Meningioma, recupero parola, depressione e riabilitazione
Gentili Dottori,
Mia madre (66 anni in agosto 2013) ha subito un intervento per asportare un meningioma benigno nell’agosto 2010.
L’intervento e’ perfettamente riuscito. Immediatatemente dopo l’intervento mia madre ha perso completamente la parola, riacquistandola poco a poco con logopedia e pratica, ma mai ritornando al 100% della suo potenziale precedente.
La situazione e’ stata gestita piu’ o meno bene (ma semre con difficolta') fino a tempi recenti. Da settembre 2013 sembra ci sia stato un progressivo peggioramento nella parola ed alla fatica che mia madre affronta nel discorso. Ci sono giorni positivi e giorni negativi. La qualita’ della parola cambia moltissimo anche nella stessa giornata e non sembra ci sia uno specifico modello in grado di descrivere questi mutamenti. Mia madre e’ molto depressa e affaticata da questa situazione. Certe volte sembra che mia madre non riesca a ricordarsi cosa vuole dire, altre volte conferma di sapere benissimo cosa voler dire, ma di non riuscire ad articolarlo.
Tengo a precisare che un risonanza magnetica di controllo prima di Natale 2012 non ha riscontrato alcunche’ di notevole. Mia madre soffre di insonnia cronica, accentuata dopo l’intervento.
Ci sono una serie di domande che vorrei porvi. Tentero’ di essere breve ma esauriente.
Funzionalita’
Mia madre (e nessuno di noi) non capisce da dove scaturisca il problema della parola. E’ dal cervello, dai nervi, o dai muscoli che comandano la bocca e le parti interessate all’articolare discorso, da cosa altro? Esistono altre cure alternative o suppletive alla logoterapia per agevolare il problema? Mia madre ha appena completato un secondo ciclo di logoterapia senza ottenere alcun beneficio. (Sembra che lei svolga tutti gli esercizi alla perfezione e con buon risultato, ma senza risultato effettivo con la parola in un contesto sociale).
Keppra
Mia madre assume 2 dosi di Keppra, 500mg mattino e sera, ogni giorno. Il dosaggio non e’ mai stato cambiato dal giorno dopo l'intervento. E' opportuna una revisione? Cosa suggerite?
Mia madre e’ terrorrizzata all’idea di assumere altri farmaci in concomitanza con il Keppra e rifiuta anti-dolorifici quando ha dolori (schiena, collo, artrite) o problemi di qualsiasi tipo. Il Keppra da’ interazioni molto forti con altri farmaci?
Depressione
La depressione di mia madre sembra peggiorare. Ovviamente con l’aumentata fatica a parlare questo problema non sorprende. Ma vorrei sapere se altre cause (di natura post-operatoria) o dovute al Keppra stanno peggiorando il problema. Una eventuale cura con anti-depressivi sarebbe compatibile con il Keppra? Che tipo di intervento raccomandereste?
Grazie infinite per la vostra attenzione.
Riccardo.
Mia madre (66 anni in agosto 2013) ha subito un intervento per asportare un meningioma benigno nell’agosto 2010.
L’intervento e’ perfettamente riuscito. Immediatatemente dopo l’intervento mia madre ha perso completamente la parola, riacquistandola poco a poco con logopedia e pratica, ma mai ritornando al 100% della suo potenziale precedente.
La situazione e’ stata gestita piu’ o meno bene (ma semre con difficolta') fino a tempi recenti. Da settembre 2013 sembra ci sia stato un progressivo peggioramento nella parola ed alla fatica che mia madre affronta nel discorso. Ci sono giorni positivi e giorni negativi. La qualita’ della parola cambia moltissimo anche nella stessa giornata e non sembra ci sia uno specifico modello in grado di descrivere questi mutamenti. Mia madre e’ molto depressa e affaticata da questa situazione. Certe volte sembra che mia madre non riesca a ricordarsi cosa vuole dire, altre volte conferma di sapere benissimo cosa voler dire, ma di non riuscire ad articolarlo.
Tengo a precisare che un risonanza magnetica di controllo prima di Natale 2012 non ha riscontrato alcunche’ di notevole. Mia madre soffre di insonnia cronica, accentuata dopo l’intervento.
Ci sono una serie di domande che vorrei porvi. Tentero’ di essere breve ma esauriente.
Funzionalita’
Mia madre (e nessuno di noi) non capisce da dove scaturisca il problema della parola. E’ dal cervello, dai nervi, o dai muscoli che comandano la bocca e le parti interessate all’articolare discorso, da cosa altro? Esistono altre cure alternative o suppletive alla logoterapia per agevolare il problema? Mia madre ha appena completato un secondo ciclo di logoterapia senza ottenere alcun beneficio. (Sembra che lei svolga tutti gli esercizi alla perfezione e con buon risultato, ma senza risultato effettivo con la parola in un contesto sociale).
