Problemi alla cervicale possono implicare un aumento pressione arteriosa?
Gentili neurochirurghi, Vi scrivo per conto di mia mamma, una signora di 64 anni, alta 1,55cm, peso corporeo 50kg, che soffre di ipertensione da anni. Attualmente il trattamento farmacologico consta di due farmaci: Lobidiur 5 mg più idroclorotiazide 12,5mg alle 08:00 e Parvati (ramipril 10 mg e amlodipina 5 mg) alle 22:00. Ogni tanto si sveglia al mattino con dolori diffusi alla nuca, sbandamento, senso di vertigine, capogiri, rossore in volto e la pressione risulta in questi frangenti alquanto ballerina, e a volte raggiunge pure i 180 mmhg. Noto pure un lieve gonfiore al viso. Dopo un giorno in cui non può alzarsi dal letto senza sbandamenti, la situazione torna normale.
La mamma, che non sa se tali sintomi invalidanti dipendano da una ipertensione mal controllata farmacologicamente, per scrupolo si è fatta dei raggi alla cervicale, che hanno evidenziano una completa verticalizzazione e perdita della naturale lordosi della stessa.
Il medico di base, allora , ha prescritto una risonanza all'encefalo, al tratto cervicale ed al tronco encefalico per chiarire la causa dei sintomi invalidanti.
Io, che sono un profano in materia, chiedo a Voi, se è vero, come sostiene il medico generico, che la verticalizzazione della lordosi cervicale o comunque problemi alla cervicale, possono influenzare la circolazione del tronco encefalico e la pressione sanguigna e se una risonanza all'encefalo può essere utile per individuare le vere cause di tali sintomi invalidanti, oppure non è un esame utile in tale caso?
La mamma, che non sa se tali sintomi invalidanti dipendano da una ipertensione mal controllata farmacologicamente, per scrupolo si è fatta dei raggi alla cervicale, che hanno evidenziano una completa verticalizzazione e perdita della naturale lordosi della stessa.
Il medico di base, allora , ha prescritto una risonanza all'encefalo, al tratto cervicale ed al tronco encefalico per chiarire la causa dei sintomi invalidanti.
Io, che sono un profano in materia, chiedo a Voi, se è vero, come sostiene il medico generico, che la verticalizzazione della lordosi cervicale o comunque problemi alla cervicale, possono influenzare la circolazione del tronco encefalico e la pressione sanguigna e se una risonanza all'encefalo può essere utile per individuare le vere cause di tali sintomi invalidanti, oppure non è un esame utile in tale caso?
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Egr. signore,
senza entrare nel merito della scelta del medico curante che ha prescritto quelle RM, mi permetto solo di rilevare che, visti i valori alti della P.A., approfondimenti cardiologici sarebbero più opportuni.
Che la circolazione del sangue a livello cerebrale possa essere influenzata dalla sola rettilineizzazione della colonna cervicale è del tutto poco probabile, mentre l'ipertensione non controllata può causare problemi sia a livello cardiaco che encefalico.
Corialmente
senza entrare nel merito della scelta del medico curante che ha prescritto quelle RM, mi permetto solo di rilevare che, visti i valori alti della P.A., approfondimenti cardiologici sarebbero più opportuni.
Che la circolazione del sangue a livello cerebrale possa essere influenzata dalla sola rettilineizzazione della colonna cervicale è del tutto poco probabile, mentre l'ipertensione non controllata può causare problemi sia a livello cardiaco che encefalico.
Corialmente
[#2]
Ex utente
grazie dela risposta Dottore. Avrei una domanda che riguarda me, adesso.
L'altro ieri notte, mentre camminavo al buio, ho sbattuto, con forza, la parte alta della fronte, contro il lato della porta semiaperta. Non è sorto alcun bernoccolo sebbene io non abbia applicato ghiaccio. Si vede ancora il segno sulla fronte.
A parte il dolore avevo un leggero nodo alla gola e mal di testa.
Oggi, è il secondo giorno da quando ho sbattuto, non ho più il nodo alla gola ma ho sempre spossatezza, la testa mi gira se mi muovo velocemente e mi sento confuso, non riesco a studiare al massimo delle mie capacità. Ogni tanto ho qualche fitta diffusa in testa testa.
Conviene farmi visitare?
L'altro ieri notte, mentre camminavo al buio, ho sbattuto, con forza, la parte alta della fronte, contro il lato della porta semiaperta. Non è sorto alcun bernoccolo sebbene io non abbia applicato ghiaccio. Si vede ancora il segno sulla fronte.
A parte il dolore avevo un leggero nodo alla gola e mal di testa.
Oggi, è il secondo giorno da quando ho sbattuto, non ho più il nodo alla gola ma ho sempre spossatezza, la testa mi gira se mi muovo velocemente e mi sento confuso, non riesco a studiare al massimo delle mie capacità. Ogni tanto ho qualche fitta diffusa in testa testa.
Conviene farmi visitare?
[#3]
Ex utente
Devo aggiungere che nel lontano 2005 ho subìto un altro colpo, sempre sulla fronte. Mentre facevo trazioni sospeso alla sbarra, quest'ultima si è staccata dalle pareti, alle quali non era ben agganciata, ed il colpo all'epoca, è stato così forte che ho avvertito, la relativa vibrazione, sulll'arcata dentale superiore.
[#5]
Gentile Utente, nel racconto relativo alla sua mamma mi incuriosisce in particolare il fatto che le crisi ipertensive si manifestino prevalentemente al risveglio.
Nel concordare con il Dr Migliaccio sull'opportunità di consultare il cardiologo (ma , dalla storia, rilevo che la paziente è già seguita in tal senso), mi domando se la sua mamma presenta russamento nel sonno con episodi di apnea: se così fosse si potrebbero spiegare sia l'instabilità del quadro pressorio nonostante la terapia , sia l'insorgenza delle crisi sopratutto al risveglio.
Le suggerisco di leggere l'articolo che si apre con questo link:
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1310-ipertensione-arteriosa-attenti-al-russare-e-all-apnea-nel-sonno.html
Eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
Nel concordare con il Dr Migliaccio sull'opportunità di consultare il cardiologo (ma , dalla storia, rilevo che la paziente è già seguita in tal senso), mi domando se la sua mamma presenta russamento nel sonno con episodi di apnea: se così fosse si potrebbero spiegare sia l'instabilità del quadro pressorio nonostante la terapia , sia l'insorgenza delle crisi sopratutto al risveglio.
Le suggerisco di leggere l'articolo che si apre con questo link:
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1310-ipertensione-arteriosa-attenti-al-russare-e-all-apnea-nel-sonno.html
Eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 14.1k visite dal 12/01/2019.
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Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.