Recupero radice l5 precedentemente compressa
Buongiorno,
per circa 2 anni a causa di una patologia L5-S1 ho avuto una radice di L5 soggetta a compressione. II dolore ha avuto dei picchi e dei periodi in cui si è ridotto ma non è scomparso. Da circa 3 mesi sono stato operato ma il disturbo, sebbene attenuato non è scomparso anche se la ragione della compressione è stata ridotta o rimossa.
Da fermo non avverto problemi ma l'azione meccanica del passo innesca dopo una certa distanza percorsa dei formicolii al piede e qualche dolore sparso negli stessi territori precedenti, ovvero gluteo, sotto il ginocchio ed al polpaccio
Io mi sono dato due possibili spiegazioni: la prima è che la radice nervosa strisci ancora da qualche parte sotto l'azione meccanica del passo, la seconda che la radice sia danneggiata dalla precedente compressione e che il suo normale sfregamento in una zona precedentemente compromessa sia responsabile del disturbo. Nel primo caso l'intervento sarebbe parzialmente risolutivo, nel secondo basterebbe aspettare.
Vorrei sapere se è normale che dopo un intervento il disturbo si ripresenti nonostante ne fosse rimossa la causa e quali possono essere i tempi di recupero della radice
per circa 2 anni a causa di una patologia L5-S1 ho avuto una radice di L5 soggetta a compressione. II dolore ha avuto dei picchi e dei periodi in cui si è ridotto ma non è scomparso. Da circa 3 mesi sono stato operato ma il disturbo, sebbene attenuato non è scomparso anche se la ragione della compressione è stata ridotta o rimossa.
Da fermo non avverto problemi ma l'azione meccanica del passo innesca dopo una certa distanza percorsa dei formicolii al piede e qualche dolore sparso negli stessi territori precedenti, ovvero gluteo, sotto il ginocchio ed al polpaccio
Io mi sono dato due possibili spiegazioni: la prima è che la radice nervosa strisci ancora da qualche parte sotto l'azione meccanica del passo, la seconda che la radice sia danneggiata dalla precedente compressione e che il suo normale sfregamento in una zona precedentemente compromessa sia responsabile del disturbo. Nel primo caso l'intervento sarebbe parzialmente risolutivo, nel secondo basterebbe aspettare.
Vorrei sapere se è normale che dopo un intervento il disturbo si ripresenti nonostante ne fosse rimossa la causa e quali possono essere i tempi di recupero della radice
[#1]
Egr. signore,
se una radice è rimasta sofferente per un periodo più o meno lungo, il recupero potrà esserlo altrettanto.
In casi del genere l'importante è che non si evidenzino deficit del movimento della gamba e del piede, le parestesie (formicolii) posson perdurare anche qualche anno.
Ogni paziente però è diverso e ha una storia clinica particolare per cui è necessaria la valutazione direttamente del singolo per indicare diagnosi,terapia e prognosi.
Con cordialità
se una radice è rimasta sofferente per un periodo più o meno lungo, il recupero potrà esserlo altrettanto.
In casi del genere l'importante è che non si evidenzino deficit del movimento della gamba e del piede, le parestesie (formicolii) posson perdurare anche qualche anno.
Ogni paziente però è diverso e ha una storia clinica particolare per cui è necessaria la valutazione direttamente del singolo per indicare diagnosi,terapia e prognosi.
Con cordialità
[#2]
Utente
Grazie per la risposta.
Le fornisco ancora alcune precisazioni sul sintomo e patologia.
A causa di una listesi di primo grado di L5 su S1 e disco completamente degenerato, la radice di L5 era compressa dalla protrusione e dal forame ristretto-
I disturbi sono iniziati circa due anni fa con dolore sotto il ginocchio all'esterno, dove passa la radice L5 e c'è stata poi anche una fase più recente in cui il piede subiva degli intorpidimenti in stazione eretta da fermo. Non c'è mai stato deficit di forza apprezzabile.
Adesso gli intorpidimenti da fermo non si ripresentano più ma se faccio un paio di Km sento un fastidio in corrispondenza del forame, del gluteo ed un dolore più lieve sotto il ginocchio dove avvertivo prima il problema e sul polpaccio e, quando mi fermo dopo aver camminato, avverto formicolii sotto il piede. In pratica sono sempre limitato a percorrere delle distanze perché non mi sento a posto, anche se la situazione è migliorata.
Il danno delle fibbre nervose, se è avvenuto. è chiaramente solo in corrispondenza del forame.
Mi piacerebbe sapere se esistono degli indicatori che possano fare propendere per un danno da recuperare col tempo piuttosto che per una compressione residua, che non passerebbe nemmeno aspettando
Mi piacerebbe capire se in casi come questo è necessario che ricrescano delle fibbre che arrivino fino al territorio interessato oppure di norma il nervo si ripara da sé localmente nella zona danneggiata e questo mette a posto le cose
In ogni caso mi sembra di capire che, anche se è rimossa la compressione, non ci si debba aspettare che passi tutto in pochi mesi.
Grazie molte
Le fornisco ancora alcune precisazioni sul sintomo e patologia.
A causa di una listesi di primo grado di L5 su S1 e disco completamente degenerato, la radice di L5 era compressa dalla protrusione e dal forame ristretto-
I disturbi sono iniziati circa due anni fa con dolore sotto il ginocchio all'esterno, dove passa la radice L5 e c'è stata poi anche una fase più recente in cui il piede subiva degli intorpidimenti in stazione eretta da fermo. Non c'è mai stato deficit di forza apprezzabile.
Adesso gli intorpidimenti da fermo non si ripresentano più ma se faccio un paio di Km sento un fastidio in corrispondenza del forame, del gluteo ed un dolore più lieve sotto il ginocchio dove avvertivo prima il problema e sul polpaccio e, quando mi fermo dopo aver camminato, avverto formicolii sotto il piede. In pratica sono sempre limitato a percorrere delle distanze perché non mi sento a posto, anche se la situazione è migliorata.
Il danno delle fibbre nervose, se è avvenuto. è chiaramente solo in corrispondenza del forame.
Mi piacerebbe sapere se esistono degli indicatori che possano fare propendere per un danno da recuperare col tempo piuttosto che per una compressione residua, che non passerebbe nemmeno aspettando
Mi piacerebbe capire se in casi come questo è necessario che ricrescano delle fibbre che arrivino fino al territorio interessato oppure di norma il nervo si ripara da sé localmente nella zona danneggiata e questo mette a posto le cose
In ogni caso mi sembra di capire che, anche se è rimossa la compressione, non ci si debba aspettare che passi tutto in pochi mesi.
Grazie molte
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 9.2k visite dal 26/10/2013.
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