Stabilizzazione vertebrale

Gentili Dottori a breve dovrò sottopormi ad un intervento di stabilizzazione vertebrale percutanea. La diagnosi e', oltre a varie ernie, sindrome delle faccette articolari. Vorrei, per cortesia, sapere quali sono i rischi che questo intervento comporta (se qualcuno conoscesse la casistica mi aiuterebbe parecchio). Vorrei inoltre sapere cosa posso aspettarmi dopo l intervento. La scomparsa dei dolori, così come prospetta il neurochirurgo? Grazie mille in anticipo. Dimenticavo: sono donna, ho 47 anni e da oltre due anni soffro di dolori ininterrotti che mi costringono ad usare contramal e depalgos tutti i giorni, spesso tutti e due nello stesso giorno.
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Dr. Pietro Brignardello Neurochirurgo 391 27
Gentile Signora,
premetto che la mia risposta riveste un carattere puramente generale, in quanto per ogni singolo caso e' opportuno che sia il chirurgo che eseguirà l'intervento a fornire le risposte. Comunque, l'intervento di stabilizzazione vertebrale eseguito con tecnica percutanea presenta il vantaggio, rispetto a quello eseguito con tecnica a cielo aperto, di una minore invasivita'. Con entrambe le tecniche, uno dei rischi e' quello del malposizionamento di una o più viti ( che in alcuni casi non crea problemi, mentre in altri casi rende necessario un loro riposizionamento). In genere, se l'indicazione all'intervento e' posta correttamente, come mi sembra essere nel Suo caso, questi interventi danno dei buoni risultati in termini di scomparsa o comunque netto miglioramento della sintomatologia dolorosa. La saluto cordialmente

dr. Pietro Brignardello
pietrobrignardello@gmail.com
www.pietrobrignardello.it
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Utente
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Egr. Dr. Bignardello La ringrazio molto per la celere ed esaustiva risposta e La saluto anche io.