Recidive ernie discali

Preg.mi Dottori buongiorno e grazie della cortesia.
Sto malissimo da ormai un anno ed i farmaci non hanno praticamente più alcun effetto (Bentelan+Muscoril+Toradol).
Già operato 2 volte di microdiscectomia L5/S1 anni 1991 e 1998. Dopo il secondo intervento mai più stato bene, convissuto con dolori altalenanti per anni, non invalidanti ma a tratti molto dolorosi, trattati sempre farmacologicamente e con varie tipologie di fisioterapie. Dolore localizzato solamente nella zona lombare, lombo-sacrale, cresta iliaca dx, inguine e testicolo dx (gambe no e neppure perdita di forza agli arti).
Vivo col timore e col lo spettro di dovermi operare nuovamente, ma se proprio fossi costretto, vorrei poter valutare/optare in un approccio poco invasivo che mi permettesse di continuare a lavorare attivamente nonché continuare nell'attività sportiva agonistica. Leggo nella rete di nuove tipologie di interventi, con distanziali vertebrali in gomma e/o quant'altro che non necessitano neanche di viti e barre di fissaggio (...almeno credo se non ho letto male), sempre compatibilmente con la tipologia di degenerazione, che di seguito riporto (referto RM Lombare) :
Spianata la fisiologica lordosi lombare.
Disidratati gli ultimi due dischi lombari che appaiono anche ridotti.
Particolarmente ridotto il quinto che presenta osteoclerosi ed osteofitosi marginale delle sue limitanti.
In L2-L3 ed L3-L4 bulging discale senza evidenti compressioni sulle strutture nervose.
In L4-L5 estrusione discale mediana ed intraforaminale senza evidente compressione sulle strutture nervose.
In L5-S1 grossolana barra disco-osteofitaria mediana ed intraforaminale con compressione sulle radici nervose di entrambi i lati.
Ridotta l'ampiezza del canale vertebrale in corrispondenza degli ultimi due spazi discali.
Sono molto avvilito....
Anticipatamente Ringrazio.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
dal solo referto trascritto sembra trattarsi di una patologia disco-artrosica in sede lombosacrale, verosimilmente responsabile dei Suoi sintomi, che però vanno attentamente valutati all'esame clinico diretto.
Non è la metodica poco invasiva a determinare eventuali insuccessi e, in ogni caso, tali cosiddette metodiche miniinvasive, non possono essere sempre e comunque applicate.
Esse hanno ben precise indicazioni.

Non credo, pur nei limiti della consulenza on-line, che sia il Suo caso.

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti invio cordiali saluti
[#2]
dopo
Utente
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Gentilissimo.
Ho capito , dovrò farmi coraggio e , previa visita specialistica, preventivare l'ipotesi dell'ennesimo intervento che mi permetta di proseguire nella mia carriera lavorativa e sportiva, evitando così di vivere quotidianamente "imbottito" di farmaci.
La ringrazio Dottore, buona giornata.