Ernia lombare

Paziente cronico per ernie e dolori lombari da un mese a questa parte la situazione è divenuta intollerabile per dolore e deambulazione. Effettuo RMN e di seguito il risultato; ho già fissato una visita neurochirurgica purtroppo per Gennaio ma vorrei un parere da altri esperti il prima possibile. Non sono tranquillo, sentendo parlare di cauda equina.
Sintomi ad oggi dopo trattamento di due settimane con 5 mg deltacortene al di: dolore al gluteo dx e all'estensione laterale della gamba. Parestesie leggermente urenti al piede sinistro. Parziale ridotta sensibilità tattile al pollice piede sinistro.
Dolore sotto il testicolo sinistro saltuariamente ma comunque di media intensità.
Dolore alla deambulazione sostenuta.

Ridotta la lordosi lombare.
Segni di degenerazione-disidratazione dei nuclei polposi discali con moderate irregolarità spondilosiche marginali anteriori nel tratto lombare medio ed inferiore.
Modesta protrusione discale posterolaterale a L2-L3.
A L3-L4 disco intersomatico nettamente ridotto di spessore con protrusione posteriore ad ampio raggio con associata formazione erniaria in gran parte espulsa oltre gli spigoli posteriori che impronta la parete anteriore del sacco durale con segmentario restringimento del canale rachideo in un quadro ai limiti della stenosi canalare, con aspetto affastellato delle radici della cauda equina in conseguenza del restringimento canalare descritto. Iniziali aspetti di artrosi dei massicci articolari concorrono al restringimento del canale rachideo.
A L4-L5 disco intersomatico nettamente ridotto di spessore con protrusione discale ad impegno
prevalente posterolaterale con bilaterale restringimento dei forami di coniugazione anche per iniziali aspetti di artrosi dei massicci articolari.
A L5-S l segni fissurazione dell 'anulus fibroso sul versante posterolaterale destro con associata
protrusione discale con restringimento dell'imbocco dei forami. Manifestazioni osteocondrosiche
Modic n ai piatti somatici contrapposti nel tratto da L2-L3 a L4-L5 in presenza di minime ernie
intraspongiose.

Conservata l 'interlinea articolare coxo-femorale senza riconoscere segni di edema della spongiosa ossea delle teste femorali. Non segni di versamento articolare.
Non segni attuali riferibili alla presenza di sacroileite.
Iniziali manifestazioni di significato degenerativo-artrosico alla sinfisi pubica. Minime note di entesopatia inserzionale in regione peritrocanterica.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398 77
Egr. signore,
chi Le ha parlato di sindrome della cauda equina e perchè?
Dai sintomi che riferisce non sembra che sia sospettabile, ma è solo la visita diretta che può eventualmente cogliere segni di tale patologia.
Sulla scorta invece del referto di RM per la presenza di un'ernia L3-L4 espulsa si impone una valutazione clinica alquanto sollecita, al fine di valutare se è necessario intervenire al più presto o si può, pur con cautela, attendere.

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno ,
grazie per la sollecita risposta.
Per la cauda equina se ne fa cenno nel referto e comunque mi sono documentato in tal senso.
Per il consulto ho eseguito ieri visita al policlinico di milano e procediamo con intervento.
Grazie ancora
S.F.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398 77
Nel referto si descrive una particolare morfologia delle radici della cauda equina, ma non significa che si tratti di sindrome della cauda equina che si si evidenzia solo con l'esame clinico.

Cordialmente ed auguri