Emorragia cerebrale

Buonasera, Ieri notte verso le 00.30 mio nonno di 83 anni ad agosto,è stato ricoverato in pronto soccorso per un emorragia cerebrale che gli è stata identificata verso le ore 5.00 di mattina grazie ad una TAC . Mi è arrivata la chiamata dal pronto soccorso che mi dava questa notizia e mi è stato detto che i risultati della TAC erano stati mandati al neurochirurgo dell'ospedale di Parma.
Mi è stato detto che non vi era la necessità di un operazione chirurgica ma che deve essere tenuto monitorato ed effettuare altre TAC durante il suo ricovero in ospedale.
Volevo aggiungere che mio nonno non ha mai perso coscienza e che stamattina le infermiere gli hanno fatto muovere gli arti superiori ed inferiori ed hanno esclamato in modo ironico "ma lei è più sano di noi".
Ho notato però che vi è una difficoltà di linguaggio, infatti quando parla è come se avesse la lingua impastata;Nel primo pomeriggio lamentava ancora forti dolori alla testa.
Volevo porre alcune domande a voi esperti:
-E' possibile che la sua situazione peggiori?
-Dopo quanto tempo si può considerare fuori pericolo?
-E' possibile che vi siano danni permanenti anche se riesce a muovere sia arti superiori che arti inferiori?

Grazie mille della vostra disponibilità.

PS: mi sono dimenticato di aggiungere che mio nonno è diabetico
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Evidentemente il neurochirurgo non ha ritenuto necessario intervenire verosimilmente perché la raccolta di sangue è modesta.
Va certamente tenuto sotto controllo in quanto l'emorragia si può ripetere e anche in forma più grave, soprattutto se non si conosce la causa che invece andrebbe ricercata.
Si potrà considerare fuori pericolo dopo aver fatto diagnosi
Se l'emorragia non ha leso importanti aree funzionali cerebrali e se attualmente non vi sono danni , la prognosi dovrebbe essere buona, fermo restando che va indagata la causa dell'emorragia

Cordialmente