Mi è stata tolta l'ernia giusta
Buonasera, sono una donna di 49 anni e da piu' di un anno convivevo con un dolore che partiva da poco sopra il gluteo ,attraversava lateralmente l'intera gamba ,polpaccio fino al piede. iniziava con l'addormentarsi l'intera gamba quando stazionavo in posizione ferma eretta ,poi una fitta percorreva lungo il laterale fino al piede e se non mi accingevo immediatamente a sdraiarmi ( perchè da seduta era ancor più un inferno), perdevo la sensibilità di movimento. Tante terapie antinfiammatorie, non mi hanno portato alcun beneficio , trovavo sollievo solo a letto sdraiata sullo stesso fianco dolorante (qualsiasi altra posizione era una tortura ) ,restando così , ogni mio dolore cessava .Mi sono rivolta ad un neurochirurgo che mi ha consigliato RMcolonna lombosacrale che evindenziò questo: l'esame si esegue con diversi tempi di raccolta del segnale e si acquisiscono scansioni sagittali ed assiali traverse, queste ultime orientate parallelamente agli spazi dei dischi intervertebrali da L2-L3 ad L5-S1.Si evidenziano diffuse alterazioni osteoartrosiche delle interaprofisarie e delle interomatiche ed un netto appianamento della fisiologica lordosi regionale.Si apprezzano processi involutivi ,con disidratazione,disuniforme assottigliamento delle cartilagini discali compresi nell'indagine.la fibrocartilagine discale tra L3-L4.ed L4-L5 presentano una protusione ad ampio raggio posteriore (maggiormente traL3-L4) con interesse sia canalare che foraminale, con vistosa impronta sul sacco durale. Anche il disco tra L5-S1 oltre a protrudere diffusamente ernia in sede mediana improntando, anche se in maniera meno vistosa, il sacco durale. Diametro canalare ristretto su base costituzionale. Regolare l'intensità di segnale del cono midollare. Mi è stato consigliato intervento chirurgico di ernia discale e del disco intervertebraleL3-L4 con tecnica microscopica. Ebbene l'intervento l'ho fatto fine gennaio , e poichè mi era entrata l'ernia in conflitto con il nervo ,son dovuta rimanere a letto per 3 giorni prima di potermi alzare .e devo dire che credevo aver risolto il mio dilemma nello scoprire che stanto sdraiata supina non avvertivo nessun dolore al gluteo neppure dopo tante ore, ma mi ero illusa . Tornata a casa mi sono ritrovata ad avere lo stesso dolore di prima , glutei doloranti ed in più sensazione di bruciore dal ginocchio fino al piede ( solo parte frontale),e con inizio stessa patologia all'altra gamba. Ora mi chiedo: mi è stata tolta l'ernia giusta? cosa dovrei o potrei fare per poter tornare se non altro a gioire anche solo nello svolgere i mestieri di casalinga o di una sana passeggiata! E' ormai più di un anno che non vivo . Aspetto una vostra valutazione e confido in una qualsiasi soluzione . Ringraziandovi anticipatamente , vi porgo i miei cordiali saluti .
[#1]
Gentile signora,
mi sembra di capire che è trascorso più di 1 anno dall' intervento senza beneficio e che i Suoi sintomi continuano ad essere invalidanti.
E in tutto questo lasso di tempo non ne ha parlato con chi L'ha opertata?
Non ha fatto alcun accertamento per capire il perchè del fallimento chirurgico?
Comunque per rispondere alle Sue legittime domande sarebbe necessario consultare la documentazione clinica e valutare se ci sono indicazioni a possibili soluzioni terapeutiche opportune e soddisfacenti.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
mi sembra di capire che è trascorso più di 1 anno dall' intervento senza beneficio e che i Suoi sintomi continuano ad essere invalidanti.
E in tutto questo lasso di tempo non ne ha parlato con chi L'ha opertata?
Non ha fatto alcun accertamento per capire il perchè del fallimento chirurgico?
Comunque per rispondere alle Sue legittime domande sarebbe necessario consultare la documentazione clinica e valutare se ci sono indicazioni a possibili soluzioni terapeutiche opportune e soddisfacenti.
Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
[#2]
Utente
Egregio Dott Migliaccio ,grazie per la sua risposta celere e inizio con lo scusarmi se non sono stata molto chiara. In realtà l'intervento mi e' stato fatto a fine gennaio corrente anno, quindi circa tre mesi fa. In seguito ho interpellato il mio neurochirurgo il quale mi ha spiegato che i tempi di guarigione dovevano seguire il loro corso. Ma non mi ha molto tranquillizzata,visto che sto peggio adesso che prima ( come le ho spiegato . accuso sensazione di bruciore anche all'altra gamba tra anca e polpaccio).Le chiedo scusa, per consultazione documentazione clinica da valutare a quale si riferisce? e in che modo potrei fargliela pervenire. Sarebbe un sogno poter trovare una cura per questa mia situazione , il mio NON VIVO PIU' DA UN ANNO era proprio riferito a questo . tanto dolore , tante cure , un intervento per ritrovarmi al punto di partenza se non peggio e con un sogno utopistico nel cuore di poter gioire di una lunga passeggiata per scaricare tanta negatività accumulata sino ad oggi -. Confido in un altro suo gentilissimo intervento . Saluti-
[#3]
Gentile signora,
mi riferisco agli esami pre operatori, alla cartella clinica e a quelli post operatori. Tale documentazione è necessaria per capire come mai, anche dopo 3 mesi dall'intervento di (mi sembra di capire) discectomia L3-L4, Lei ancora non sta bene.
Lei, gentile signora, può anche inviarmi il tutto, ma, seppur potrà essere intuibile la diagnosi, non sarebbe comunque sufficiente a valutare se sia possibile, ed eventualmente quale, una nuova terapia.
Per questo, è essenziale l'esame clinico, poichè solo attraverso di esso, si potrà porre una indicazione medica o chirurgica.
Cordialmente
mi riferisco agli esami pre operatori, alla cartella clinica e a quelli post operatori. Tale documentazione è necessaria per capire come mai, anche dopo 3 mesi dall'intervento di (mi sembra di capire) discectomia L3-L4, Lei ancora non sta bene.
Lei, gentile signora, può anche inviarmi il tutto, ma, seppur potrà essere intuibile la diagnosi, non sarebbe comunque sufficiente a valutare se sia possibile, ed eventualmente quale, una nuova terapia.
Per questo, è essenziale l'esame clinico, poichè solo attraverso di esso, si potrà porre una indicazione medica o chirurgica.
Cordialmente
[#4]
Utente
Egregio dottor Migliaccio ,scusi la mia poco conoscenza delle espressioni mediche, per esame clinico cosa intende? una nuova risonanza oppure un' ulteriore visita specialisica. Se così fosse, per amor di sincerità , non me la sentirei di farmi rivisitare dallo stesso neurochirurgo, e considerando che sono della basilicata , leggo che lei esercita anche a Palagianello. sarebbe possibile effettuare una visita da lei? . Se affermativo quando? . Gradirei avere conferma in privato se possibile tramite e- mail, presumo possiate entrare in possesso della mia posta elettronica, oppure posso contattarla alla e-mail che leggo sul sito? . Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.5k visite dal 12/04/2015.
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