Ernia discale l3-l4 l5-s1 che cure
Illusti medici, sono un 43 enne, di 80kg scarsi, alto 1.77m.
Nell'95 a seguito di un errato movimento sono rimasto bloccato a letto per un fortissimo dolore lombare. Solito muscorissante ed antiinfiammatorio per via intramuscolare e dopo una settimana ero in piedi. La tac è stata fatta subito dopo, non trovo il referto purtroppo ma citava protrusioni erniane L3-L4-L5-S1. L'ortopedico non mi ha dato cure specifiche, una pacca sulle spalle e via.
Per 13 anni circa me la sono cavata con regolari ma sopportabili dolori lombari, ho fatto saltuariamente dello sport, piscina e jogging senza grossi problemi. Un poco di manipolazioni, un poco di fisoterapia e via così. Mi potrei definire comunque un malato cronico di lombalgie, mi curo praticamente da solo con Piroxicam: una o due compresse da 20mg al giorno per 3 o 4 giorni in fase acuta.Ho avuto quattro episodi in 10 anni che mi hanno bloccato a letto per 10 giorni, tutti causati da disgraziati/repentini/eccessivi movimenti alla colonna vertebrale.
4 mesi fa faccio l'ennesimo brutto movimento e resto a letto 10 giorni a muscorissante ed anti infiammatorio non steroideo intramuscolo. Altra TAC che dice:
"Indagine condotta a livello degli ultimi tre spazi discali del tratto lombare
presenza di edema in sede paramediane Sn al passaggio L5-S1 che va ad occupare il recesso laterale Sn a tale livello
Conservato in ampieza il canale spinale.
Pervi i forami di coniugazione.
Note artrosiche intersomatiche e specie interapofisarie"
Adesso ho avuto una ricaduta ma questa volta senza apparente motivo e sono a letto. Dolori alla fascia lombare con sensazione di bruciore, Dal mio medico: steso alzo la gamba sn di 45°, la ds di 60° prima di avere troppo dolore, lateralmente 45° a ds, quasi o° sn. Non ho deficit motori, cammino sulle punte e sui talloni. Ho dolori alle natiche e la sn scende lungo mezza coscia, il dolore non ha interessaro mai il polpaccio, ma camminare mi è difficoltoso, sono storto a dn, stare seduti non se ne parla, in piedi solo pochi minuti, straiato ok e praticamente senza dolore.
Dopo un ciclo di muscorissante ed anti infiammatorio nessun miglioramento, ed il medico è passato al Gabapentin fino a 800mg/giorno e Bentelan 4mg/giorno intramuscolo (e gastro protettore) in più prendo una capsula di Piroxicam 20mg/giorno: sempre sotto controllo medico.
Dopo alcuni giorni la sintomatologia è migliorata, il dolore diminuito (mentre prima per uno starnuto gridavo dal dolore, adesso riesco a non emettere suoni, ma è sempre molto doloroso). Sto per andare da uno specialista.
La mia domanda è, che prospettive ho? Quanto grave è il mio qradro clicno? Che prospettive ho di avere un resto di vista meno dolorosa e limitante? Mi pare che l'intervento chirurgico non sia consigliato nel mio caso, c'è altro che posso fare per evitare queste ricadute dolorose, deprimenti ed invalidanti, a parte evitare di alzare pesi oltre i 20 chili?
Ringrazio della disponibilità,
Cordialmente
Nell'95 a seguito di un errato movimento sono rimasto bloccato a letto per un fortissimo dolore lombare. Solito muscorissante ed antiinfiammatorio per via intramuscolare e dopo una settimana ero in piedi. La tac è stata fatta subito dopo, non trovo il referto purtroppo ma citava protrusioni erniane L3-L4-L5-S1. L'ortopedico non mi ha dato cure specifiche, una pacca sulle spalle e via.
Per 13 anni circa me la sono cavata con regolari ma sopportabili dolori lombari, ho fatto saltuariamente dello sport, piscina e jogging senza grossi problemi. Un poco di manipolazioni, un poco di fisoterapia e via così. Mi potrei definire comunque un malato cronico di lombalgie, mi curo praticamente da solo con Piroxicam: una o due compresse da 20mg al giorno per 3 o 4 giorni in fase acuta.Ho avuto quattro episodi in 10 anni che mi hanno bloccato a letto per 10 giorni, tutti causati da disgraziati/repentini/eccessivi movimenti alla colonna vertebrale.
4 mesi fa faccio l'ennesimo brutto movimento e resto a letto 10 giorni a muscorissante ed anti infiammatorio non steroideo intramuscolo. Altra TAC che dice:
"Indagine condotta a livello degli ultimi tre spazi discali del tratto lombare
presenza di edema in sede paramediane Sn al passaggio L5-S1 che va ad occupare il recesso laterale Sn a tale livello
Conservato in ampieza il canale spinale.
