Spondiloartrosi e degenerazione disco artrosica

Gentile professore, sono una ragazza di 31 anni, nel 2004 ho subito un piccolo intervento di erniectomia discale in L5-S1.descrizione intervento :(asportata piccola ernia sotto la radice,non è stato possibile anatomicamente inserire un distanziatire perchè sia diam che u potrebbero cadere nel canale per la presenza di una ampia zona di legamento giallo aperta).
dopo l'intervento ho iniziato la terapia oltre che farmacologica posturale metodo mesier e nuoto solamente dorso, negli anni a seguire ho ricominciato ad avere nuovamente episodi di lombalgia alternati a lombosciatalgia trattati con antiinfiammatori. Nel maggio 2007 ho effettuato Rm che ha evidenziato:in L5-S1 marcati segni di degenerazione disco-artrosica e di spondiloartrosi con associate manifestazioni degenerative osteocondrotiche delle limitanti somatiche ossee, il disco è protundente entrando in contatto con la radice nervosa S1 sia a dx che a sx
In L4-L5 il disco intersomatico è disidratato, si apprezza parziale impegno del forame di coniugazione di sx da tessuto discale estruso, non escludibile un eventuale contatto con la radice nervosa L4 di sx.
recandomi nuovamente dallo stesso neurochirurgo mi ha consigliato di continuare con nuoto e fisioterapia.I dolori nella zona sacrale sono diventati "insidiosi" e così mi sono rivolta anche ad un ortopedico che mi ha trattato con delle infiltrazioni di cortisone per quella che da lui è stata diagnosticata come coccigodinia.
Ad oggi che scrivo la situazione è peggiorata nel senso che i dolori e la rigidità sono notevolmente aumentati e costanti le gambe pesanti sia dx che sx(ho dolori diffusi alle articolazioni), ho difficoltà nell'alzarmi da una sedia e uno starnuto o un colpo di tosse provocano fitte dolorore e conseguente blocco,in uno degli ultimi episodi mi vergogno un pò a scriverlo ma non sono riuscita a trattenere le urine.
Il mio medico curante mi ha indirizzato per il dolore al centro di terapia antalgica che presa visione del mio caso mi ha proposto l'utilizzo di un catetere intervertebrale e nel frattempo ha effettuato una prima punturina intervertebrale che oltre a non avermi tolto il dolore mi ha dato problemi di parestesie così L'anestesista ha espresso i suoi dubbi sulla mia reazione all'inserimento di un catetere dicendomi che in questa situazione c'è un alto rischio di fuoriuscita di liquido cefalorachidiano ha aggiunto che sono molto giovane per una terapia conservativa( a base di morfina)e di contattare un centro specializzato per il bloccaggio vertebrale.
Non so cosa fare, Vorrei prendere la giusta decisione e soprattutto vorrei capire bene cosa sta succedendo alle mie vertebre. Anticipatamente ringrazio
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Dr. Ettore Sannino Neurochirurgo 102 6
Il caso è complesso ed indubbiamente una soluzione certa del problema non è proponibile. Onestamente credo che la cosa vada esaminata con attenzione e attraverso un consulto diretto, in quanto un parere a distanza non mi sembra eticamente e professionalmente corretto, specie in coniderazione della giovane età

Dr. Ettore Sannino

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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
pur nei limiti della consulenza on-line, i Suoi problemi tutto possono essere tranne che la coccigodinia.
Sempre con riserva per la necessità, come accennava il collega, di una corretta diagnosi, è necessario valutare adeguatamente il Suo caso la cui possibilità chirurgica credo sia stata abbandonata molto in fretta.
Ritengo infatti che i Suoi disturbi dipendano dalle discopatie in L4-L5 ed L5-S1 e potrebbero giovarsi di un appropiata terapia chirurgica.
Come sempre, però, tale indicazione La potrà dare con certezza solo lo specialista che l'avrà visitata.
Cordiali saluti
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Dr. Marco Mannino Neurochirurgo 604 21 5
Gentile signora,
il fatto che la sua sintomatologia stia progressivamente peggiorando rispetto al 2007 quando ha eseguito la risonanza magnetica implica innanzitutto che lei segua un nuovo iter diagnostico che possa in qualche modo fotografare la situazione in questo preciso momento, visto che siamo a fine 2008.
Nello specifico, le indagini neuroradiologiche che deve eseguire sono una nuova RMN lombo-sacrale, le radiografie del rachide lombo-sacrale con prove dinamiche in flesso-estensione e un semplice esame elettrofiosiologico, cioè l'elettromiografia degli arti inferiori affinchè si possa quantificare e qualificare una eventuale sofferenza delle radici nervose in questione.
Con questi tre esami si rechi all'attenzione di un neurochirurgo che saprà consigliarla sull'eventualità di un intervento di stabilizzazione vertebrale che, considerando la sua giovane età, forse le è stato avventatamente proposto.
La saluto cordialmente.

