Brividi
Buonasera,
mio marito, 48 anni operato nel 2008, 2010 e 2015 di astrocitoma occipitale sinistro di II grado, ultimamente manifesta brividi che lo costringono a fermarsi da qualsiasi attività. La comparsa di tali brividi non è collegata ad agenti esterni, poichè capitano in varie situazioni ed in diverse ore del giorno. Al termine della fase di brividi compare una sensazione come di liquido in bocca (come l'acquolina che precede il vomito, ma senza la sensazione di nausea nè il vomito). Tali episodi sono iniziati alcuni mesi fa, ma limitati e poi rientrati. Da pochi giorni, purtroppo subito dopo la visita di controllo col neurochirurgo (a cui non sono stati menzionati), sono ripresi in maniera importante: nell'ordine di almeno 2 episodi forti e svariati piccoli casi al giorno.
L'ultima risonanza effettuata il 12/01/17, ha avuto il seguente referto: "si confermano esiti ossei e parenchimali di exeresi chirurgica in regione occipitale sx. Sostanzialmente invariata per estensione l'area di iperintensità FLAIR circostante il cavo chirurgico ed estesa anche alla regione limbica sinistra, allo splenio del corpo calloso ed alla regione paratrigonale dx. persiste potenziamento aspecifico delle pareti del cavo chirurgico. Sostanzialmente invariata di dimensioni la raccolta fluida precedentemente descritta tra i tessuti molli occipitali di sx ed il piano durale. invariati i modesti effetti compressivi sul tronco cerebrale, trigono ventricolare sx e sul corno posteriore dello stesso ventricolo".
Ritengo inoltre rilevante evidenziare al fine di spiegare il succitato referto che nel mese di ottobre 2016 a causa di un trauma ha iniziato ad avere al mattino appena sveglio, una raccolta di liquido nella zona della cicatrice, una grossa quantità di liquido che comunque rientra quando è in posizione eretta, pertanto gli è stato consigliato di dormire con almeno due cuscini sotto il capo.
Il mio timore è che la sintomatologia esposta sia collegata alla situazione clinica e chiedo cortesemente un parere per effettuare ulteriori indagini.
Ringrazio per l'attenzione e saluto cordialmente.
mio marito, 48 anni operato nel 2008, 2010 e 2015 di astrocitoma occipitale sinistro di II grado, ultimamente manifesta brividi che lo costringono a fermarsi da qualsiasi attività. La comparsa di tali brividi non è collegata ad agenti esterni, poichè capitano in varie situazioni ed in diverse ore del giorno. Al termine della fase di brividi compare una sensazione come di liquido in bocca (come l'acquolina che precede il vomito, ma senza la sensazione di nausea nè il vomito). Tali episodi sono iniziati alcuni mesi fa, ma limitati e poi rientrati. Da pochi giorni, purtroppo subito dopo la visita di controllo col neurochirurgo (a cui non sono stati menzionati), sono ripresi in maniera importante: nell'ordine di almeno 2 episodi forti e svariati piccoli casi al giorno.
L'ultima risonanza effettuata il 12/01/17, ha avuto il seguente referto: "si confermano esiti ossei e parenchimali di exeresi chirurgica in regione occipitale sx. Sostanzialmente invariata per estensione l'area di iperintensità FLAIR circostante il cavo chirurgico ed estesa anche alla regione limbica sinistra, allo splenio del corpo calloso ed alla regione paratrigonale dx. persiste potenziamento aspecifico delle pareti del cavo chirurgico. Sostanzialmente invariata di dimensioni la raccolta fluida precedentemente descritta tra i tessuti molli occipitali di sx ed il piano durale. invariati i modesti effetti compressivi sul tronco cerebrale, trigono ventricolare sx e sul corno posteriore dello stesso ventricolo".
Ritengo inoltre rilevante evidenziare al fine di spiegare il succitato referto che nel mese di ottobre 2016 a causa di un trauma ha iniziato ad avere al mattino appena sveglio, una raccolta di liquido nella zona della cicatrice, una grossa quantità di liquido che comunque rientra quando è in posizione eretta, pertanto gli è stato consigliato di dormire con almeno due cuscini sotto il capo.