Pervi i forami di coniugazione.
Note artrosiche intersomatiche e specie interapofisarie"
Adesso ho avuto una ricaduta ma questa volta senza apparente motivo e sono a letto. Dolori alla fascia lombare con sensazione di bruciore, Dal mio medico: steso alzo la gamba sn di 45°, la ds di 60° prima di avere troppo dolore, lateralmente 45° a ds, quasi o° sn. Non ho deficit motori, cammino sulle punte e sui talloni. Ho dolori alle natiche e la sn scende lungo mezza coscia, il dolore non ha interessaro mai il polpaccio, ma camminare mi è difficoltoso, sono storto a dn, stare seduti non se ne parla, in piedi solo pochi minuti, straiato ok e praticamente senza dolore.
Dopo un ciclo di muscorissante ed anti infiammatorio nessun miglioramento, ed il medico è passato al Gabapentin fino a 800mg/giorno e Bentelan 4mg/giorno intramuscolo (e gastro protettore) in più prendo una capsula di Piroxicam 20mg/giorno: sempre sotto controllo medico.
Dopo alcuni giorni la sintomatologia è migliorata, il dolore diminuito (mentre prima per uno starnuto gridavo dal dolore, adesso riesco a non emettere suoni, ma è sempre molto doloroso). Sto per andare da uno specialista.
La mia domanda è, che prospettive ho? Quanto grave è il mio qradro clicno? Che prospettive ho di avere un resto di vista meno dolorosa e limitante? Mi pare che l'intervento chirurgico non sia consigliato nel mio caso, c'è altro che posso fare per evitare queste ricadute dolorose, deprimenti ed invalidanti, a parte evitare di alzare pesi oltre i 20 chili?
Ringrazio della disponibilità,
Cordialmente
[#2]
Utente
Buongiorno dottore,
perché prima di scrivere ho scorso tutte le consulenze nel sito medicitalia date a chi lamentava disturbi dovuti a discopatie, ed i medici erano tutti concordi nel dire che l'intervento è sconsigliato. Nel mio caso la bombatura del disco è probabilmente notevole e tocca le radici dei nervi nella parte sn, ma il disco è integro, non c'è estrusione nel mio caso vista l'assenza di deficit motorio. Per cui ipotizzo/ipotizzavo che fosse sconsigliato l'intervento visti anche i rischi a cui può andare incontro, rischi che i medici stessi hanno elencato più volte in rete qui.
Se così non fosse vorrei capire da Lei cortese ed Illuste medico, come e perché un intervento nel mio caso sarebbe da valutare, con che rischi (ci saranno delle statistiche immagino) e che benefici nel lungo termine; come 43 enne vorrei di una vita che non sia regolamentata dalla sciatalgia e poter lavorare in giardino, andare in moto, portare i bimbi a fare una discesa turistica con gli sci, a fare un giro in bici con loro..nulla di che,
ringrazio anticipatamente
perché prima di scrivere ho scorso tutte le consulenze nel sito medicitalia date a chi lamentava disturbi dovuti a discopatie, ed i medici erano tutti concordi nel dire che l'intervento è sconsigliato. Nel mio caso la bombatura del disco è probabilmente notevole e tocca le radici dei nervi nella parte sn, ma il disco è integro, non c'è estrusione nel mio caso vista l'assenza di deficit motorio. Per cui ipotizzo/ipotizzavo che fosse sconsigliato l'intervento visti anche i rischi a cui può andare incontro, rischi che i medici stessi hanno elencato più volte in rete qui.
Se così non fosse vorrei capire da Lei cortese ed Illuste medico, come e perché un intervento nel mio caso sarebbe da valutare, con che rischi (ci saranno delle statistiche immagino) e che benefici nel lungo termine; come 43 enne vorrei di una vita che non sia regolamentata dalla sciatalgia e poter lavorare in giardino, andare in moto, portare i bimbi a fare una discesa turistica con gli sci, a fare un giro in bici con loro..nulla di che,
ringrazio anticipatamente
[#3]
Egr. Signore,
Le consulenze in questo sito, se correttamente fornite, hanno solo un valore indicativo molto generico, in quanto una diagnosi e tanto più una indicazione terapeutica non può che scaturire da una visita diretta del paziente, dalla valutazione di molti dati anamnestici e degli esami eventualmente eseguiti o da eseguire.
Non ho a disposizione, quanto meno l'esame TAC, per poterLe dare una indicazione precisa, ma, genericamente, posso puntualizzare alcuni concetti.