Dr. Marco Mannino
Neurochirurgo
http://www.studiomannino.com

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dopo
Utente
Utente
gentile dottore ho effettuato nuova risonanza cito ciò che è scritto:
in corrrispondenza di l5-si si riconosce un restringimento del canale vertebrale determinato da una protrusione delle fibre dell'anulus del disco intervertebrale che deformano il profilo anteriore del sacco durale e la cui estensione laterale riduce parzialmente l'ampiezza del recesso inferiore dei forami di coniugazione.
in corrispondenza dello spazio intervertebrale compreso tra l4 e l5 si osserva la presenza di un'ernia discale a localizzazione foraminale sx che entra in conflitto con la radice nervosa di l4
l'ampiezza dello spazio intervertebrale compreso tra l5-s1 appare ridotta per riassorbimento degenerativo delle componenti discali
in l4-l5 l5s1 il segnale dei dischi intervertebrali appare ipointenso nella sequenza t2 dipendente per fenomeni di disidratazioni delle loro componenti.
in l5-s1 il segnale delle limitanti somatiche appare ipointenso nella sequenza t1 pesata ed iperintenso nella sequenza t2 dipendente per un alterato tra contenuto e lipidico endo- osseo reattivo alla degenerazione del disco intervertebrale.(MODIC1)
si riconosce una focale alterazione del segnale a carico della porzione inferiore del corpo vertebrale di s5 caratterizzata da una ipointensità nella sequenza T1 e T2 dipendente, espressione di fenomeni osteosclerotici di tale struttura anatomica.
le sarei grata se potesse spiegarmi di cosa si tratta e visto e che ho effettuato anche una scinti ossea il quale referto è compatibile con una patologia flogistico degenerativa vorrei capirci un pochino di più.
cordiali saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
credo che un provvedimento terapeutico sia quello chirurgico.
Comunque, visto che Lei scrive da Cuneo, prenda un appuntamento con i colleghi della Neurochirugia più vicina a Lei.
Cordialmente
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Dr. Marco Mannino Neurochirurgo 604 21 5
Gentile Signora, non avevo fatto caso fosse di Cuneo. Venga pure a trovarmi, se vuole. La visiterò a titolo di cortesia.
Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Ringrazio per la disponibilità, e capisco i "limiti del consulto on-line" ma le chiederei gentilmente se potesse spiegarmi in base a ciò che dice il referto della RM più o meno di cosa potrebbe trattarsi e quale tipo di intervento tra i molteplici potrebbe essere la "risoluzione credo parziale" del mio problema.
Gentile Dottore il dolore è sempre persistente forse non è rilevante ma da questa mattina poco sopra la cicatrice dell'intervento (erniectomia l5 s1) è comparsa una macchia irregolare tra il bruno-rossastro con pelle secca e un pò "squamosa" tipo psioriasi e dato che fino ad ora non c'è mai stata mi chiedo se può essere l'espressione dell'ifiammazione interna...grazie a presto
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Cara signora,
non ne ho proprio idea. La diagnosi si fa visitando il paziente.
Qui possiamo dare dei pareri più o meno indicativi, ma nulla può sostituire la visita medica diretta.
Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore,
capisco perfettamente che per fare diagnosi ci vuole una visita medica e forse la mia insistenza nasce dal fatto che...è già da un pò che giro senza avere ottenuto risposte ne tantomeno diagnosi certa, e il dolore come ho accennato si fa insidioso e la rigidità invalidante.
Forse nel mio post precedente non si capisce molto bene ma ciò che ho chiesto è proprio un parere più o meno indicativo.
La ringrazio per la tempestività nelle risposte e la disponibilità.
Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
...e noi così abbiamo fatto|

di nuovo cordiali saluti