Angioma vertebrale ed ernie del disco

Buona sera a tutto lo staff di Medicitalia; sono un ragazzo di 33 anni che nell'ottobre del 2007 ha subito un intervento neurochirurgico per ernie discali con la rimozione dell'ernia tra L4 ed L5 lato destro; l'intervento è riuscito in piena regola ed ho riacquistato l'uso totale delle gambe; una seconda ernia tra L5 ed S1 in protrusione non è stata rimossa perchè i medici non l'hanno ritenuto necessario; a distanza di un tre mesetti ho accusato dei dolori lombari ed in seguito ad una visita neurochirurgica, mi è stato consigliato di fare del nuoto dorsale in quanto mi avrebbe alliviato qualche sofferenza; come da consiglio ho svolto delle sedute di idro terapia associata a nuoto dorsale per tre cicli consecutivi ed effettivamente i risultati li ho avvertiti; circa sei mesi addietro ho avvertito dei dolori al lato opposto all'operazione e precisamente al lato sinistro e consigliato dal mio medico di famiglia ho esguito una risonanza magnetica lombo-sacrale in data 19/11/2008 ed ahimè recita quanto segue:
Esame eseguito con apparecchiatura ad alto campo.
Indagine eseguita in tecnica SE e FAST-SE.
Sono state assunte immagini ponderate in T1 ed in T2, secondo i piani assiali e sagittali.
Rispetto al precedente controllo RM eseguito il 15/05/2007 presso altro presidio diagnostico sono apprezzabili a L4-L5 gli esiti di una parziale laminectomia e flavectomia destra con scomparsa della nota erniazione posteriore mediana a tale livello. Permane in atto una esuberanza del profilo posteriore del disco intersomatico prevalentemente mediana che sfiora la superficie ventrale del sacco durale.
Si conferma a L5-S1 l'ernia posteriore mediana; in atto coesiste piccola ernia intraforaminale destra.
A L3-L4 modesta protrusione discale postero-laterale destra.
I dischi intersomatici compresi tra L4 ed S1 appaiono assottigliati, ipointensi nelle sequenze T2w come per fenomeni degenerativo-disidratativi con associata osteosclerosi edema delle limitanti somatiche contrapposte.
Conferma della stenosi spinale dovuta soprattutto ad una condizione congenita, ma anche per la presenza dai sovrapposti fenomeni di artrosi interapofisaria con severa ipertrofia degenerativa e allungamento dei massicci articolari che riducono anche l'ampiezza dei rispettivi neuroforami.
Centimetrico angioma vertebrale del soma di L2 e di L1.
Regolare per morfologia, volume e intensità di segnale il cono midollare e la cauda.
Gentili Dottori, quello che realmente mi preoccupa oltre al fatto che sono ricomparsi dolori insopportabili, è capire la natura di questo tumoretto benigno che si è evidenziato da quest'ultima risonanza e se occorre ritornare sotto i ferri; se necessario sarei subito pronto ma vorrei sapere che tipo di indagine potrei fare per l'angioma vertebrale.
Certi della Vs. grande professionalità ed assistenza, attendo con ansia il Vs. responso.
Alessandro Ferro
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Dr. Ettore Sannino Neurochirurgo, Algologo, Perfezionato in medicine non convenzionali 118 7
Sinceramente l'angioma vertebrale non ritengo sia causa di alcuna preoccupazione, stia tranquillo. Mi sottoporrei anuova vista per capire l'essatta origine del dolore cui fa riferimento: consulti il neurochirurgo ed un posturologo.
Cordialli saluti

Dr. Ettore Sannino