Aumento ampiezza spazi subaracnoidei periencefalici post craniotomia
Buonasera,
mio padre è stato sottoposto a craniotomia per ematoma subdurale cronico in sede fronto-parietale sx (probabilmente dovuto a un trauma che però non ricorda di aver subito) a luglio 2019 all'età di 61 anni.
La tac di controllo eseguita ieri (la terza dopo l'intervento) evidenzia rispetto alla precedente di dicembre 2019 l'assenza di raccolte in sede extra-cerebrale e "un discreto aumento in ampiezza degli spazi subaracnoidei periencefalici specie in sede frontale.
Rimanenti spazi liquorali di ampiezza regolare.
Strutture mediane in asse.
" Da cosa dipende questo aumento in ampiezza?
C'è da preoccuparsi?
È qualcosa di patologico?
(Aggiungo anche che mio padre è iperteso, portatore di pace maker dal 2015 e da allora ex fumatore; ha familiarità per morbo Rendu Osler Osler ed è in terapia con bisoprololo, ranitidina e Sereupin).
Grazie
mio padre è stato sottoposto a craniotomia per ematoma subdurale cronico in sede fronto-parietale sx (probabilmente dovuto a un trauma che però non ricorda di aver subito) a luglio 2019 all'età di 61 anni.
La tac di controllo eseguita ieri (la terza dopo l'intervento) evidenzia rispetto alla precedente di dicembre 2019 l'assenza di raccolte in sede extra-cerebrale e "un discreto aumento in ampiezza degli spazi subaracnoidei periencefalici specie in sede frontale.
Rimanenti spazi liquorali di ampiezza regolare.
Strutture mediane in asse.
" Da cosa dipende questo aumento in ampiezza?
C'è da preoccuparsi?
È qualcosa di patologico?
(Aggiungo anche che mio padre è iperteso, portatore di pace maker dal 2015 e da allora ex fumatore; ha familiarità per morbo Rendu Osler Osler ed è in terapia con bisoprololo, ranitidina e Sereupin).
Grazie
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Negli anziani o nei soggetti affetti da patologie cardio vascolari può essere abbastanza frequente il rilievo di questo quadro morfologico.
Può essere utile in questi casi, se le condizioni generali non lo controindicano, che il soggetto aumenti la sua idratazione (d'accordo con il medico curante) e faccia una qualche attività fisica anche moderata.
Questo, normalmente, contribuisce a ridurre il rischio di recidiva della raccolta sottodurale cronica.
Cordialità.
Può essere utile in questi casi, se le condizioni generali non lo controindicano, che il soggetto aumenti la sua idratazione (d'accordo con il medico curante) e faccia una qualche attività fisica anche moderata.
Questo, normalmente, contribuisce a ridurre il rischio di recidiva della raccolta sottodurale cronica.
Cordialità.
Pier Francesco Eugeni, MD
Specialista in Neurochirurgia - Chirurgia Spinale
Segreteria: 3296122118 – Portatile: 3208219474 - email: eugeni@inwind
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 26/02/2020.
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