Emorragia cerebrale

Salve,
Mio padre, 58 anni, 72 ore fa ha avuto un emorragia cerebrale da ipertensione, non ha mai perso coscienza anche se era afasico e paralizzato su tutto il lato destro.
Ieri ho potuto vederlo e abbiamo parlato ha qualche difficoltà ma lo comprendo abbastanza bene, ricorda perfettamente tutto qualunque cosa, permane la parte dx immobilizzata, stamattina i medici hanno detto che è migliorato è ancora più vispo e parla meglio, la bocca in stato di riposo è simmetrica.
Questi spero siano tutti buoni segni in più ci hanno detto che l'emorragia non è estesa. Volevo sapere calcolando che siamo ancora in fase acuta se possiamo sperare anche in un recupero motorio visto che la parola sembra già a buon punto.

Grazie


Grazie
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Dr. Alessandro Rinaldi Neurochirurgo, Neurologo 379 20
Buongiorno
Intanto faccio a Lei i migliori auguri per suo padre. Da quello che lei ha accennato sembrerebbe trattarsi di una emorragia in sede capsulare sinistra di entità moderata. La sede è critica, in quanto si tratta di un'area in cui si incrociano fibre sensitivo-motorie dirette alla metà opposta del corpo, ivi compreso il volto. Non lontano si trova anche l'area deputata alla espressione verbale. Così si spiega tutto il quadro sintomatologico manifestato da suo padre. Le possibilità di ripresa ci sono, il limite rappresentato dalle dimensioni e dalla sede precisa. In generale è più probabile e anticipata la ripresa motoria dell'arto inferiore. Anche la comunicazione verbale è facilitata dal fattoche raramente l'area espressiva (Broca) è coinvolta direttamente, ed è coadiuvata da altre stazioni nervose. Il tutto dipenderà dalla precocità e abilità delle cure riabilitative. È ovvio che va controllato e risolto il rischio legato alla ipertensione arteriosa.
Cordiali saluti

Dr. Alessandro  Rinaldi

[#2]
Utente
Utente
Grazie Dottore, degli auguri e della risposta.
Essendo ricoverato nella stroke unit del San Giovanni ieri ha iniziato già logopedia e fisioterapia, la gamba la muove pochissimo ma la muove, il braccio effettivamente per ora è fermo, ma ci hanno detto che la sua è una emiparesi e non una emiplegia, ha conservato anche la sensibilità degli arti questo ci fa ben sperare. La conservata sensibilità è un ulteriore indizio per il recupero?
Grazie ancora
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Dr. Alessandro Rinaldi Neurochirurgo, Neurologo 379 20
Buongiorno
È difficile fare previsioni sul fatto che abbia preservato la sensibilità. È invece un indizio la motilità iniziale all'arto inferiore. Ma ora a parte l'entità del danno che le potranno descrivere i medici di reparto, sarà il fisioterapista a darle informazioni e previsioni giorno per giorno. La saluto