Idrocefalo triventricolare ostruttivo da stenosi acqueduttale
Mi è stato consegnato 10 gg fa questo referto di RMN:
RIS.MAGN.CERVELLO E TRONCO ENCEFALICO
RIS. MAGN. STUDIO FLUSSO LIQUORALE
Esame eseguito senza somministrazione endovenosa di Gadolinio con tecnica Spin Echo, Turbo-Spin Echo,
FLAIR, GRE (T2*) e sensibilizzato in diffusione (DWI).
Si completa con studio della struttura acqueduttale con sequenza sagittale a strato sottile T2 Turbo-Spin Echo
CSF-Drive e con valutazione del flusso liquorale con sequenza Phase Contrast. Vengono condotti diversi
campionamenti (Velocità Codifica - Venc: 15-10-5 cm/s).
Quadro di idrocefalo triventricolare (con iniziali segni di riassorbimento transependimale più evidenti a
livello dei corni frontali) da stenosi acqueduttale.
Permane discreta la rappresentazione dei solchi della base e delle convessità emisferiche.
In particolare nella sequenza T2 sagittale DRIVE (valutazione Acquedotto) si conferma lume ridotto in
assenza di apprezzabile Flow-void.
Il campionamento con sequenze a contrasto di fase con velocità di codifica di 15 e 10 cm/s non evidenzia
significativo segnale di flusso all'interno dell'acquedotto di Silvio; unicamente con velocità di 5 cm/s risulta
apprezzabile minimo flusso endoluminale.
Non significative alterazioni del segnale a carico del restante parenchima encefalico.
Strutture mediane in asse.
Regolari le strutture parenchimali di fossa cranica posteriore.
Il IV ventricolo risulta in sede mediana, non spostato né deformato.
Vi chiedo cortesemente, dato che la prima visita specialistica è per il 30 dicembre, se il quadro è da trattare in urgenza, se il riassorbimento deve essere motivo di preoccupazione e a quali strutture mi consigliate di rivolgermi (nord-Italia), posto che a parte lieve mal di testa a sera e a volte vista appannata soprattutto nell'occhio sinistro sono i soli sintomi che ho.
Grazie anticipatamente
RIS.MAGN.CERVELLO E TRONCO ENCEFALICO
RIS. MAGN. STUDIO FLUSSO LIQUORALE
Esame eseguito senza somministrazione endovenosa di Gadolinio con tecnica Spin Echo, Turbo-Spin Echo,
FLAIR, GRE (T2*) e sensibilizzato in diffusione (DWI).
Si completa con studio della struttura acqueduttale con sequenza sagittale a strato sottile T2 Turbo-Spin Echo
CSF-Drive e con valutazione del flusso liquorale con sequenza Phase Contrast. Vengono condotti diversi
campionamenti (Velocità Codifica - Venc: 15-10-5 cm/s).
Quadro di idrocefalo triventricolare (con iniziali segni di riassorbimento transependimale più evidenti a
livello dei corni frontali) da stenosi acqueduttale.
Permane discreta la rappresentazione dei solchi della base e delle convessità emisferiche.
In particolare nella sequenza T2 sagittale DRIVE (valutazione Acquedotto) si conferma lume ridotto in
assenza di apprezzabile Flow-void.
Il campionamento con sequenze a contrasto di fase con velocità di codifica di 15 e 10 cm/s non evidenzia
significativo segnale di flusso all'interno dell'acquedotto di Silvio; unicamente con velocità di 5 cm/s risulta
apprezzabile minimo flusso endoluminale.
Non significative alterazioni del segnale a carico del restante parenchima encefalico.
Strutture mediane in asse.
Regolari le strutture parenchimali di fossa cranica posteriore.
Il IV ventricolo risulta in sede mediana, non spostato né deformato.
Vi chiedo cortesemente, dato che la prima visita specialistica è per il 30 dicembre, se il quadro è da trattare in urgenza, se il riassorbimento deve essere motivo di preoccupazione e a quali strutture mi consigliate di rivolgermi (nord-Italia), posto che a parte lieve mal di testa a sera e a volte vista appannata soprattutto nell'occhio sinistro sono i soli sintomi che ho.
Grazie anticipatamente
[#1]
La eventuale urgenza, ed il conseguenziale urgente trattamento di tale idrocefalo da "ostacolo" del flusso liquorale a livello dell'acquedotto di Silvio, dipende dai disturbi clinici attualmente presenti.
Se vi è una sindrome da ipertensione endoranica, specie se ingravescente, vi sono i presupposti almeno di una celere necessità di affrontare il problema.
Consiglierei un approccio al Pronto Soccorso ospedaliero della Sua Città, ove ritengo dovrebbe esserci anche il Neurochirurgo, perchè, dopo averLa vista, possa stabilire la "quantità" di urgenza che interessa il Suo caso (magari potrebbe, nel frattempo, consigliare una terapia medica provvisoria in attesa di aprire, per via chirurgica, una via alternativa al flusso liquorale).
Se ha piacere dia pure ulteriori notizie.
Cordialità
Se vi è una sindrome da ipertensione endoranica, specie se ingravescente, vi sono i presupposti almeno di una celere necessità di affrontare il problema.
Consiglierei un approccio al Pronto Soccorso ospedaliero della Sua Città, ove ritengo dovrebbe esserci anche il Neurochirurgo, perchè, dopo averLa vista, possa stabilire la "quantità" di urgenza che interessa il Suo caso (magari potrebbe, nel frattempo, consigliare una terapia medica provvisoria in attesa di aprire, per via chirurgica, una via alternativa al flusso liquorale).