Keppra
Mia madre assume 2 dosi di Keppra, 500mg mattino e sera, ogni giorno. Il dosaggio non e’ mai stato cambiato dal giorno dopo l'intervento. E' opportuna una revisione? Cosa suggerite?
Mia madre e’ terrorrizzata all’idea di assumere altri farmaci in concomitanza con il Keppra e rifiuta anti-dolorifici quando ha dolori (schiena, collo, artrite) o problemi di qualsiasi tipo. Il Keppra da’ interazioni molto forti con altri farmaci?
Depressione
La depressione di mia madre sembra peggiorare. Ovviamente con l’aumentata fatica a parlare questo problema non sorprende. Ma vorrei sapere se altre cause (di natura post-operatoria) o dovute al Keppra stanno peggiorando il problema. Una eventuale cura con anti-depressivi sarebbe compatibile con il Keppra? Che tipo di intervento raccomandereste?
Grazie infinite per la vostra attenzione.
Riccardo.
[#1]
Egr. signore,
intuisco che la sede del meningioma era nella parte sinistra del cervello, ovvero dove si trova l'area che consente l'espressione del pensiero in parole.
Intervenire in tale sede è ad alto rischio di provocare tale disturbo (afasia espressiva) che,in casi meno gravi, può regredire con la logopedia.
Se di recente tale disturbo è peggiorato dopo un primo soddisfacente miglioramento, i motivi possono essere diversi, come per esempio una recidiva del tumore (ma che sembrerebbe esclusa dal recente controllo RM) o per motivi psichici (depressione per es.)
I farmaci attualmente assunti sono necessari per prevenire possibili crisi epilettiche.
Una eventuale variazione della terapia va valutata clinicamente e non a distanza.
Con cordialità ed auguri
intuisco che la sede del meningioma era nella parte sinistra del cervello, ovvero dove si trova l'area che consente l'espressione del pensiero in parole.
Intervenire in tale sede è ad alto rischio di provocare tale disturbo (afasia espressiva) che,in casi meno gravi, può regredire con la logopedia.
Se di recente tale disturbo è peggiorato dopo un primo soddisfacente miglioramento, i motivi possono essere diversi, come per esempio una recidiva del tumore (ma che sembrerebbe esclusa dal recente controllo RM) o per motivi psichici (depressione per es.)
I farmaci attualmente assunti sono necessari per prevenire possibili crisi epilettiche.
Una eventuale variazione della terapia va valutata clinicamente e non a distanza.
Con cordialità ed auguri
[#2]
Utente
Egregio Dottore,
La ringrazio molto per la tempestiva risposta: l’apprezzo molto.
Come lei ha correttamente dedotto il meningioma era nella parte sinistra del cervello.
Da quanto comprendo, l’afasia espressiva e’ sempre e comunque originata in sede cerebrale (a seguito di questo tipo di intervento)? Mia madre avverte intorpidimento dei muscoli e mancanza di sensibilita’ nella parte sinistra della bocca. In passato ha anche lamentato dolore e affaticamento alla mandibola e qualche difficolta’ a deglutire. E’ corretto associare tutti questi disturbi all’area cerebrale offesa in qualche modo dall’intervento? (Comprensibilmente, per mia madre sembra essere molto importante capire cosa le accade in dettaglio e cerco di fare del mio meglio per aiutarla anche in questo senso).
Sembra che una nuova visita neurologica sia il logico passo successivo.
Cordiali saluti,
Riccardo.
La ringrazio molto per la tempestiva risposta: l’apprezzo molto.
Come lei ha correttamente dedotto il meningioma era nella parte sinistra del cervello.
Da quanto comprendo, l’afasia espressiva e’ sempre e comunque originata in sede cerebrale (a seguito di questo tipo di intervento)? Mia madre avverte intorpidimento dei muscoli e mancanza di sensibilita’ nella parte sinistra della bocca. In passato ha anche lamentato dolore e affaticamento alla mandibola e qualche difficolta’ a deglutire. E’ corretto associare tutti questi disturbi all’area cerebrale offesa in qualche modo dall’intervento? (Comprensibilmente, per mia madre sembra essere molto importante capire cosa le accade in dettaglio e cerco di fare del mio meglio per aiutarla anche in questo senso).
Sembra che una nuova visita neurologica sia il logico passo successivo.
Cordiali saluti,
Riccardo.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 51.3k visite dal 05/04/2013.
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