Un trauma del genere mio padre posso soffrire della cosiddetta sindrome prefrontale

Gentile Dottore, le scrivo per sottoporle il caso di mio padre.
Eta 58 anni, in seguito ad un investimento, avvenuto il 13/02/09 alle ore 10:30 (ritengo importante dare i riferimenti temporali) ha riportato la frattura dell'osso parietale sinistro, con conseguente emotimpano.
Subito trasferito al reparto di prontosoccorso è rimasto sempre vigile, seppur un pò alterato.
Da qui veniva trasferito al reparto di Anestesia e Rianimazione, dove veniva posto in leggera sedazione.
La Tc effettuata al suo arrivo al prontosoccorso, evidenziava un ematoma subaracnoideo di lieve entità in zona parietale, però la forte situazione di shock, faceva ritenere più opportuna una leggera sedazione.
Le 3 Tc effettuate successivamente ( ore 18 del 13/02 ore 12 del 14/02 e ore 18 del 14/02), non evidenziavano ulteriori lesioni, tant'è che nella giornata di Domenica 15/02 i medici volevano risvegliarlo.
Purtroppo tra Sabato notte e Domenica mattina la situazione si è aggravata moltissimo, infatti la tac effettuata nella mattinata di Domenica 15/02 evidenziava la presenza di un forte ematoma intraparenchimale da contraccolpo in zona frontale destra, con focolai di necrosi.
Operato d'urgenza, è stato posto in coma farmacologico, e gli è stato applicato il dispositivo per la rilevazione della PIC (non so se intraventricolare o epidurale).
Dopo 48 ore dall'intervento è stata effettuata una nuova TC, che non evidenziava peggioramenti, ma evidenziava una situazione stabile e compatibile con l'intervento subito. Stessa cosa per la successiva Tc effettuata dopo ulteriori 48 ore.
Dopo quest'ultima Tc è stato eliminato il sistema rivelatore della PIC e i drenaggi.
Siccome per questi 4/5 giorni la PIC è rimasta sempre su valori limite, e cioè circa 16 senza mai andare al di sotto di 14 e arrivando anche a 20, seppur per pochi istanti, mi chiedevo: 1) se secondo lei non fosse stato meglio lasciare tale dispositivo, visto anche che ormai l'intervallo tra un Tc e l'altra è sempre di 48 ore? 2)crede che per un trauma del genere mio padre posso soffrire della cosiddetta sindrome prefrontale? 3)quali possono essere i rischi a cui si và incontro risvegliandosi dal coma indotto (ovviamente non le chiedo quali possono essere le conseguenze del trauma subito, non credo abbia la sfero di cristallo).
Le chiedo scusa se mi sono dilungato, e se magari ho inserito particolari del tutto inutili, ma sempre meglio essere generosi di notizie!!
La ringrazio anticipatamente per la sua attenzione
Distinti Saluti
Andrea
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Dr. Antonio Zingale Neurochirurgo 224 6
1-Il monitoraggio PIC viene rimosso precocemente per evitare infezioni intracraniche (=meningiti, encefaliti ecc.) .

2-E' possibile che suo padre abbia come reliquato una sindrome posttraumatica (disconnessiva del circuito fronto-temporo-limbico) la cui gravità è valutabile a distanza di svariati mesi dal fatto acuto.

3-Per quanto attiene al coma indotto è più indicato chiederlo ai rianimatori perchè quanto richiesto dipende anche dal tipo, livello e durata di sedazione utilizzata.

Dr. Antonio Zingale

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
La ringrazio sentitamente per l'attenzione rivoltami.
Distinti saluti
Andrea
[#3]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Nella giornata di oggi (quindi a 3 giorni dalla sospensione della sedazione) mio padre ha risposto alle mie richieste per vedere se sentiva ( proprio nel senso di udire) muovendo gli arti inferiori che io gli chiedevo di muovere.
E nella giornata di domani probabilmente verra sospesa anche la respirazione assistita.
Mi chiedevo se questi segni possono essere interpretati come un miglioramento!
Grazie Andrea
[#4]
Dr. Antonio Zingale Neurochirurgo 224 6
L'esecuzione di comandi verbali è un segno prognostico favorevole, così come la ripresa dell'attività respiratoria spontanea e sufficiente. Comunque finchè si trova in intensiva la prognosi è sempre riservata per complicanze che possono insorgere anche a carico di altri organi o apparati.
I miei migliori e sinceri auguri.
[#5]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Innanzitutto la ringrazio per la risposta precedente, soprattutto per l'orario molto mattiniero.
Nella giornata odierna sembra che mio padre abbia cominciato a "puntare" mani e gomiti come per sistemarsi in una posizione piu' comoda nel letto (dico sembra perche non ero presente io ma mia mamma).
Unica nota negativa, è stato il fatto che, sempre riferitomi, ad un certo punto si siano incrociati gli occhi, come a simulare uno strabismo, condizione poi rientrata nel gior di alcuni secondi.
Mmmmm......cosa significa???
Grazie ancora
Andrea
[#6]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Tengo a precisare, rileggendo bene la sua ultima risposta, che altri organi ed apparati, sono indenni da lesioni traumatiche, salvo poi complicanze dovute al trauma cranico subito.
[#7]
Dr. Antonio Zingale Neurochirurgo 224 6
Nelle fasi di risveglio questi transitorii disturbi della convergenza possono presentarsi. Comunque nella maggior parte dei casi non lasciano reliquati. L'importante che le dimensioni pupillari siano uguali in entrambi gli occhi.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Questa mattina il medico ha detto che papà ha completamente eliminato (o quasi) i farmaci che lo tenevano in coma farmacologico.
In piu' e' stato effettuato la tracheostomia, per estubarlo perche ormai erano quasi 15 giorni stava intubato.

Ora il mio odierno quesito:

Sara ancora molto lontano il momento in cui mio padre riuscirà a parlare?