,
soffrivo di dolori lievi da molto tempo, poi in estate ho cominciato ad avvertire dolori al gluteo destro, in seguito ad una caduta i dolori sono aumentati e accentuati dal fatto che colpivano tutta la gamba fino sul dorso del piede. Dopo varie cure inutili con FANS e cortisone ho deciso di sottopormi all'intervento e questo il resoconto della risonaza: regolare ampiezza del canale vertebrale.
Ernia discale posteriore mediana paramediana e foraminale destra L4-L5, nel contesto di un disco disidratato e globalmente protruso.
Protusione discale circonfereziale a L5-S1, nel contesto di un disco disidratato.
Il medico neurochirurgo riscontrò una grossa ernia e mi consigliò l'intervento che sarebbe stato fatto con Microdiscectomia.
Dopo l'intervento ho avuto inizialmente difficoltà nello stare in piedi e dopo giorni di dolori persistenti alla gamba il medico ha deciso di farmi rifare una risonaza da cui è risultata solo una protusione dovuta all'intervento. Nessuna cura particolare post-operatoria tranne che per un integratore alimentare, antidolorifici e miorilassanti all'occorrenza. Mi sono opertato il 28/11, il problema è che ad oggi ho ancora dolori, praticamente non noto nessun miglioramento e sono nello stesso stato, insomma sembra non abbia risolto niente ed ormai è passato quasi un mese. Credete sia normale? In ospedale ho potuto notare che altri pazienti stavano meglio dopo l'intervento, è possibile che io non noti nessun miglioramento? Dimenticavo, porto un corsetto e mi è stato detto di portarlo fino al 12/13 Gennaio. Ringrazio anticipatamente e auguro buone feste
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
è diffficile dire se i sintomi possono ancora essere considerati accettabili o se sono espressione di una complicanza.
E' necessario conoscere,dal Suo punto di vista, se realmente non vi è stato alcun miglioramento, valutare oggettivamente la presenza di segni clinici che magari prima non c'erano, infine confrontare la RM prima e dopo l'intervento.
Del resto sono appena circa 20 gg dall'intervento,quindi Le consiglio di stare a riposo e continuare con la terapia prescritta.
Se trascorre piu di 1 mese e non nota alcun miglioramento, ne riparli con chi L'ha operata.

Cordialmente e ricambio gli Auguri di Buone Feste
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dopo
Utente
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Buongirono,
la ringrazio innanzitutto per la risposta celere ed esauriente.
Dalla nuova risonanza il medico che ha effettuato l'intervento ha riscontrato solo una normalissima protusione dovuta all'intervento.
Riguardo il mio stato di salute dal mio punto di vista, non noto nessun miglioramento e soffro degli stessi dolori che avevo prima dell'intervento.
Continuo con la cura prescritta e come lei ha consigliato attendo ancora qualche settimana.
Distinti Saluti
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Utente
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Buongiorno,
come da Lei consigliato sono stato dal neurochirurgo che ha effettuato l'intervento (effettuato in data 28/11), i dolori purtroppo persistono e non riesco a stare in piedi più di 15 minuti. Mi ha prescritto 3/4 sedute dall' osteopata inquanto secondo lui assumo posizioni innaturali a livello dell'anca, questo dovrebbe risolvere il problema. Sinceramente sono molto scettico in quanto credo sia normale assumere posizioni scorrette in presenza di dolore. Inoltre mi consiglia di attendere circa 3 mesi e se tali sedute non producono risultati di fare un altra RMN questa volta con mezzi di contrasto. Mi sembra molto approssimativo, non sono un medico ma credo non ci voglia molto a capire che in presenza di dolore sia normale assumere posture errate, Lei cosa ne pensa? sono passati circa 45 giorni dall' intervento e non noto miglioramenti consistenti.
Ringrazio ancora anticipatamente e porgo Distinti Saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
le protrusioni e le ernie vengono operate per essere tolte,quindi non esistono ernie dovute all'intervento.
Vi possono essere delle recidive anche a breve distanza di tempo, ma se sono sintomatiche,cioè procurano una sintomatologia più o meno invalidante, esse vanno nuovamente rimosse.
Da quanto accenna, pur nei limiti della consulenza a distanza, mi par di intuire che la postura che assume (immagino con il tronco un pò inclinato verso dx o verso sx) dipenda dal dolore che le procura la probabile recidiva.
Se le cose stanno così, non so quanto e cosa possa fare l'osteopata.

Cordialmente
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Utente
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Egregio Dott. Migliaccio,
come da Lei consigliato ho effettuato un altra risonanza per di più con contrasto, è stata confrontata dal tecnico con la vecchia fatta prima dell'intervento, le scrivo quanto indicato nel referto:

Esiti di pregresso intervento chirurgico di discectomia con approccio posteriore paramediano destro all'altezza di L4 L5 con tessuto fibroso cicatrizale in sede di accesso, privo di apprezzabile azione attrattivo-dislocativa sul sacco durale sottostante, non avidenti grossolani fenomeni di inglobamento delle radici nervose adiacenti, benchè risulti occupato il recesso epidurale postero laterale destro al disco, all'estremità antero laterale di L5 in prossimità della presunta sede di discectomia, con immagini di ipersegnale discale in T2 e STIR e potenziamento irregolare, sfumato dopo contrasto.
Il disco medesimo appare assottigliato soprattutto posteriormente, ridotto in altezza, alterato delle usuali caratteristiche di segnale su base degenerativa, protruso globalmente attualmente con maggiore espressività postero laterale SN, posizione questa in cui si apprezza una accentuazione focale della discopatia.
Modesta accentuazione focale protrusiva postero mediana L5 S1, assottigliato posteriormente, ridotto il segnale soprattutto centralmente (fissurato) anche in questo caso per degenerazione gassosa. Normale il cono midollare

Cosa mi consiglia LEi dottore, qual'è il mio problema adesso? Cosa causa ancora i miei dolori al nervo sciatico e cosa devo fare?
Ringrazio anticipatamente e porgo Distinti Saluti
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