Esito rm

Gentilissimi,
non sono nuova a scrivere dell'argomento purtroppo. Mio marito è stato operato nell'aprile 2010 per un tumore benigno al cervello di difficile collocazione, tant'è vero che un piccolo residuo purtroppo è rimasto. Dopo aver visto che la tendenza del residuo era la crescita, successivamente, nel novembre del 2011, è stato sottoposto ad un intervento di radiochirurgia stereotassica presso l'ospedale di vicenza. Fino ad oggi la crescita del suddetto residuo sembrava ferma. Ieri abbiamo ritirato la rm, ecco l'esito:"L'esame odierno viene confrontato con il precedente del 17/07/2012:lievemente aumentate le dimensioni del residuo lesionale noto che coinvolge il seno caverno di sinistra, nel cavo di Meckel di questo lato ed aggetta ampiamente nella cisterna pre pontina determinando impronta sul tronco cerebrale. Attualmente il residuo lesionale presenta componente nettamente ipointensa in T2 (calcificazione?altro? Utile eventuale controllo mirato anche con TC). Invariati rimanenti reperti. Si consiglia valutazione specialistica neuorochirurgica."
Volevo chiedere se la lieve crescita del residuo era normale per la sua evoluzione, se era possibile eventualmente effettuare altri trattamenti di cyberknife per rallentare ancora la crescita e cosa significa il fatto di avere una componente ipointensa.
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione
Cordiali saluti
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Dr. Alessandro Rinaldi Neurochirurgo, Neurologo 379 20 6
Gentile signora,
non ha specificato il tipo istologico della lesione asportata a suo marito, a cui peraltro faccio i miei più sinceri auguri. Suppongo si tratti di un meningioma.
La radiochirurgia ha l'obiettivo di provocare un arresto della crescita tumorale, risultato che dovrebbe durare nel tempo. Peraltro il centro a cui si è rivolta è quello con la più lunga e provata esperienzan in Italia.
Il fatto che sia documentata una ricrescita può dipendere da una dose radiante non sufficiente o forse da una sede anatomica di complessa geometria, per cui non tutto il tumore è stato raggiunto dalla radiochirurgia.
Il seno cavernoso ed il cavo di Meckel sono punti della base cranica che presentano una anatomia complessa e che richiedono una effettiva esperienza diretta del chirurgo. A questo si aggiunge un ulteriore fattore dato dalla impronta sul tronco dell'encefalo. Questo ha senz'altro motivato la scelta di provare la radiochirurgia, può giustificare una dovuta cautela, ma non esclude un completamento chirurgico per una asportazione radicale della neoplasia.
Cordiali saluti,

Dr. Alessandro  Rinaldi