Se ha piacere dia pure ulteriori notizie.
Cordialità
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#2]
Ex utente
Grazie mille Dr. Della Corte.
In realtà i sintomi sono al momento piuttosto leggeri e non sono nemmeno sicura che siano riconducibili solo a questo problema: leggera sensazione di "testa pesante" alla sera, a volte attimi di vista appannata.
Il motivo per cui ho eseguito la RMN a fine novembre sono state forti ma occasionali fitte localizzate a circa 6/7 cm sopra l'orecchio sinistro che il mio medico attribuiva a stress (elevato al momento della richiesta, non urgente, di maggio 2014) ma che non ha voluto ignorare per elevata familiarità con eventi cerebrali (sia ischemici che emorragici). Le fitte sono ancora presenti, ma più sporadiche di prima.
Ho una prima visita il prossimo martedì (quindi fra 5 gg) col primario di una vicina città, poiché da noi la Neurochirurgia è solo traumatologica.
Potrebbero essere troppi?
La pressione arteriosa può peggiorare la situazione? La domanda nasce dal forte stato di ansia seguito all'esame.
Grazie della disponibilità
In realtà i sintomi sono al momento piuttosto leggeri e non sono nemmeno sicura che siano riconducibili solo a questo problema: leggera sensazione di "testa pesante" alla sera, a volte attimi di vista appannata.
Il motivo per cui ho eseguito la RMN a fine novembre sono state forti ma occasionali fitte localizzate a circa 6/7 cm sopra l'orecchio sinistro che il mio medico attribuiva a stress (elevato al momento della richiesta, non urgente, di maggio 2014) ma che non ha voluto ignorare per elevata familiarità con eventi cerebrali (sia ischemici che emorragici). Le fitte sono ancora presenti, ma più sporadiche di prima.
Ho una prima visita il prossimo martedì (quindi fra 5 gg) col primario di una vicina città, poiché da noi la Neurochirurgia è solo traumatologica.
Potrebbero essere troppi?
La pressione arteriosa può peggiorare la situazione? La domanda nasce dal forte stato di ansia seguito all'esame.
Grazie della disponibilità
[#4]
Ex utente
Buongiorno Dott. Della Corte,
ieri ho fatto la prima visita neurochirurgica che ha confermato in pieno il referto radiologico: stenosi acqueduttale aggravata da ostruzione, il liquor non sembra avere alterazioni. Le fitte sono imputabili all'elevata pressione esercitata dai ventricoli molto dilatati.
Mi è stato consigliato intervento di terzo-ventricolo cisternostomia endoscopica e richiesta, nell'attesa, una valutazione oculistica con campo visivo, fundus e acuità.
L'intervento è da eseguire, secondo questo parere, massimo entro febbraio 2015.
Mi è stata anche consigliata, in virtù della stenosi congenita dell'acquedotto, RM in sedazione per mio figlio di 10 anni e con segnalazione di terzo ventricolo ai limiti superiori durante ecografia morfologica, che spesso lamenta mal di testa, "macchie" anche se la visita oculistica è perfetta, irritabilità, difficoltà di concentrazione.
Cosa ne pensa?
Grazie anticipatamente.
ieri ho fatto la prima visita neurochirurgica che ha confermato in pieno il referto radiologico: stenosi acqueduttale aggravata da ostruzione, il liquor non sembra avere alterazioni. Le fitte sono imputabili all'elevata pressione esercitata dai ventricoli molto dilatati.
Mi è stato consigliato intervento di terzo-ventricolo cisternostomia endoscopica e richiesta, nell'attesa, una valutazione oculistica con campo visivo, fundus e acuità.
L'intervento è da eseguire, secondo questo parere, massimo entro febbraio 2015.
Mi è stata anche consigliata, in virtù della stenosi congenita dell'acquedotto, RM in sedazione per mio figlio di 10 anni e con segnalazione di terzo ventricolo ai limiti superiori durante ecografia morfologica, che spesso lamenta mal di testa, "macchie" anche se la visita oculistica è perfetta, irritabilità, difficoltà di concentrazione.
Cosa ne pensa?
Grazie anticipatamente.
[#5]
Sono d'accordo per l'intervento programmato (nel frattempo avrei istituito una terapia medica, sicuramente non decisiva ma almeno temporaneamente palliativa).
Per quanto concerne il figlio, pur non essendo un Genetista, credo che uno studio dell'assetto del genoma Suo, dell'altro genitore e del bambino stesso siano utili.
La possibilità che vi sia una trasmissione generazionale è concreta.
Dieci anni non sono proprio pochi e si potrebbe fare la rmn encefalica con la presenza di un genitore (almeno tentare, magari con la pre-assunzione di gocce di benzadiazepine...).
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialità
Per quanto concerne il figlio, pur non essendo un Genetista, credo che uno studio dell'assetto del genoma Suo, dell'altro genitore e del bambino stesso siano utili.
La possibilità che vi sia una trasmissione generazionale è concreta.
Dieci anni non sono proprio pochi e si potrebbe fare la rmn encefalica con la presenza di un genitore (almeno tentare, magari con la pre-assunzione di gocce di benzadiazepine...).
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7.7k visite dal 02/12/2014.
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