Siringomielia
Buonasera,
vi scrivo per cercare di chiarire, per quanto possibile, un dubbio che mi porto dietro ormai da un anno.
Proprio l'anno scorso, a seguito di uno scontro durante una partita di calcio, ebbi un infortunio alla schiena e dopo essermi recato al Pronto Soccorso, il personale medico mi diagnosticò una frattura amielica della vertebra D7, con contusione di D1, D2, D3, D4, distorsione cervicale e presenza di piccola cavità siringomielica da D4 a D9. La RMN all'encefalo con contrasto ha poi escluso una sindrome di Arnold-Chiari (tonsille cerebellari al loro posto).
Ho mantenuto per 3 mesi un busto dedicato, dopo di che ho effettuato le classiche visite di controllo.
Ora, a distanza di circa un anno, mi sono ripreso completamente, a parte qualche dolorino alla schiena al mattino che però svanisce durante la giornata.
La cosa che mi assilla maggiormente è questa siringomielia, che nonostante non sia per niente sintomatica, mi pone dei dubbi sul proseguo delle attività fisico/sportive. Ho svolto anche visite specialistiche neurochirurgiche, però i pareri a riguardo sono stati abbastanza discordanti, nel senso che in una visita mi è stato detto che non avrei avuto nessun problema a continuare le attività sportive (calcio), mentre in un'altra mi è stato detto che sarebbe stato meglio aspettare 1 anno e fare una risonanza di controllo per valutare se la cavità siringomielica si fosse stabilizzata. Ho effettuato la RMN e la cavità è risultata stabile, dopo di che ho effettuato anche la visita medico-sportiva che ho superato brillantemente (nonostante il medico abbia fatto, come prassi, prevalentemente test di tipo cardiologico e sembrasse non intendersene molto di siringomielia). Due mesi prima di effettuare la RMN di controllo avevo già iniziato a correre e a fare qualche partita con amici, non sentendo alcun tipo di dolore o sintomo anche post-allenamento.
Vorrei sapere se questa patologia, nonostante a oggi abbia le carte in regola per svolgere attività sportiva, consenta davvero di stare tranquilli oppure è considerata rischiosa in quanto c'è la possibilità che la cavità si allarghi a seguito di scontri di gioco o movimenti errati.
Grazie.
Cordiali Saluti
vi scrivo per cercare di chiarire, per quanto possibile, un dubbio che mi porto dietro ormai da un anno.
Proprio l'anno scorso, a seguito di uno scontro durante una partita di calcio, ebbi un infortunio alla schiena e dopo essermi recato al Pronto Soccorso, il personale medico mi diagnosticò una frattura amielica della vertebra D7, con contusione di D1, D2, D3, D4, distorsione cervicale e presenza di piccola cavità siringomielica da D4 a D9. La RMN all'encefalo con contrasto ha poi escluso una sindrome di Arnold-Chiari (tonsille cerebellari al loro posto).
Ho mantenuto per 3 mesi un busto dedicato, dopo di che ho effettuato le classiche visite di controllo.
Ora, a distanza di circa un anno, mi sono ripreso completamente, a parte qualche dolorino alla schiena al mattino che però svanisce durante la giornata.
La cosa che mi assilla maggiormente è questa siringomielia, che nonostante non sia per niente sintomatica, mi pone dei dubbi sul proseguo delle attività fisico/sportive. Ho svolto anche visite specialistiche neurochirurgiche, però i pareri a riguardo sono stati abbastanza discordanti, nel senso che in una visita mi è stato detto che non avrei avuto nessun problema a continuare le attività sportive (calcio), mentre in un'altra mi è stato detto che sarebbe stato meglio aspettare 1 anno e fare una risonanza di controllo per valutare se la cavità siringomielica si fosse stabilizzata. Ho effettuato la RMN e la cavità è risultata stabile, dopo di che ho effettuato anche la visita medico-sportiva che ho superato brillantemente (nonostante il medico abbia fatto, come prassi, prevalentemente test di tipo cardiologico e sembrasse non intendersene molto di siringomielia). Due mesi prima di effettuare la RMN di controllo avevo già iniziato a correre e a fare qualche partita con amici, non sentendo alcun tipo di dolore o sintomo anche post-allenamento.
Vorrei sapere se questa patologia, nonostante a oggi abbia le carte in regola per svolgere attività sportiva, consenta davvero di stare tranquilli oppure è considerata rischiosa in quanto c'è la possibilità che la cavità si allarghi a seguito di scontri di gioco o movimenti errati.
Grazie.
Cordiali Saluti
[#1]
Buonasera,
una cavità siringomielica di piccola entità, dorsale, non pregiudica le normali attività, compresa quella sportiva. Può essere post traumatica oppure congenita (nel suo caso non è chiaro, la risonanza è stata fatta a pochi giorni dal trauma oppure dopo qualche settimana?)
Il quadro va studiato come è stato fatto (escludere una sindrome di chiari) e la cavità va monitorata i primi anni con risonanza.
Le direi di evitare di rompersi un'altra vertebra, ma non di evitare di fare sport.
Un saluto
una cavità siringomielica di piccola entità, dorsale, non pregiudica le normali attività, compresa quella sportiva. Può essere post traumatica oppure congenita (nel suo caso non è chiaro, la risonanza è stata fatta a pochi giorni dal trauma oppure dopo qualche settimana?)
Il quadro va studiato come è stato fatto (escludere una sindrome di chiari) e la cavità va monitorata i primi anni con risonanza.
Le direi di evitare di rompersi un'altra vertebra, ma non di evitare di fare sport.
Un saluto
Dr. Andrea Seghedoni,
neurochirurgo
www.andreaseghedoni.com
[#2]
Utente
Gent. Dr. Seghedoni,
grazie per la risposta.
La risonanza, sia alla colonna che all'encefalo, è stata fatta il giorno dopo il trauma. Nei mesi seguenti ne ho poi eseguite altre di controllo.
Non mi è chiaro infatti se si tratta di una forma congenita o post-traumatica, sebbene l'assenza di altre patologie e la sede della stessa siringomielia possa far pensare al secondo caso. Tuttavia, e lei ne saprà molto meglio di me, credo sia un caso abbastanza raro.
Cordialmente
grazie per la risposta.
La risonanza, sia alla colonna che all'encefalo, è stata fatta il giorno dopo il trauma. Nei mesi seguenti ne ho poi eseguite altre di controllo.
Non mi è chiaro infatti se si tratta di una forma congenita o post-traumatica, sebbene l'assenza di altre patologie e la sede della stessa siringomielia possa far pensare al secondo caso. Tuttavia, e lei ne saprà molto meglio di me, credo sia un caso abbastanza raro.
Cordialmente
[#3]
Non frequentissimo, perchè spesso le persone che subiscono un trauma come il suo non vengono sottoposte a RM del midollo (a lei è stato fatto perchè si era rotto una vertebra).
Ho però già visto altri casi come il suo, in cui il paziente aveva una piccola siringe post traumatica completamente asintomatica.
La saluto
Ho però già visto altri casi come il suo, in cui il paziente aveva una piccola siringe post traumatica completamente asintomatica.
La saluto
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.6k visite dal 02/06/2014.
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