Conseguenze emorragia subaracnoidea: idrocefalo?

Mia moglie, ora 64 anni, nel giugno del 2012 ha accusato la sanguinatura di un aneurisma con conseguente emorragia subaracnoidea. L'aneurisma è stato clippato con un intervento tradizionale. L'esito è stato positivo, non ha lasciato traccia alcuna e mia moglie non presenta ad oggi nessuna difficoltà di linguaggio e/o mobilità se non una sindrome depressiva curata con Xanax, olanzapina e Zoloft con miglioramento della situazione di partenza, ma non del tutto soddisfacente.
Vengo ora a ciò che mi preoccupa: da qualche tempo, dorme molto, nessuna difficoltà di movimento, qualche leggera defalliance nella memoria e difficoltà nel controllo dell'urinare che la porta a perdite a volte consistenti; per quest'ultimo problema ha eseguito una terapia TENS, senza risultati ancora evidenti.
Dato che purtroppo (ho fatto ciò che non si deve fare, ma...!!!) ho letto in Internet che questo insieme di sintomi può segnalare una idrocefalia, spesso segnalata come conseguenza di una ESA, mi chiedo se le mie paure sono esagerate dato il tempo passato dall'intervento oppure se sarebbe opportuno approfondire con indagini la situazione. Ringrazio e resto in attesa.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398 77
Lo sviluppo di un idrocefalo a seguito di una ESA è possibile.
Sua moglie è stata operata però più di due anni fa. In questo tempo non ha fatto alcun controllo clinico-strumentale?
I sintomi ora riferiti,potrebbero essere sospetti di una incipiente dilatazione dei ventricoli, e quindi è bene che consulti il neurochirurgo per valutare l'opportunità di sottoporre Sua moglie ad accertamenti.

Cordialmente