Ernia discale l5-s1

Buongiorno,
Ad Aprile 2011 a seguito di uno stranuto con comparsa di un forte dolore alla schiena e difficoltà a camminare, venivo ricoverata in ospedale e sottoposta a RMN che evidenziava la presenza di un ernia lombare L5 - S1. L'ernia venne trattata tramite cortisone.
L'ernia non mi ha dato problemi fino a settembre 2013, quando a seguito di un piegamento, mi si è riacutizzata. Inizialmente il medico di base mi ha trattato con iniezioni di Voltarenb + Muscoril e Tachipirina 1000 mg, successivamente mi ha dato il Cortisone in pastiglie Medrol da 16 mg.
Terminata la fase acuta sono rimasti i seguenti sintomi:
dolore continuo zona lombare
dolore alla gamba sx fino al ginocchio
sensazione di avere i muscoli della schiena lato sx zona lombare deboli
difficoltà a dormire, a svolgere azioni quotidiane, a camminare, a nuotare
dolore in qualsiasi posizione
Per curare questa sintomatologia il medico di base, mi ha prescritto nel tempo Voltaren (nelle varie dosi), Tauxib, Tachipirina, Tachidol. Solo con il Tachidol ho trovato dopo 2 settimane di assunzione del beneficio.
Ad ottobre 2013 ho eseguito RMN e successivamente ho iniziato anche Fisoterapia e sono seguita anche da un Chiropratico
La RMN ha evidenziato quanto segue:
A L5-S1 bulging e disidratazione del disco interposto con ernia discale posteriore mediana paramediana sn
Regolari i diametri del canale rachideo
Regolare allineamento e morfologia dei metameri vertebrali
A marzo 2014 ho eseguito visita Neurochirugica, il Neurochirurgo non ha visto indicazioni all'intervento.
Ad Aprile 2014 ho eseguito la visita dal Fisiatra e successivamente la TAC
Il fisiatra ha consigliato di intraprendere la terapia del dolore
La TAC ha evidenziato quanto segue:
ernia discale posteriore mediana-paramediana sn associata reazione osteofitosica somatica di accompagnamento, che impronta il sacco durale a livello dell'emergenza della tasca radicolare s1, divaricata all'indietro;il disco intersomatico è complessivamente protruso posteriormente ad ampio raggio e ridotto di spessore.
Da quando ho inziato la fisioterapia il dolore è sceso da un livello di 8 ad un livello 3, ma da questo livello 3 è sempre risultato altalenante a seconda dei gironi ho un livello di dolre che oscilla da 1 a 3, ma non è mai passato.
Da giugno 2014, a seguito di visita con la terapista del dolore, ho inizato ad assumere Tralodie 100 mg. Con il tralodie il dolore è passato, però essendo giovane vorrei trovare una soluzione alternativa ai farmaci, in quanto è da quasi 1 anno che prendo farmaci in continuazione. E' possibile?
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Considerato che la compressione è permanente, eseguirei un'infiltrazione periradicolare a livello della radice nervosa interessata in assenza di somministrazione di anti dolorifici/reattivi.
Se i disturbi recedono pressocchè totalmente, sia pure solo temporaneamente (l'infiltrazione ha un significato diagnostico), potrebbe essere indicato un trattamento mininvasivo di decompressione della radice interessata, quale trattamento definitivo (concorderei con quanto detto dal Neurochirurgo già interpellato che ha escluso un classico intervento).
Cordialmente

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno,d mercoledì ho dolori e lieve intorpidimento di entrambe le gambe e sento i muscoli che tirano fino sotto la pianta dei piedi.il dolore peggiora stando seduta. Ho provato ad assumere il tachidol ma non ho avuto alcun beneficio. Settimana scorsa essendo andata a regime con il Lioresal il medico mi aveva fatto sospendere il Tralodie,ma il dolore alla schiena e al nervo sciatico sono subito ricomparsi. Non tollerando il Lioresal da ieri l ho sostituito con Expose. I dolori alle gambe,possono essere causa del miorilassante,data la mia spasticità?può essere un lieve peggioramentodell'ernia?quale farmaco posso assumere,per togliere il dolore alle gambe?A settembre dovrei fissare la visita di controllo sia per il neurochirurgo che dal fisiatra
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
direi che il dolore alle gambe è da ascrivere, con ogni probabilità, alla compressione già documentata.
Rimango dell'idea che Le ho già espresso circa il trattamento mininvasivo, previa ev. infiltrazione periradicolare a scopo diagnostico.
Cordialità
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dopo
Utente
Utente
Ieri sono andata a farmi visitare dal 3 neurochirurgo, il quale come gli altri 2 non vede indicazioni all'intervento, ma ha optato per proseguire con il trattamento fisioterapico aggiungendo manipolazioni, trazioni e ginnastica posturale. Sostiene che tramite queste terapia l'ernia essendo piccola possa rientrare
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Presumo che tutti e tre i Colleghi si riferiscano ad un interevnto classico a cielo aperto per cui io stesso non mi sento assolutamente di consigliare.
Un'infiltrazione dovrebbe essere decisiva sul piano diagnostico...e poi si vedrà.
Io la eseguirei, veda Lei.
Dia pure ulteriori informazioni.
Cordialità