Il mio timore è che la sintomatologia esposta sia collegata alla situazione clinica e chiedo cortesemente un parere per effettuare ulteriori indagini.
Ringrazio per l'attenzione e saluto cordialmente.
[#1]
Sarei portato a dare importanza al trauma, forse banale, occorso nell'autunno u.s.
Quello che lamenta Suo marito potrebbe essere la perdita di liquor dalle cavità paranasali per cui sente in bocca un liquido, che potrebbe essere dolciastro. Il brivido di cui si lamenta, se la mia intuizione è giusta, dovrebbe essere "l'inizio" di un processo di infezione per il collegamento fra le cavità paranasali, ricche di germi, e le strutture endocraniche che sono, e devono restare, sterili. Il pericolo, in queste circostanze, è la possibilità di insorgenza di fatti meningitici.
Il fatto che si sia creata, dopo il trauma, una raccolta liquorale in reg. occipitale e che questa non sia più visibile nella stazione eretta tende a rafforzare la mia ipotesi.
Con una manovra semplicissima, Suo marito resti disteso qualche ora, quindi, una volta comparsa la raccolta occipitale, si metta in piedi col capo flesso in avanti. Dovrebbe uscire da una narice del liquido, solitamente biancastro, che va raccolto, in pochi cc, in una provetta. Quindi, si mette quel liquido a contatto con uno stick che si usa per vedere se c'è zucchero nelle urine. Se il liquido che esce dal naso contiene zucchero è altamente probabile/quasi sicura che vi è rinoquorrea dovuta al trauma, all'ipertensione endocranica...
Direi di contattare con una certa urgenza un Centro, anche andando in Pronto Soccorso, dove c'è una Neurochirurgia. Qui vi potranno fare gli accertamenti più mirati ed, eventualmente, agire di conseguenza.
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.
Quello che lamenta Suo marito potrebbe essere la perdita di liquor dalle cavità paranasali per cui sente in bocca un liquido, che potrebbe essere dolciastro. Il brivido di cui si lamenta, se la mia intuizione è giusta, dovrebbe essere "l'inizio" di un processo di infezione per il collegamento fra le cavità paranasali, ricche di germi, e le strutture endocraniche che sono, e devono restare, sterili. Il pericolo, in queste circostanze, è la possibilità di insorgenza di fatti meningitici.
Il fatto che si sia creata, dopo il trauma, una raccolta liquorale in reg. occipitale e che questa non sia più visibile nella stazione eretta tende a rafforzare la mia ipotesi.
Con una manovra semplicissima, Suo marito resti disteso qualche ora, quindi, una volta comparsa la raccolta occipitale, si metta in piedi col capo flesso in avanti. Dovrebbe uscire da una narice del liquido, solitamente biancastro, che va raccolto, in pochi cc, in una provetta. Quindi, si mette quel liquido a contatto con uno stick che si usa per vedere se c'è zucchero nelle urine. Se il liquido che esce dal naso contiene zucchero è altamente probabile/quasi sicura che vi è rinoquorrea dovuta al trauma, all'ipertensione endocranica...
Direi di contattare con una certa urgenza un Centro, anche andando in Pronto Soccorso, dove c'è una Neurochirurgia. Qui vi potranno fare gli accertamenti più mirati ed, eventualmente, agire di conseguenza.
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#2]
Utente
Gentile Dott. Della Corte,
La ringrazio vivamente per la celerità nella risposta e per la Sua esaustiva descrizione.
Domattina provvederemo ad effettuare la manovra da Lei suggerita e qualora le Sue ipotesi fossero confermate provvederemo immediatamente a recarci presso l'Ospedale dove mio marito è seguito.
Sarà mia premura aggiornarLa in merito.
La saluto cordialmente.
La ringrazio vivamente per la celerità nella risposta e per la Sua esaustiva descrizione.
Domattina provvederemo ad effettuare la manovra da Lei suggerita e qualora le Sue ipotesi fossero confermate provvederemo immediatamente a recarci presso l'Ospedale dove mio marito è seguito.
Sarà mia premura aggiornarLa in merito.
La saluto cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.1k visite dal 01/04/2017.
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