Protusione l5-s1, buldingdisk l1-l2,l2-l3,l4-l5, disidratazione, artrosi somatica interapofisaria

PREMESSA: Prima di questo evento traumatico (agosto 2014) ho avuto altri due traumi nella stessa zona. A luglio 2012 ho urtato violentemente il tratto interessato con lo spigolo di una finestra aperta (non ho fatto nessuna cura e il dolore è scomparso dopo più di due mesi). A novembre 2012 ho avuto un forte dolore nel tratto lombare per aver sollevato con postura sbagliata una cassa di bottiglie (il dolore è scomparso dopo più di due mesi senza cure). In quest’ultimo caso ho fatto una radiografia su indicazione del medico curante
Esame: RX rachide lombo-sacrale, RX rachide dorsale.
Referto: attenuazione della fisiologica lordosi lombare. Scoliosi con deviazione dorsale destro convessa. Segni di spondiloartrosi. Conservata ampiezza degli spazi intersomatici in esame. Normoallineato il muro vertebrale posteriore.

AGOSTO 2014
Evento traumatico: dolore alla regione lombosacrale durante sforzo muscolare in posizione raccolta per svitare un bullone di una ruota forata dell'auto (gambe piegate, schiena dritta e entrambe le mani in presa sulla chiave - sforzo con tutta la muscolatura del corpo: prevalentemente quadricipiti, bicipiti, dorsali). Dopo il dolore (una fitta nella regione lombo sacrale) sono caduto all'indietro e rimasto alcuni secondi a terra supino immobile perchè impossibilitato a muovermi; mi sono rialzato da solo dopo un paio di minuti.
Prima indagine: radiografia presso il pronto soccorso.
Referto: nessuna lesione ossea.
Nella prima giornata non riuscivo a sollevare una bottiglia di acqua o a flettermi in avanti; il dolore era diffuso ampiamente nella regione lombo sacrale. Su indicazione del medico curante ho applicato tre volte al giorno naprosin 10% gel e prenotato RM (dopo 5 giorni dal trauma ho notevoli miglioramenti funzionali, ma mi abbasso piegando le gambe e mantenendo la schiena dritta, evito di sollevare pesi).
Seconda indagine: RM RACHIDE LOMBOSACRALE.
Sequenze: T1 TSE assiale, T1 e T2 TSE sagittali STIR sagittali.
Referto: Protusione discale posteriore mediana e paramediana bilaterale a livello dello spazio intersomatico L5-S1 che impronta il sacco durale. Bulding disk di L1-L2, L2-L3 ed L4-L5. Ridotto il segnale dei dischi intersomatici per fenomeni disidratativi. Irregolarità spondilosiche delle limitanti somatiche. Segni di artrosi somatica ed interapofisaria delle vertebre esaminate.
Dopo 10 giorni dal trauma avverto lievi fastidi solo durante alcuni movimenti (seduto in macchina, sulla sedia o poltrona di casa, quando mi alzo dal letto dal sedile della macchina, a volte quando salgo o scendo le scale) comunque in zona ristretta lombosacrale e non ampia; continuo le applicazioni di naprosin 10% gel. tre volte al giorno.

Gradirei un vostro consulto. Grazie
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Dr. Raffaele Scrofani Neurochirurgo 93 4
Salve,

da come si evince dal referto della sua RM lei ha una colonna lombare molto sofferente, vuoi per il lavoro che fa, vuoi per le cattive abitudini posturali o per altri motivi conformazionali.
Il mio consiglio è di farsi visitare da uno specialista del settore, in modo che possa verificare se vi sia una correlazione dei disturbi con le immagini della RM, e nel caso proporle un trattamento adeguato.

Dr. Raffaele Scrofani
www.neurochirurgiaitalia.it
raffaele.scrofani@neurochirurgiaitalia.it
WhatsApp: 370 3345607

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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dottore vi ringrazio per la risposta e vi comunico che a seguito di visita mi è stato indicato il seguente trattamento:
- 1 scatola di Soldesam 4mg/1ml (tre fiale a giorni alterni),
- 1 ciclo di Massoterapia, Tens e Correnti Dinamiche.
Cordiali saluti