Emianopsia omonima dx

Buongiorno,
A seguito visita oculistica ed esame del campo visivo mi è stata diagnosticata emianopsia omonima destra.


A seguito visita neurochirurgica negativa mi sono stati prescritti rmn encefalo, angio rm vasi intracranici, rmn rachide cervicale.


Ho eseguito tali esami con il seguente risultato:
Sistema ventricolare in asse, simmetrico, normoampio.



Cisti aracnoidea temporo-polare sinistra (spessore massimo 18 mm) che impronta il parechima encefalico retrostante che non presenta alterazioni del segnale.



Regolare ampiezza dei restanti spazi subaracnoidei della volta e della base.



Non apprezzabili alterazioni focali di rilievo patologico del segnale e della diffusivita' del parechima encefalico.



Non evidenti alterazioni segmentarie di rilievo patologico di decorso, calibro e pervieta' dei principali tronchi arteriosi intracranici.



A visita successiva il neurochirurgo scrive:
Riscontro incidentale di emianopsia in paziente affetto da trauma cranico chiuso del 1996 (come da me riferitogli alla prima visita) la rmn evidenzia una cisti aracnoidea non visibile ad una tac effettuata all'epoca del trauma.



Mi dice che tale cisti non c'entra nulla con l'emianopsia.



Mi dice di non preoccuparmi per la cisti o per altre patologie (sclerosi ecc).


Non aggiunge altro.



Non mi da altri esami da fare.



Ma allora chiedo:
Da cosa può dipendere la mia emianopsia?



E' opportuno fare altri esami?



Vi ringrazio
Saluti
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Egregio Paziente,
una emianopsia omonima si verifica quando la riduzione del campo visivo interessa le due metà dello stesso lato di entrambi gli occhi conseguente ad una lesione del tratto ottico di sinistra o di destra. Quindi, occorre verificare, esaminando la Risonanza, se sussiste o se vi è stata una lesione del tratto ottico, che anatomicamente va dal chiasma alla corteccia visiva. Escludo anch'io che la patogenesi possa essere attribuita alla cisti del polo temporale, che è quasi sempre asintomatica. Sarebbe opportuno eseguire i potenziali evocati visivi.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it