Operare oppure no?

Gentili Dottori,
sono una ragazza di 29 anni dove nel 2019 ho scoperto di avere un neurinoma o ependimoma del filum terminale (ancora non si conosce la relativa natura).

Come ogni anno eseguo un controllo per vedere la crescita del tumore benigno.

Di seguito allego risonanza magnetica dove vorrei un consulto sull'intero esame in quanto parla anche di un osteoangioma.

Grazie.


RISONANZA MAGNETICA RACHIDE LOMBOSACRALE
Tecnica d'esame: sequenze TSE T1, STIR e TSE T2 sagittali; sequenze TSE T2 assiali; sequenze TSE
T1 FAT SAT dopo contrasto sul piano sagittale, coronale ed assiale (DOTAREM 0.
5mmol/ml)
Posto a confronto con la precedente RM del 6-8-2020 (ns pacs)
Reperto RM
Cono midollare in sede, di normale aspetto terminante a livello D12-L1; modico incremento di dimensiioni
(18x11.
5 vs 11.
5x 9.
5mm del precedente diam.

longitudinale x trasverso) della nota lesione solidaa contorni
bozzuti visibile a sede intradurale livello L1 con disuniforme impregnazione contrastografica dopo mdc ev,
non ben dissociabile dall'origine del filum terminale e che divarica le radici della cauda equina prospicienti.


Invariati i reperti vertebro-discali.

Rotoscoliosi lombare sinistro-convessa.

Normale ampiezza del canale
spinale e dei canali di coniugazione.

Iniziali irregolarità interapofisario a carico dei metameri vertebrali in
esame con distensione fluida similcistica pericentimetrica sinoviale a ridosso dei processi articolari di sinistra
L4-L5, Osteoangioma (28x20mm dell'emisoma e peduncolo sinistro della L1 Lieve sporgenza posteriore del
disco intersomatico L3-L4 ed appena più evidente dei dischi intersomatici L4-L5 ed L5-S1.


Reperto di lesione intraduraledi non certa interpretazione (schannoma vs ependimoma del filum) si
consiglia valutazione clinico- specialistica neurochirugica e monitoraggio
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Gentile Paziente,
la lesione individuata è verosimilmente un ependimoma del filum terminale per il quale viene stabilita indicazione al trattamento chirurgico di resezione poiché, pur essendo a quel livello più mite la sintomatologia, tuttavia la compressione delle radici della cauda equina è responsabile di sintomi neurologici che tendono ad aggravarsi. Ovviamente, in astratto non si può definire con quale urgenza l'intervento vada eseguito, per cui le suggerisco di affidarsi ad un Neurochirurgo che la guidi in maniera appropriata.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it