1)mi par di capire che sintomatologicamente Lei abbia dei disturbi molto significativi di compressione radicolare e questa, salvo diagnosi diverse, sembra esser data da una protrusione o ernia del disco
2) se il disco non è nella propria sede anatomica e, in modo più o meno importante, provoca una sofferenza radicolare, è comunque un disco che ha perso la propria funzione di "ammortizzatore" della colonna e quindi è come se non ci fosse. In tal caso, poichè procura anche sofferenze, quale sarebbe il motivo per non rimuoverlo?
3)Un intervento chirurgico, se indicato, viene solitamente eseguito per migliorare la condizione clinica del paziente
4)Ogni cosa a questo mondo ha i suoi rischi (anche scendere le scale o attraversare una strada ecc.)
Nel caso particolare di un intervento di ernia del disco i rischi sono vicini allo zero, anche se nel consenso informato bisogna elencare pure quelli gravi e gravissimi che però, nella pratica quotidiana,sono solo teorici.
5) Le complicanze più comuni a tale tipo di intervento riguardano la possibilità di recidiva, di eccessiva reazione cicatriziale, di infezione della ferita, la cui frequenza è comunque statisticamente molto bassa e, nel caso si verificassero, verso di esse si può far fronte agevolmente.
Sperando di aver risposto alle Sue domande, rimango disponibile per eventuali, ulteriori chirimenti e necessità
Cordialmente
Le consulenze in questo sito, se correttamente fornite, hanno solo un valore indicativo molto generico, in quanto una diagnosi e tanto più una indicazione terapeutica non può che scaturire da una visita diretta del paziente, dalla valutazione di molti dati anamnestici e degli esami eventualmente eseguiti o da eseguire.
Non ho a disposizione, quanto meno l'esame TAC, per poterLe dare una indicazione precisa, ma, genericamente, posso puntualizzare alcuni concetti.
1)mi par di capire che sintomatologicamente Lei abbia dei disturbi molto significativi di compressione radicolare e questa, salvo diagnosi diverse, sembra esser data da una protrusione o ernia del disco
2) se il disco non è nella propria sede anatomica e, in modo più o meno importante, provoca una sofferenza radicolare, è comunque un disco che ha perso la propria funzione di "ammortizzatore" della colonna e quindi è come se non ci fosse. In tal caso, poichè procura anche sofferenze, quale sarebbe il motivo per non rimuoverlo?
3)Un intervento chirurgico, se indicato, viene solitamente eseguito per migliorare la condizione clinica del paziente
4)Ogni cosa a questo mondo ha i suoi rischi (anche scendere le scale o attraversare una strada ecc.)
Nel caso particolare di un intervento di ernia del disco i rischi sono vicini allo zero, anche se nel consenso informato bisogna elencare pure quelli gravi e gravissimi che però, nella pratica quotidiana,sono solo teorici.
5) Le complicanze più comuni a tale tipo di intervento riguardano la possibilità di recidiva, di eccessiva reazione cicatriziale, di infezione della ferita, la cui frequenza è comunque statisticamente molto bassa e, nel caso si verificassero, verso di esse si può far fronte agevolmente.
Sperando di aver risposto alle Sue domande, rimango disponibile per eventuali, ulteriori chirimenti e necessità
Cordialmente
[#4]
Utente
Grazie della risposta, rapida e informativa.
Proseguirò le indagini con uno specialista per valutare il da farsi.
Mi resta un dubbio -da non medico- la "rimozione del disco" nel mio caso, se giustificato da un disco non più sufficientemente in sede e dopo attenta analisi clinca, eliminerebbe la compressione alle radici nervose e con esse il mio dolore. Come può poi avere normale funzionalità la mia schiena se il disco viene rimosso? La sua funzionalità ammortizzante verrebbe meno? I vertebre sarebbero più vicine?
Ringrazio ancora della consulenza e del suo tempo,
Cordialmente
Proseguirò le indagini con uno specialista per valutare il da farsi.
Mi resta un dubbio -da non medico- la "rimozione del disco" nel mio caso, se giustificato da un disco non più sufficientemente in sede e dopo attenta analisi clinca, eliminerebbe la compressione alle radici nervose e con esse il mio dolore. Come può poi avere normale funzionalità la mia schiena se il disco viene rimosso? La sua funzionalità ammortizzante verrebbe meno? I vertebre sarebbero più vicine?
Ringrazio ancora della consulenza e del suo tempo,
Cordialmente
[#5]
La rimozione di un disco solitamente non comporta alcuna instabilità ed, essendo la causa del dolore, farebbe cessare il dolore.
L'opportunità di una eventuale stabilizzazione va valutata avendo a disposizione tutti gli esami inerenti al caso.
Cordiali saluti
L'opportunità di una eventuale stabilizzazione va valutata avendo a disposizione tutti gli esami inerenti al caso.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 6.5k visite dal 18/10/2008.
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